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Di Vittorio, 60 anni dopo

Il 3 novembre 1957, sessant’anni fa, muore a Lecco il segretario generale della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, una delle figure più importanti della storia del Novecento italiano, e non solo per quanto ha fatto per le lavoratrici e i lavoratori italiani e come presidente della Federazione sindacale mondiale: comandante delle Brigate internazionali in Spagna, fu eletto deputato nel 1946 e relatore ai lavori della Costituente per quanto riguarda le tematiche del lavoro. Promosse nel 1952 lo Statuto dei diritti dei lavoratori, con la forza e la convinzione con cui si era impegnato per il Piano del Lavoro nel 1949. Si oppose – anche se alla fine rinunciò alla battaglia -  a Togliatti sull’invasione dell’Ungheria del 1956, sostenuto da un giovanissimo Enrico Berlinguer…

Ricordarne il nome, valorizzarne la figura  è un dovere di tutta la Confederazione.

Qui una brevissima presentazione, che vorrebbe solo far nascere la voglia di saperne di più, magari partendo dal documentario di Lizzani e Dal Sette (che trovate anche su Youtube), decisamente più fedele e meno melenso dello sceneggiato rai di qualche anno fa.

E come finivano una volta i comizi della Cgil:

V la Cgil! W Di Vittorio! W la classe lavoratrice”

la recensione di Federico Creatini del libro su Riccardo Terzi

 La recensione del libro Sindacato, politica, autonomia. Per Riccardo Terzi, curata da Federico Creatini, pubblicata sul n. 284 di "Italia contemporanea": qui

 Gli interessati ad una copia del volume possono richiederla a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

il rosso autunno della Di Vittorio

 

Il rosso autunno della Biblioteca Di Vittorio

 

Chi ci segue sa che la Di Vittorio non ha mai praticamente chiuso quest’anno, con l’attività alla Malgalunga, in collaborazione con la sezione di Bergamo dell’Anpi ; con la lezione di Bruno Maida, dedicata alla Pedagogia della dittatura. Come si diventava Nazisti, come si diventava fascisti(in collaborazione con ProteoFareSapere e la Biblioteca “Giuliana Bertacchi”), per presentare la proposta didattica per il giorno della memoria 2017; inoltre, siamo stati tra gli organizzatori della seconda edizione di Macerie. Il ritorno dei fascisti in Europa,promossa dall’Anpi provinciale (con Smuraglia, Fiano e Berizzi).

 

Ma il programma delle iniziative pubbliche si infittisce e ci piace segnalarvi i prossimi incontri:
- 10 ottobre:  Convegno GLI OCCHI DI GRAMSCI, promosso da Ass. Circolo Gramsci all’auditorium di via Furietti a Bergamo (programma allegato)
- 12 ottobre: Lezione-spettacolo TRUMP VOTERS, con Michele Dal lago, Giusi Pesenti e Paolo Barcella. A Roma, ESC, con la partecipazione di Alessandro Portelli
- 13 ottobre: Presentazione del saggio CI SEMBRAVA DI ESSERE LIBERI, di Roberto Villa, a Scanzorosciate (programma allegato)
- 21 ottobre: Incontro MIGRANTI IERI E OGGI: IL CASO DEI LAVORATORI DELLA TERRA, con Paolo Barcella, Yvan Sagnet e Edoardo Del Bello, a Casazza (programma allegato)
- 15 novembre: Presentazione
di IN CATTEDRA CON LA VALIGIA. Gli insegnanti tra stabilizzazione e mobilità. Rapporto 2017 sulle migrazioni interne in Italia (Donzelli editore) ,a cura di Michele Colucci e Stefano Gallo,  dedicato agli insegnanti che dal sud si spostano al Nord: ne parlano Michele Colucci, Paolo Barcella e Mimmo Perrotta. Bergamo, Istittuo "Vittorio Emanuele II", ore 15.30  (il collaborazione con ProteoFareSapere e FLC Cgil Bg)
- 16 e 17 novembre: convegno internazionale I FRONTALIERI IN EUROPA, coordinamento scientifico di M. Colucci e P. Barcella (organizzano Università di Bergamo – Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere; Biblioteca “Di Vittorio; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (Napoli) – FIRB MIUR frontiere mediterranee) (programma allegato).

 

Vi aspettiamo!

 

La pedagogia della dittatura: la proposta per il giorno della memoria 2018

«I giovani non sono responsabili per quello che è accaduto nel passato. Ma sono responsabili per quello che ne verrà fatto nel corso della storia» (citazione di Claudio Pavone)
Anche quest'anno ProteoFareSapere e la Biblioteca Di Vittorio di Bergamo, propongono alle scuole della città e della provincia una modalità non rituale per ricordare il 27 gennaio; ci sembra infatti necessario riflettere sul perché e sul come si siano consumate le tragedie che hanno insanguinato l'Europa.
LA PEDAGOGIA DELLA DITTATURA ovvero COME SI DIVENTAVA NAZISTI E FASCISTI. Incontro con Bruno Maida vedi qui
Per il prossimo 27 gennaio si invita gli studenti di approfondire le modalità di educazione delle giovani generazioni alla violenza, all'odio, al razzismo, per cercare di comprendere come sia stato possibile portare persone comuni, e soprattutto giovani, a perpetrare violenze fino allo sterminio di massa, un lavoro di ricerca non fine a se stesso ma volto a capire come certe modalità possano riaffiorare pericolosamente anche oggi, seppure in forme diverse.
Anche quest'anno saranno messi a disposizione dei docenti che aderiranno alla proposta un dossier essenziale di testi e ulteriori indicazioni di saggi, articoli, siti, documentari, film e romanzi.
I docenti interessati a partecipare dovranno comunicarlo ENTRO IL 30 OTTOBRE 2017 a uno dei seguenti indirizzi:
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La proposta dettagliata qui

 

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