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Tra il '68 e il '78. Dieci anni fondamentali in un film di Silvano Agosti

Ora e sempre, riprendiamoci la vita. Il 68' raccontato al cinema

 
 Giovedì 4 ottobre ore 21.00 CINEMA CONCA VERDE

ORA E SEMPRE riprendiamoci la vita, di Silvano Agosti

 

agosti loc web
a 50 anni dal 68' un'appassionata testimonianza su un decennio che ha segnato la storia
con in ordine di apparizione: Bernardo Bertolucci, Paolo Pietrangeli, Oreste Scalzone, Mario Capanna, Franco Piperno, Massimiliano Fuksas, Nuto Revelli, Bruno Trentin, Bruno Attilio, Emanuele Severino, Pietro Valpreda, Massimo Cacciari, Manlio Milani, Lucia Calzari Franca Rame, Dario Fo, Clara Sereni, Alberto Grifi

Cinema Conca Verde in collaborazione con Biblioteca Di Vittorio – CGIL Bergamo

ORA E SEMPRE riprendiamoci la vita di Silvano Agosti
50 anni dal Sessantotto. 40 anni dal 1978. Dieci anni che hanno sconvolto un mondo. Un movimento mondiale di idee, parole, corpi, lotte, conquiste sociali. E che hanno assistito a contraccolpi violenti, paurose reazioni. Anni in cui l’Italia è riuscita a essere protagonista internazionale, della rivoluzione e della reazione. E che in Italia hanno avuto un ‘testimone oculare’, con la sua camera, il suo sguardo, tutti i suoi sensi, particolare e particolarmente presente, di nome Silvano Agosti: regista, montatore, Autore, esercente, scrittore, agitatore culturale. Un uomo di cinema come pochi organico e unico nella sua ricerca. Un anti-maestro nella cui sala cinematografica romana sono cresciuti centinaia di cinefili, di tutte le età. 
Presentato all’ultimo Festival Locarno l’ultimo film di Silvano Agosti, Ora e sempre riprendiamoci la vita, è un titolo programmatico per cantare e raccontare quei dieci anni attraverso rari, preziosi materiali di repertorio realizzati durante quei giorni e quei fatti dallo stesso regista; con musiche straordinarie di Nicola Piovani, e l’aiuto di un cast piuttosto eccezionale di testimoni. Dai protagonisti dei movimenti, come Mario Capanna, Oreste Scalzone, Franco Piperno, un grande sindacalista come Bruno Trentin; ai protagonisti dell’immaginario, con un regista internazionale come Bernardo Bertolucci a fianco del più grande regista dell’underground italiano, Alberto Grifi, a una coppia da Nobel come Dario Fo e Franca Rame, un architetto visionario, Massimiliano Fuksas, o ancora una ‘voce’ come Paolo Pietrangeli. E volti con storie diversissime, scavati dalla Storia: il grande scrittore di Storie e partigiano Nuto Revelli, il filosofo Emanuele Severino, Pietro Valpreda… 
Ora e sempre riprendiamoci la vita riporta alcuni dei grandi fatti e momenti che hanno immortalato un decennio cardine, controverso, realmente epocale della nostra cultura. Ma non restituisce una semplice cronologia, né una nostalgia. Da queste immagini, volti, voci, emerge una mancanza urgente. Che non riguarda solo i numeri ’68-’78, ma forse di più il nostro presente. Il film racconta un’energia – e come film regala una potente forza visionaria - che oltre le controversie e i dibattiti ancora vigenti, oltre la Storia, è bene ritrovare perché la nostra domanda di partecipazione, di diritti, di desideri personali e sociali, di sogni, non sembra certo essersi spenta.

SINOSSI
"In futuro, se ci sarà uno storico onesto, sentirà come legittima la necessità di avvicinare i dieci anni trascorsi dal 1968 al 1978 ai grandi eventi che hanno saputo cambiare il mondo come la rivoluzione francese e la rivoluzione russa".
Questo il pensiero guida al quale abbiamo affidato con particolare emozione la nostra memoria personale e i materiali cinematografici che abbiamo realizzato o raccolto durante quegli anni e che rappresentano il corpo fisico delle lotte e delle conquiste ottenute ovunque in quel decennio. La loro preziosità in un Paese privo di memorie come questo, rappresenta una testimonianza rara sulla potenza della dignità umana in continua lotta verso il proprio riscatto. 

‘Sono stati anni di meravigliose conquiste sociali delle quali non esiste quasi traccia alcune nelle cronache ufficiali perché misteriosamente quel glorioso periodo di lotte è stato quasi interamente sepolto sotto il marchio di “ANNI DI PIOMBO”.[…] Sono stati necessari 40 anni di malgoverno per cancellare tutte queste importanti vittorie. Ma un fondamentale risultato di quegli anni non potrà mai più essere cancellato. I movimenti di quel decennio, coinvolgendo gran parte della società, hanno visto LENTAMENTE infrangersi IL PRINCIPIO DI AUTORITÀ…’. [Dalle Note di regia di Silvano Agosti]

Giovedì 4 ottobre ore 21.00 Cinema Conca Verde
Ingresso 5,50 – 5,00. Prima della proiezione presentazione a cura di Roberto Villa Biblioteca Di Vittorio – CGIL Bergamo

On line la descrizione completa dell'Archivio Comitato Accoglienza Profughi ex Jugoslavia di Bergamo

Maria Luisa Zanardi ha completato il riordino - a cui nel tempo hanno lavorato Giuliana Bertacchi, Gabriella Cavagna e Eugenia Valtulina - delle carte del Comitato Accoglienza Profughi della ex Jugoslavia (la cui descrizione trovate al link qui sotto); con le carte di Luigi Battaglia - riordinate da Marco Maggioni - e in attesa di mettere mano a BERGAMO PER IL KOSOVO, cresce la documentazione sull'esperienza bergamasca nei Balcani conservata dalla Biblioteca "Di Vittorio"

http://www.cgil.bergamo.it/biblioteca/index.php/archivio-storico/inventari-e-descrizioni

Dalla fabbrica ai lager. il 17 settembre incontro e presentazione proposta didattica

DALLA FABBRICA AI LAGER. GLI OPERAI CHE SI OPPOSERO ALLA DITTATURA

Il 17 settembre alle 15.30 nell'Aula magna dell'Istituto "Vittorio Emanuele II" (ma per chi riesce il primo appuntamento è alle 14, al binario 1 della Stazione ferroviaria di Bergamo, per commentare insieme a Mario Pelliccioli la lapide), presenteremo la proposta didattica per il Giorno della memoria 2019 dedicata quest'anno alla deportazione degli operai che si opposero alla dittatura nazifascista.

Lo faremo con l'aiuto dello storico Luigi Ganapini e con la testimonianza di Antonio Pizzinato, presidente regionale onorario Anpi. 
L'iniziativa è organizzata dalla Biblioteca "Di Vittorio" e da ProteoFareSapere, in collaborazione con la Biblioteca "Giuliana Bertacchi" ed è inserita nella programmazione dedicata al Giorno della memoria curata dall'Assessorato alal Cultura.

L'ingresso è libero e ai docenti partecipanti verrà rilasciato un attestato da Proteo, ente accreditato per la formazione.

La locandina si scarica qui
La proposta didattica si scarica qui

che cosa è il lavoro per te? testi per una mostra di Uliano Lucas

Nel 1999, chiedemmo a Uliano Lucas di aiutarci a raccontare il mondo del lavoro della fine del secolo operaio. Le sue fotografie divennero una mostra, Lavoro/lavori, promossa dalla Biblioteca "Di Vittorio" Cgil Bergamo e dall'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, e inaugurata al Teatro Sociale il 10 aprile 1999.
A corredo di quelle immagini, chiedemmo ad alcune persone di raccontarci che cosa fosse il lavoro, per loro. Risposero in tanti, in alcuni casi lasciando increduli noi stessi che li avevamo solelcitati.

Qui i testi, che offrono un vocabolario di definizioni sul lavoro di grande interesse. 
Fotografie e scritti sono raccolti nel catalogo della mostra, pubblicata a Bergamo da Il filo di Arianna nel 2000

 

lucas

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