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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - GIUGNO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con giugno ci avviamo verso la stagione estiva e approfitteremo dei prossimi mesi per riproporre i libri usciti o acquistati quest’anno che più ci hanno colpito. Riprenderemo poi con le novità da settembre. È in fase di conclusione anche il tirocinio di Greta Bakiri con la quale abbiamo lavorato sul progetto dedicato ad Alfredo Chiàppori e che rivedremo in occasione della mostra dedicata a questo poliedrico artista.

Di seguito un paio di promemoria:

  • Martedì 18 giugno alle 20.30 in sala Lama si terrà l’ultimo appuntamento di BIBLIOCINE prima della pausa estiva. Il film in proiezione sara: “Due giorni, una notte” dei fratelli Dardenne.
  • “Ducks” di Kate Beaton è il libro che il gruppo di lettura sta leggendo in questo mese. Ci troveremo giovedì 27 giugno alle 18.30 a parlarne. Si tratta di un fumetto di agile lettura, se volete unirvi siete i/le benvenuti/e!

 

 

                    Ducks (Kate Beaton, Bao publishing, 2023)

Può un fumetto aprire uno squarcio su un mondo del lavoro lontano (geograficamente) eppure così familiare? Certamente sì. Con l’obiettivo di ripagare il proprio prestito studentesco, Katie si dirige nell’Alberta (Canada) per approfittare della corsa all’oro nero e lavorare nei giacimenti di sabbie bitubinose. Katie si imbatte nella dura realtà della vita di quel posto di lavoro, dove i traumi sono all’ordine del giorno ma non vengono mai affrontati. “In Ducks Beaton non parla esplicitamente di come il capitalismo sfrutti e alieni, ma lo mette in scena attraverso la vita di tutti i giorni in un cantiere minerario. Sono i dettagli e le sfumature a permettere di unire i puntini, generando nel lettore un effetto devastante”

 

 

 

 

Passiamo ora alle novità bibliografiche di questo mese. Iniziamo con “Storia del lavoro nell’Italia contemporanea” di Stefano Gallo e Fabrizio Loreto che ricostruisce l’evoluzione del lavoro in oltre 150 di storia nazionale. Proseguiamo con due saggi di Bell Hooks che cominciano a inquadrare un tema a cui daremo ampio spazio a partire da settembre. Si tratta di “Sguardi Neri. Nerezza e rappresentazione” e “Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà”. Di un altro tema scottante si parla in “Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione” frutto di un lavoro pluriennale di quattro università italiane. Cambiando decisamente tema proponiamo “Nemici del popolo”, un fumetto uscito per Tunué che lega le storie di operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza e un amore mai cominciato. Sempre di utopia e lavoro si parla in “La fabbrica dei sogni” di Valentina Baronti che ripercorre le vicende della Gkn di Campi Bisenzio con lo sguardo di Agata, la protagonista. “Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia” prende in esame questa nuova triade sociale nata dalle ceneri delle società nazionali. Torniamo alla narrativa con il breve romanzo intimo e polifonico “(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire. Femminismi, comunità e altre trame”. Infine un saggio consigliato durante gli incontri sull’intelligenza artificiale organizzati insieme all’Università di Bergamo in questi ultimi mesi “Né intelligente, né artificiale. Il lato oscuro dell’IA” di Kate Crawford.

Ecco qui i nostri libri del mese:

Storia del lavoro nell’Italia contemporanea (Stefano Gallo, Fabrizio Loreto, Il Mulino, 2024)

Se l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro è necessario ricostruire l’evoluzione del lavoro in oltre 150 anni di storia nazionale anche pre repubblicana per comprendere davvero cosa sia questo nostro paese e come cambiarlo. La progressiva riduzione del settore agricolo, i processi di industrializzazione prima e deindustrializzazione poi e l’affermarsi di una società terziarizzata sono i tre grandi momenti economici. Le forme di associazionismo popolare, il sindacalismo e la politica, i conflitti e le relazioni industriali, lo sviluppo del diritto del lavoro e del welfare state così come il lavoro femminile ne rappresentano gli snodi. Ne emerge la storia politica, economica, sociale e culturale di un’Italia che è cresciuta inquieta e a diverse velocità.

Sguardi neri. Nerezza e rappresentazione (Bell Hooks, Meltemi, 2024)

Nei saggi critici raccolti in Sguardi neri, Bell Hooks mette in discussione le rappresentazioni della nerezza e propone modi alternativi di considerare la soggettività nera e la bianchezza. Esiste infatti un legame diretto tra il persistere del patriarcato suprematista bianco e l’istituzionalizzazione per via mediatica di immagini specifiche della nerezza, le quali non fanno che perpetuare l’oppressione sulle persone nere. Il volume si focalizza sul mondo dell’arte e dello spettacolo, in particolare su come la nerezza e le persone nere sono state e sono ancora rappresentate nell’ambito della letteratura, della musica e dei film con l’obiettivo di scardinare il modo in cui ne parliamo. Cambiare il tipo di immagine che produciamo e il modo in cui ne parliamo criticamente è cruciale per produrre un intervento radicale nel presente.

Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà (Bell Hooks, Meltemi, 2020)

Come possiamo ripensare le pratiche di insegnamento nell’era del multiculturalismo? Come affrontare razzismo e sessismo in classe? Intriso di passione politica questo volume fonde la conoscenza pratica dell’insegnamento e la capacità empatica. Un libro prezioso su insegnanti e studenti che osa affrontare questioni quali eros e rabbia, dolore e riconciliazione, nonché il futuro dell’insegnamento stesso. Bell Hooks, scrittrice, insegnante e intellettuale nera e ribelle, propone un concetto di educazione come pratica di libertà.

Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione (a cura di Olivia Bonardi, Laura Calafà, Susanne Elsen, Riccardo Salomone, Il Mulino, 2023)

È possibile prevenire lo sfruttamento lavorativo e il caporalato? Il volume, frutto del lavoro pluriennale di quattro unità di ricerca di altrettante università italiane, presenta un’innovativa road map per la prevenzione di questi complessi fenomeni, usualmente oggetto di un’attenzione (politica, legislativa, scientifica) soltanto repressiva. Il libro, oltre a presentare un complesso progetto di ricerca-azione, traccia linee di intervento dirette verso quattro dimensioni fondamentali: emersione dei fenomeni, inclusione delle persone immigrate, intermediazione del lavoro, autoregolazione responsabile. I diversi capitoli pongono in evidenza il ruolo del pubblico e del privato nella regolamentazione del lavoro. Nel caso concreto si parla del lavoro in agricoltura, ma la riflessione scientifica è estendibile a molti altri settori a rischio.

Nemici del popolo (Emiliano Pagani, Vincenzo Bizzarri, Tunué, 2024)

Una pistola nascosta, un corpo riverso in un fossato, operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza, una storia d’amore mai cominciata. Che cosa lega tutte queste storie? È la disperazione, la rabbia, la disillusione o forse proprio la pistola? Lo scontro tra una protesta operaia e i capi di un’azienda si svolge in parallelo all’arrivo di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza. I protagonisti delle due vicende raccontano l’angoscia e la frustrazione di persone dimenticate dalla società. Vicissitudini umane che si consumano, evolvono e si concludono in una storia di corale disgregazione, portando a galla la drammatica incapacità di riconoscersi nell’altro. La perdita di speranza e lo sgretolamento del corpo sociale vengono messi in luce da mille lotte individualistiche, in cui le persone, invece di perseguire obiettivi comuni, si lasciano divorare dai problemi e si divorano tra loro.

La fabbrica dei sogni (Valentina Baronti, Alegre, 2024)

La voce narrante è quella di una donna nata in una famiglia contadina e operaia. Il luogo è una fabbrica abbandonata dal padrone, che gli operai si ostinano a non abbandonare: la GNK di Campi Bisenzio. Quando Agata incontra questa lotta, dopo il licenziamento di 500 operai e la chiusura dello stabilimento, succede il miracolo: la vita e la scrittura, l’amore e le storie che insorgono. E un percorso di generazioni legate da memorie di fame e olivi, di semiassi e dignità, si stende sulla pagina. Le vite si trasformano tra mobilitazioni, assemblee, convergenza con altri movimenti, azionariato popolare, progetti di riconversione ecologica, intelligenza e cultura collettiva. Come raccontare una storia operaia se non hai ereditato il privilegio di crescere in una casa piena di libri? Se gli scrittori borghesi hanno colto della fabbrica la serialità della produzione e il tempo morto dell’alienazione, la scrittrice con una famiglia operaia alle spalle trova, in un progetto di fabbrica socialmente integrata e re industrializzata dal basso, la condizione stessa per raccontarsi intrecciando questioni di genere e classe.

Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia (Paolo Perullo, Luciano Vettoretto, Editori Laterza, 2022)

L’attuale configurazione globale delle società ha portato a trasformazioni sociali inattese. Ormai tramontate le società nazionali, si sono create nuove linee di frattura: inclusi/esclusi, cosmopoliti/locali, concentrati/estesi. Si è formata così una nuova triade sociale da analizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo libro viene misurata con dati sia nazionali che disaggregati localmente, tra Nord, centro e Sud, tra regioni, province e città. Il quadro proposto raffigura l’Italia tra il 2008 e il 2020, ma ha una proiezione europea e mondiale. Ciò che scopriamo è che in Italia l’élite è diminuita in quantità e qualità, la neoplebe è cresciuta fino a rappresentare la maggioranza della popolazione, mentre la classe creativa è in costante aumento. Quale mondo ci troveremo a gestire così polarizzato tra poche grandi concentrazioni metropolitane e immense aree di sfruttamento estensivo?

(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire.  (Eugenia Prodo Bassi, Edicola Edizioni, 2023)

Un gruppo di donne lavora in un laboratorio tessile con turni logoranti e uno stipendio da fame. La macchina da cucire, che avrebbe potuto rendere il loro lavoro più leggero, rapido e redditizio, si è rivelato un ulteriore strumento di oppressione. Tra loro c’è Mercedes, operaia qualificata, che attraverso il suo diario si fa portavoce dell’intera comunità di donne operaie, raccontandone le storie di abuso e sofferenza, ma anche la tenace ricerca di emancipazione. Al centro di tutta la narrazione c’è il corpo della donna, stanco e abusato, ma palpitante, un territorio sul quale continua a consumarsi la tensione tra libertà personali, diritti negati – primo fra tutti l’aborto – e aspettative sociali. Intimo e polifonico, poetico e brutale, il testo di Eugenia Prado Bassi è un luminoso manifesto di liberazione e sorellanza.

 Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA (Kate Crawford, Il Mulino, 2021)

Chiunque acquisti su Amazon, interroghi Alexa, ricorra a Siri, condivida sul cloud, navighi su Google, interagisce con l’IA: non un raffinato software immateriale bensì una megamachine che saccheggia risorse naturali, lavoro umano, privacy. L’IA implica una materialità, per lo più ancora opaca, che richiede gigantesche infrastrutture produttive: dai cavi sottomarini, ai dispositivi personali e le loro componenti. Per renderla tangibile questo libro ci accompagna in un viaggio attraverso siti minerari, fabbriche, centri logistici e data center necessari a farla funzionare, mostrando quanto essa comporti lo sfruttamento di enormi risorse naturali e di lavoro umano e come essa influenzi la vita di miliardi di persone spesso al di fuori di una regolamentazione e di un controllo democratica.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

LE DESTRE IN EUROPA ALL'INDOMANI DELLE ELEZIONI - 12 GIUGNO

Ben ritrovate e ben ritrovati,
abbiamo il piacere di invitarvi all’incontro
 
“Le destre in Europa all’indomani delle elezioni”
 
che si terrà il 12 giugno alle ore 20.30 presso lo Spazio Polaresco (via del Polaresco 15, Bergamo).

Dialogheranno sul tema Elia Rosati, ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano e autore di “L’Europa in camicia nera. L’estrema destra dagli anni Novanta a oggi” (Meltemi, 2021) e Paolo Barcella professore di Storia contemporanea dell’Università di Bergamo e autore di “La Lega. Una storia” (Carocci, 2022).

Dagli anni Novanta a oggi le destre radicali europeo-occidentali si sono evolute, trasformate e riorganizzate, affrontando e cavalcando l’impatto di fenomeni globali, dalla nascita dell’Unione Europea, alle crisi economico-finanziarie fino alla recente guerra tra Russia e Ucraina. All'indomani delle elezioni europee di giugno, rifletteremo sui risultati, concentrando l'attenzione su quelle formazioni politiche - considerate da molti osservatori ultraconservatrici e reazionarie - che fino a pochi anni fa non avevano cittadinanza politica in molti paesi europei. Ci domanderemo: c'è davvero un'onda nera che attraversa il Continente? Quali sono i caratteri, le culture, i gruppi sociali di riferimento delle destre contemporanee?
 

LA RETE DELLE PIETRE D'INCIAMPO: due comunità si incontrano. Schilpario accoglie Melzo

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con piacere vi invitiamo a

"LA RETE DELLE PIETRE D'INCIAMPO: DUE COMUNITA' SI INCONTRANO
SCHILPARIO accoglie
MELZO"

iniziativa organizzata e promossa dall'Amministrazione comunale di Schilpario, in collaborazione con ANPI Melzo, ISREC e biblioteca "Di Vittorio" che siterrà

SABATO 1 GIUGNO

 

Simone Agoni (1925–1944) e Domenico Virginio Dossi (1909-1945), entrambi deportati presso il campo di concentramento di Khala, per i quali i rispettivi Comuni hanno posato una pietra d’inciampo. Le due Comunità si incontreranno per lo scambio e la condivisione delle storie di vita fissate nelle pietre d’inciampo.

Ecco il programma:

- ore 10.00 Ritrovo presso il Ponte del Consiglio del Grumello e successivo incontro presso la biblioteca e il Museo Etnografico per lo scambio di storie e condivisioni
- ore 13.00 Pranzo con prodotti tipici presso il ristorante “Capriolo”
- ore 15.00 Visita guidata presso le miniere di Schilpario

 

Quota di partecipazione: € 35 comprensiva di pranzo e visita guidata.
Iscrizioni entro il 28.05 presso la biblioteca di Schilpario.
Tel: 0346 55393 / Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

L'onda lunga della memoria - Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi

Ben ritrovate e ben ritrovati,

come è noto quest'anno ricorre il centenario dall'assassinio di Giacomo Matteotti.
“Giacomo Matteotti condusse una opposizione intransigente nei confronti del fascismo, la cui natura e pericolosità aveva acutamente compreso e denunciato per tempo. Fu l’uomo del coraggio. Per questo il fascismo volle che fosse consegnato alla tomba, così da farne tacere la voce”. Il 10 giugno 1924  Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista unitario, fu rapito e trucidato a Roma ad opera di una squadra di sicari fascisti, colpevole di aver osato in un celebre discorso alla Camera denunciare che le elezioni politiche svoltesi il 6 aprile di quell’anno erano avvenute in un clima di sistematiche violenze e brogli sfacciati.

Nell'intento di rimuovere la patina di oblio ma anche di pura e semplice celebrazione attorno a questa importante figura, l'associazione Sguazzi in collaborazione con la biblioteca Di Vittorio e l'Archivio di Stato di Bergamo propone:

"L’onda lunga della memoria. Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi"

con Giorgio Mangini e Carlo Salvioni.

 

Giovedì 30 maggio 2024 - h 16.00 

Archivio di Stato di Bergamo
Via Fratelli Bronzetti 26, Bergamo BG
Evento ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

I due relatori si interrogheranno sul ruolo e il significato che la figura di Matteotti ha avuto per la città di Bergamo. Un incontro a due voci a partire dal lavoro svolto da Archivio Bergamasco in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bergamo per realizzare l’Anagrafe dei Sovversivi Bergamaschi 1903-1943. Indagheremo il tema della memoria di Giacomo Matteotti dopo la sua morte a partire dai documenti conservati nei fascicoli individuali delle ‘Persone pericolose per la sicurezza dello Stato’ provenienti dalla Questura di Bergamo. I documenti saranno esposti per l’occasione nei locali dell’Archivio di Stato.

 

Sempre all'interno del contesto del festival Funesto organizzato dall'associazione Sguazzi segnaliamo:

"Giacomo"

[In memoria di Giacomo Matteotti]
Un intervento d’arte drammatica in ambito politico

31 maggio 2024 - h 21.00 - Auditorium Piazza della Libertà, Bergamo
Evento su prenotazione: link eventbrite

progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula / drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
con Elena Cotugno

"Giacomo" vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.

Questa tragedia, una delle più politiche e antispettacolari di Teatro dei Borgia, consiste nella riproposizione dei discorsi di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità. I principali temi sui quali lo spettacolo invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.

Teatro dei Borgia continua il suo percorso di ricerca sulla relazione tra teatro e reale e tra teatro e politica: con questo lavoro vuole portare la parola politica e i temi della democrazia sul palco usando i verbali d’assemblea quali elementi del reale, come sintagmi del proprio discorso poetico

Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo del festival Funesto questo è il link: FUNESTO FESTIVAL

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - MAGGIO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

In un battito d’ali eccoci a maggio. Dopo un aprile e un inizio mese denso di ricorrenze a noi care torniamo con gli appuntamenti di questo mese e le novità librarie dalla “Di Vittorio”:

  • Martedì 21 maggio ore 18.30, Biblioteca civica di Dalmine si terrà l’ultimo incontro del ciclo sull’ IA: “Intelligenza Artificiale: un nuovo umanesimo?” a seguire apericena e musica a cura di ONO Collective
  • Giovedì 30 maggio ore 16 presso l’Archivio di Stato di Bergamo: “L’onda lunga della memoria. Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi” organizzato dall’associazione Sguazzi in collaborazione con la biblioteca Di Vittorio nel contesto del festival “Funesto”
  • Venerdì 31 maggio ore 21 presso l’Auditorium di Piazza delle Libertà lo spettacolo teatrale “Giacomo” in memoria di Giacomo Matteotti sempre a cura dell’associazione Sguazzi.

-seguirà a breve mail ad hoc-

Passiamo ora alle novità bibliografiche di questo mese. Iniziamo con un saggio di Mimmo Cangiano “Guerre culturali e neoliberismo” in cui si analizzano le stratigrafie ideologiche, i piani simbolici e le contraddizioni pragmatiche intrecciate nelle guerre culturali progressiste, passiamo poi a un libretto snello ma molto interessante “Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi” di Donata Columbro. Apriamo poi una parentesi sui rischi del digitale declinando il tema secondo due prospettive diverse: da un lato “Genitori digitali. Crescere i propri figli nell’era di internet” e dall’altro lato “La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista e come resistere”. Sempre rimanendo sulla saggistica proponiamo “Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale” che prende in esame le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. Direttamente dal festival di letteratura Working Class abbiamo “Il tarlo” dell’autrice spagnola Layla Martìnez, un romanzo che parla di spettri, di classe, di violenza e solitudine con naturalezza. “Le invisibili” di Elena Rausa, invece, con uno stile sobrio che non cede mai alla tentazione del patetico l’autrice racconta di infanzie negate, di separazioni e perdite, del peso del senso di colpa e delle infinite pieghe che i sentimenti possono prendere. Infine tre saggi: “Risentimento sociale sulle alternative al capitalismo globale”, la pietra miliare “La società dello spettacolo” di Guy Debord e infine un’interessante indagine: “Dal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia”.

La newsletter di questo mese è stata fatta in collaborazione con Greta.

Ecco qui i nostri libri del mese:

Guerre culturali e neoliberismo (Mimmo Cangiano, nottetempo, 2024)

Politically correct, woke, cancel culture, pink e rainbow washing sono formule ormai diffuse e sciorinate in tutto il mondo occidentale. In questo quadro, differenza, marginalità e specificità identitaria costituiscono i nodi primari delle battaglie culturali combattute in nome di genere, etnicità, classe, corpo e orientamento sessuale contro ogni rimozione o omologazione del “particolare” nel discorso politico, istituzionale, pubblico. Mimmo Cangiano ci accompagna nella ricostruzione storica di questi movimenti ed evidenzia le stratigrafie ideologiche, i piani simbolici e le contraddizioni pragmatiche intrecciate nelle “guerre culturali” progressiste che senza riuscire a sbrogliarsi dai vincoli del sistema neoliberista, rischiano spesso esiti ambigui, derive individualistiche o manipolazioni funzionali.

Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi  (Donata Columbro, Il Margine, 2024)

Dalle Fosse Ardeatine a Cinecittà. Borante Domizlaff e Karl Hass, due ufficiali delle SS che il 24 marzo 1944 spararono agli ordini di Herbert Kappler, riappaiono con altri ex ufficiali tedeschi, nella produzione di alcuni dei più celebri film italiani del dopoguerra. Negli anni Cinquanta e Sessanta sbarcarono il lunario anche interpretando “sé stessi”, in parti da militare tedesco, in film come Una vita difficile di Dino Risi, La Ciociara di Vittorio De Sica, Tutti a casa di Luigi Comencini, La caduta degli dei di Luchino Visconti. Nazisti a Cinecittà nasce da una scoperta casuale che ha dato il via a una lunga ricerca tra carte di servizi segreti, cineteche, archivi privati e interviste a famigliari. Un racconto che a tratti si tinge di giallo, una finestra su una realtà paradossalmente normale dell’Italia del dopoguerra: il nazista della porta accanto torna utile per raccontare il nazismo.

Genitori digitali. Crescere i propri figli nell’era di Internet (Barbara Volpi, il Mulino, 2017)

Come possiamo proteggere i nostri figli dai pericoli e dalle insidie della rete? Come possiamo essere genitori consapevoli nell’era touch? Siamo in grado di cogliere segnali di disagio che s’insinuano in selfie, post e giochi online? Il testo fornisce risposte scientificamente fondate, guide procedurali e strumenti duttili per affrontare con coraggio e determinazione la nuova sfida che la società multimediale ci pone: educare responsabilmente alla digitalità.

La rete non ci salverà (Lilia Giugni, Longanesi, 2022)

Molestie e minacce online, pornografia non consensuale, informazioni personali condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale. E le cose non vanno meglio dall’altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell’intelligenza artificiale e forme discriminatorie di smart-working. Catene di produzione high-tech intrise di abusi e misoginia, e abissali disparità di genere nell’accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce?

Un futuro più giusto (Fabrizio Barca, Patrizia Luongo Il Mulino, 2020)

È urgente imboccare la strada di un futuro più giusto, prendendo di petto il problema dei problemi: le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. Le crisi Covid – 19 ha reso ancora più evidente questo stato di cose e ha aperto molteplici scenari. Come evitare che gli squilibri di potere e di ricchezza crescano ancora? Come far funzionare la macchina pubblica e assicurare il confronto democratico sulle decisioni? Sviluppando le “15 proposte per la giustizia sociale” elaborate dal Forum Disuguaglianze Diversità, alleanza originale di cittadinanza attiva e ricerca, il volume offre una risposta a queste domande, fornendo uno schema concettuale per affrontare l’incertezza e soluzioni operative per cambiare rotta.

Il Tarlo (Layla Martìnez, La Nuova Frontiera, 2023)

Le case racchiudono le storie di chi le ha abitate, e quella di questo romanzo non fa eccezione. Le sue pareti, che si stringono e si dilatano come polmoni di un grande animale, custodiscono angeli in cucina, sparizioni mai risolte, ombre e voci che affiorano dai letti. Ed è lì che vive una giovane donna, insieme alla nonna persa in un passato che non se ne vuole andare, un un tempo di guerra e povertà che si è lasciato dietro un imprecisato numero di vittime. A sconvolgere le cose è un tremendo delitto, l’ultimo di una lunga catena di vendette e di ingiustizie che affondano le loro radici in quel passato lontano. Con una tensione crescente Il tarlo ci fa immergere in una realtà oscura, a volte spaventosa, utilizzando tutti i meccanismi del romanzo gotico per raccontarci una storia di rancore sedimentato e di rabbia scatenata dalla violenza di genere e di classe.

Risentimento sociale. Sulle alternative al capitalismo globale. (Frederic Jameson, Meltemi, 2023)

In questo saggio, Frederic Jameson, considerato uno dei massimi critici letterari inglese, mette in discussione le tipiche idee della sinistra su una società emancipata. Nel volume sostiene che per creare un nuovo mondo bisogna prima cambiare il modo in cui lo si immagina smettendo di sognare una società emancipata, innescando cosi accese riflessioni sulle possibili alternative al capitalismo globale.

La società dello spettacolo. (Guy Debord, BaldiniCatoldi, 2021)

Guy Debord, scrittore, regista e filosofo francese, produce uno dei libri più importanti e scomodi del XX secolo. “Occorre leggere questo libro tenendo in mente che è stato scritto con la precisa intenzione di nuocere alla società spettacolare”. Scritto agli albori dell’era televisiva, quando la civiltà dell’immagine era ancora un futuro da costruire, questo saggio anticipa in modo agghiacciante come il mondo reale si sarebbe trasformato in mondo per immagini. Il saggio fornisce spunti di riflessione molto rilevanti ancora oggi, per poter guardare e comprendere la civiltà dell’immagine.

Dal rosso al nero, la svolta a destra di una città operaia. (Alessandro Portelli, Donzelli Editore, 2023)

In questo libro si indaga la “mutazione antropologica” della classe operaia che, sempre più spesso, ha come punto di riferimento politico la destra. Utilizzando storie e testimonianze della città di Terni, storicamente rossa, Portelli prova a delineare il percorso lungo dieci anni di questo allontanamento storico. La storia di una città che ha perso il suo fulcro, la prima fuori dal Nord a scegliere un’amministrazione leghista, luogo sperimentale in cui la storia nazionale si manifesta in modo estremo e che rischia sempre più di essere il futuro dell’intero paese.

 Le invisibili. (Elena Rausa, Neri Pozza Editori, 2023)

L’autrice Rausa, nota per i suoi racconti sulle infanzie negate, di separazioni e perdite, in questo libro ci propone la storia di Arturo, anziano ipovedente erede di una storia coloniale in Etiopia, e Tobia, sedicenne costretto ai lavori socialmente utili dopo un grave atto vandalico. Il passato dell’Italia coloniale raggiunge attraverso il racconto il presente, portando alla luce verità sepolte nell’eredità delle due famiglie e sottolineando come la storia si consuma sempre sul corpo delle donne, mentre nessuno guarda.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

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