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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - DICEMBRE 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

eccoci in un battito d’ali a Natale. La newsletter di questo mese è leggera e festiva con una carrellata di romanzi, un fumetto e qualche saggio, pensata insomma per questo periodo più vacanziero, all’insegna del tepore casalingo.

Iniziamo con “La piccinina” di Silvia Montemurro, la storia di Nora che organizzerà a Milano il primo sciopero femminile di minorenni, le piscinine. Proseguiamo con “Il pane e le rose. Antologia di racconti working class” che raccoglie i racconti finalisti del premio omonimo. “Perpendicolare al sole” di Valentine Cuny-Le Callet è un racconto visivo che mescola confessioni intime con la denuncia del regime carcerario senza dimenticare le figure che si sono battute contro la discriminazione razziale. “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna inizia con la nascita di Redenta, il giorno dell’assassinio di Matteotti: è così che comincia un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Con “Il campo dei miracoli” di Luigino Bruni che rintraccia fenomeni e concetti che rivelano com’è cambiato il nostro rapporto con il denaro e il lavoro, passiamo ai saggi scelti per questo mese. “Il capitale nell’antropocene” di Saito Kohei documenta l’attenzione di Karl Marx per i problemi ecologici ed espone due noti paradossi: un migliorato rendimento produttivo nel tempo tende ad aumentare il carico ambientale (paradosso di Jevons); la ricchezza privata si fonda sull’impoverimento di quella pubblica (paradosso di Lauderdale). “Da che parte state” di Mario Maffi tratta di letteratura, conflitti sociali e “sogno americano”. “Fumo sulla città” di Alessandro Leogrande è un reportage che ci racconta la complessità di Taranto, singolare laboratorio urbano, stretto tra le ciminiere dell’Ilva e il mare. Infine concludiamo con “Orientalismo” in cui Edward W. Said analizza l'insieme di stereotipi in cui l'Occidente ha chiuso l'Oriente, anzi, l'ha creato.

La newsletter di questo mese è stata preparata in collaborazione con Paola, tirocinante dell’Università degli Studi di Bergamo.

Andiamo al sodo dunque, ecco i libri del mese:

Da che parte state (Mario Maffi, Shake Edizioni, 2024)

Tra la fine della guerra civile (1865) e la fine della Prima guerra mondiale, gli Stati Uniti conobbero una fase ininterrotta di grandi lotte proletarie: dalle fabbriche dell'Est ai campi minerari dell'Ovest, da Chicago e New York a St. Louis una classe operaia composita (immigrati storici e recenti, ex schiavi neri, uomini e donne, bambini e disoccupati in cerca di lavoro) scese vigorosamente in lotta, scontrandosi a più riprese con la repressione padronale e statale. Attraverso una rilettura di un ampio corpus di opere di autori, questo libro ripercorre una vicenda poco nota che anticipa e indirizza la più celebre «letteratura di protesta» della Grande Depressione degli anni trenta del Novecento. E, nel farlo, ci parla molto dell'oggi.

I giorni di vetro (Nicoletta Verna, Einaudi, 2024)

Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. Per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che inizia il fascismo. Un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Redenta è ingenua, ma il suo sguardo sbilenco vede ciò che gli altri ignorano. È vulnerabile, ma resiste alla ferocia del suo tempo. È un personaggio letterario magnifico. La sua vita incrocia quella di Iris, partigiana della banda del leggendario comandante Diaz. I giorni di Vetro è il romanzo della nostra fragilità e della nostra ostinata speranza di fronte allo scandalo della Storia, il cui tema principale è la violenza come primordiale e inevitabile forma di interazione fra gli esseri umani.

Perpendicolare al sole (Valentine Cuny-Le Callet, Coconino Press, 2023)

La corrispondenza tra Valentine, studentessa francese, e Renaldo, detenuto nel braccio della morte in un carcere in Florida, è la base di questo libro, uno degli esordi più acclamati degli ultimi anni. È la storia di un legame profondo e un racconto visivo che mescola stili e tecniche diverse, con la denuncia del regime carcerario e delle origini di un sistema brutale, senza dimenticare le figure che, nel corso del Novecento, si sono battute contro la discriminazione razziale. Le visionarie pagine di Valentine si alternano ai disegni istintivi di Renaldo, sempre minacciati dalla censura. Il risultato è un’opera fondamentale che unisce intensità emotiva e riflessione profonda.

Il pane e le rose Antologia di racconti working class (Edizioni Alegre, 2024)

Le persone che fanno letteratura sono sempre considerate voci eccellenti e sensibili e mai voci privilegiate. L'industria del libro però riproduce e amplifica le storture nell'accesso e nella distribuzione del capitale culturale, a partire dai maggiori premi letterari. Dopo i Festival di letteratura working class, nascono premi letterari dedicati a questa letteratura. Il primo è stato "Il pane e le rose", antologia che permette di costruire un enciclopedico quadro del mondo del lavoro e dei lavoratori, dei diritti (negati) e delle lotte sindacali. Questa antologia raccoglie i racconti finalisti delle prime due edizioni del premio, insieme ad altri due: uno della scrittrice e sindacalista Simona Baldanzi e l'altro di Dario Salvetti, tra i portavoce della vertenza dell'ex Gkn.

Il capitale nell’Antropocene (Saito Kohei, Einaudi, 2024)

Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni sempre più estremi ci costringono a fare i conti con la sostenibilità del nostro modo di vivere, Saito irrompe nel dibattito con proposte coraggiose, radicali e meditate. I piccoli gesti quotidiani dei singoli non sono sufficienti. Se non accettiamo l’idea che le risorse sono limitate non affrontiamo il problema delle disuguaglianze, siamo destinati alla rovina. Bisogna riscoprire,quella che Marx definiva «la relazione metabolica tra uomo e natura».

Orientalismo L’immagine europea dell’Oriente (Edward W. Said, Feltrinelli, 2013)

Orientalismo è un ripensamento di quello che per secoli è stato ritenuto un abisso invalicabile tra Oriente e Occidente. Muovendo dall'accezione più ampia del termine - orientalismo come insieme delle discipline accademiche che studiano usi, costumi, letteratura e storia dei popoli orientali - Said affronta l'idea della diversità ontologica tra Oriente e Occidente ispiratrice di tante pagine di autori diversi e lontani, da Eschilo a Victor Hugo, da Dante a Marx, chiudendo l'indagine sul complesso di istituzioni create dall'Occidente per esercitare il proprio dominio sul mondo Orientale.

La piccinina (Silvia Montemurro, Edizioni E/O, 2023)

Romanzo che racconta l’eccezionale storia vera delle piccinine di Milano, le sarte bambine dai cinque ai diciassette anni, che compivano i lavori più svariati, come quello di modiste, apprendiste sarte, corriere dei vestiti agli opifici tessili. Erano sfruttate, sottopagate, come quasi tutti gli appartenenti alle categorie dei ceti bassi dell’epoca.

Il personaggio di Nora, nato dalla fascinazione scaturita dal ritratto La piscinina di Emilio Longoni, pittore divisionista che poi verrà bollato come difensore degli anarchici, organizzerà il primo sciopero femminile di minorenni, le piscinine, per far valere i propri diritti contro un mondo di adulti che le voleva sfruttate e sottopagate.

Fumo sulla città (Alesandro Leogrande, Feltrinelli, 2022)

Taranto è spesso al centro della cronaca nazionale, simbolo profondo delle contraddizioni del Mezzogiorno d'Italia e delle sue sconfitte. Città di vicoli, mare, gente proveniente da altre lande del Sud, città di fabbriche e di periferie, città di cattiva politica e di sogni di riscatto spesso abortiti: un mondo complesso che si lascia difficilmente afferrare. Leogrande ha scritto un libro che si concentra su alcuni momenti nevralgici degli ultimi vent'anni di cittadinanza, fino alla calda estate del 2012, raccontando i tanti cocci che hanno generato la più grave crisi ecologica e industriale che l’Italia ricordi. Un reportage che narra senza sconti un pezzo di territorio italiano diventato lo specchio dell'intera Europa, di come in pieno ventunesimo secolo si lotta per coniugare salute e lavoro, la salvaguardia del territorio e il valore della vita stessa.

Il campo dei miracoli. Viaggio economico nei capolavori della letteratura (Luigino Bruni, Marsilio, 2024)

In un fecondo dialogo con i testi, Bruni rintraccia fenomeni che rivelano com’è cambiato il nostro rapporto con il denaro e il lavoro, avventurandosi nelle fitte trame della letteratura europea e mondiale per scovare inedite chiavi interpretative del mercato. Descrive gli albori del nuovo corso europeo con gli occhi di Dante, rilegge Shakespeare, interpreta i miracoli economici e sociali del Novecento italiano come il risultato dell’azione di tanti Mazzarò. Mostrando il volto umano della «scienza triste» in un racconto vivo e appassionante, Bruni invita a riflettere sul delicato passaggio dall’epoca del lavoro a quella del consumo, ponendoci di fronte a una scelta, perché «ogni generazione deve decidere quali virtù di ieri vuole custodire e quali dimenticare».

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

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Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

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Mara

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - OTTOBRE-NOVEMBRE 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

l’autunno caldo che avevamo preannunciato ci ha effettivamente travolto con le molte iniziative messe in campo e l’inaugurazione della mostra “Alfredo Chiappori: tra satira politica e geometria” che, ricordiamo, sarà visitabile negli spazi attigui alla biblioteca Di Vittorio fino al 13 dicembre. Pertanto riprendiamo il filo delle consuete novità librarie accorpando i mesi di ottobre e novembre in un’unica carrellata di novità.

Con il gruppo di lettura stiamo affrontando il tema della “decolonizzazione dell'immaginario” e questo mese diamo ampio spazio ad alcuni libri che con tagli diversi affrontano la questione: “Misurare il razzismo. Vincere le discriminazioni” di Thomas Piketty, “La libertà è una lotta costante” di Angela Davis, “Tra me e il mondo” di Ta-Nehisi Coates, “La linea del colore” di Igiaba Scego, “Ragazza, donna, altro” di Bernardine Evaristo e il grande classico, “I dannati della terra” di Franz Fanon. Passiamo poi a scritti prettamente politici proponendo la raccolta di racconti di Jack London “Lotta di classe”, “La rivoluzione come problema pedagogico. Politica ed educazione nel marxismo di Antonio Labriola” di Massimo Gabella, “Realismo capitalista” di Mark Fisher, “Sete. Crisi idrica e capitalismo” di Filippo Menga. Infine due libri che rientrano invece nel filone letteratura working class, proponendo due angolazioni completamente diverse: il primo è un fumetto “Nero Vita” di Daria Bogdanska e il secondo invece è un ormai un classico, “Donnarumma all’assalto” di Ottiero Ottieri.

Andiamo al sodo dunque, ecco i libri del mese:

Misurare il razzismo (Thomas Piketty, La nave di Teseo, 2024)

Nessun paese, nessuna società ha messo a punto un modello perfetto per contrastare il razzismo e le discriminazioni. Su questo argomento, nessuno è in grado di dare lezioni ai paesi vicini o al resto del mondo. La vera sfida è costruire un nuovo modello che riporti la politica anti-discriminatoria nel quadro più generale di un progetto sociale ed economico egualitario. Questo piccolo libro ha una sola ambizione: mostrare che è possibile discutere concretamente sul modo migliore di combattere le discriminazioni e permettere la convivenza civile.

La libertà è una lotta costante (Angela Davis, Ponte alle Grazie, 2024)

Il femminismo implica molto di più che non la sola uguaglianza di genere: tutte le lotte di liberazione  - dalla povertà, dalle discriminazioni – e per la difesa dell’ambiente dovranno unirsi in una lotta costante e globale per la libertà. Un’analisi incisiva, urgente, completa che ci riporta indietro nella storia delle lotte rivoluzionarie e antirazziste, ma ci offre anche la prospettiva di una solidarietà attuale tra tutte le forma di lotta. Angela Davis con le sue lucide parole, chiama a raccolta la nostra storia luminosa per un promettente futuro di libertà.

Tra me e il mondo (Ta-Nehisi Coates, Codice Edizioni, 2016)

Tra me e il mondo è una lettera che l’autore scrive al figlio Samori nel giorno del suo quindicesimo compleanno. Coates racconta la storia della sua infanzia nella parte sbagliata di Baltimora, della paura delle strade e delle gang, della scuola della violenza, della polizia. Vincere questa paura, la paura di perdere il proprio corpo, diventerà lo scopo della sua vita. Per la prima volta la ricostruzione della storia americana riparte da zero; e riparte proprio da Ground Zero – dove ben prima del crollo delle torri gemelle c’era la sede del mercato degli schiavi di New York – per arrivare alle continue uccisioni ingiustificate di neri da parte della polizia, una violenza che diventa in questo racconto la storia universale del razzismo.

Realismo capitalista  (Mark Fisher, Nero edizioni, 2018)

È davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo?
E perché ci siamo ormai assuefatti all’idea che, per dirla con Margaret Thatcher, “non c’è alternativa” al sistema in cui viviamo? Da queste domande prende spunto uno dei più incisivi e influenti saggi degli ultimi quindici anni: il manifesto politico ed estetico del filosofo inglese Mark Fisher. Vibrante, accessibile e stimolate questo breve saggio riesce a catturare in modo vivido la confusa assenza di alternative politiche e socialei nell’era del capitalismo globale.

Lotta di classe (Jack London, Nova Delphi, 2011)

I racconti riuniti in questo volume parlano di un Jack London per certi aspetti inedito. "L'apostata", "Il sogno di Debs" e "A sud dello Slot" sono, tra i suoi scritti, quelli che meglio esprimono l'impegno sociale e la sensibilità dello scrittore americano verso gli emarginati delle moderne società capitalistiche. Il rifiuto del lavoro alienante, il crollo del mito americano e delle sue promesse, gli schemi e le dinamiche dello scontro di classe sono i temi forti di queste opere. In appendice al volume l'interessante scritto "Come sono diventato socialista". Introduzione di Mario Maffi.

La rivoluzione come problema pedagogico. Politica ed educazione nel marxismo di Antonio Labriola (1890-1904) (Massimo Gabella, Il Mulino, 2022)

Nei «Quaderni del carcere», Gramsci considera Labriola il solo marxista italiano ad avere realmente posto le basi per la formazione della classe operaia come soggetto autonomo dal punto di vista teorico e politico. Nella stessa opera, tuttavia, giudica severamente le considerazioni del filosofo sull’opportunità di «fare schiavi» gli indigeni della Papuasia prima di poterli educare, come pure i suoi auspici per la colonizzazione italiana della Tripolitania. Come si conciliano in Labriola la rivendicazione dell’autonomia teorica e politica del proletariato, e una raffinata riflessione sulle modalità storiche di formazione dell’essere umano, con il giudizio sulla necessità dell’assoggettamento coloniale dei popoli extra-europei? Questo volume riconsidera la sua riflessione marxista (1890-1904) sotto l’angolo visuale del rapporto tra politica e educazione, e alla luce dei problemi posti al movimento socialista in questa congiuntura storica. L’autore prende in esame non solo gli scritti editi e il carteggio, ma anche carte inedite e finora scarsamente considerate tra cui, in particolare, gli appunti dei corsi universitari di Filosofia morale e Pedagogia.

Nero Vita (Daria Bogdanska, Mesogea, 2019)

Opera d’ispirazione autobiografica, tradotta per la prima volta in italiano, Nero Vita racconta per parole e immagini le vicissitudini della giovane Daria, la protagonista, all’arrivo in Svezia e le difficoltà che deve affrontare per rimanerci. Qui, infatti, a dispetto del luogo comune del ‘paese accogliente’, dovrà destreggiarsi in un labirinto di norme e situazioni paradossali per poter ottenere i documenti che le permettano di non essere ‘illegale’. Costretta al lavoro nero, non si dà per vinta e mentre continua a frequentare i corsi universitari di fumetto, intraprende una dura lotta per il riconoscimento degli elementari diritti sindacali. Una storia di ordinaria amministrazione nel
panorama kafkiano dell’inospitale Europa delle migrazioni, ma una storia narrata con freschezza, con pudore ed estrema attenzione alla costruzione narrativa e al suo intreccio con le immagini.

Sete Crisi idrica e capitalismo (Filippo Menga, Ponte alle Grazie, 2024)

La crisi idrica globale è un problema sulla bocca di tutti. Le multinazionali dell’acqua in bottiglia e della birra portano avanti campagne pubblicitarie incentrate sulla sostenibilità, ma le associazioni benefiche si rendono conto di avere bisogno di ottenere utili. Come spiega Filippo Menga in questo libro, il sistema che in larga parte è responsabile della crisi si propone di guadagnare affrontandola. È il funzionamento del capitalismo. Sete è un’impietosa critica alle strategie messe in atto per arginare la crisi idrica, ma allo stesso tempo è una profonda riflessione sul nostro rapporto con la natura e un potente richiamo all’azione.

Ragazza, donna, altro(Bernardine Evaristo, Bigsur, 2020)

Romanzo corale ambientato in Inghilterra, con protagoniste dodici donne: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. Questo testo mette in luce temi di rilevanza politica e sociale: femminilità, radici afroamericane, l’essere donne nere in Inghilterra, l’omosessualità. Cucite insieme come in un arazzo, le loro vite formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria.

La linea del colore(Igiaba Scego, Bompiani, 2020)

Romanzo storico di formazione ambientato a Roma nell’Ottocento, che  innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare. Il libro, con protagoniste due donne nere vissute in due epoche storiche differenti, propone una riflessione sul razzismo del passato e del presente in Italia e tratta in modo efficace temi quali: il colonialismo, la violenza, la condizione delle donne.

Donnarumma all’assalto (Ottiero Ottieri, Utopia Editore, 2023)

Una nuova fabbrica nel Mezzogiorno ha affidato la selezione dei dipendenti a uno psicologo che arriva dal nord. Negli anni 50’, in un’area dell’Italia meridionale dove pochi riescono a condurre una vita dignitosa, le domande di lavoro si moltiplicano esponenzialmente, e la selezione del personale si trasforma in un giudizio inappellabile sul destino di un popolo intero. Protagonista del romanzo è lo psicologo, costretto a calarsi nella quotidianità dei suoi interlocutori. La sua inquietudine è alimentata da un uomo che pretende l’assunzione rifiutandosi di presentare la propria domanda. È Donnarumma e pur di faticare si abbandona alle minacce e alla violenza. È lecito rispondere con un ingiustizia a chi, impotente, amministra l’ingiustizia con sensibilità e prudenza?

I dannati della terra (Frantz Fanon, Piccola Biblioteca Einaudi, 2007)

Saggio analitico nel quale prende corpo la straordinaria tensione tra l’urgenza di offrire una prospettiva politica alle lotte di liberazione del Terzo Mondo e l’approfondimento dell’analisi del sistema coloniale, di cui quest’opera rimane un eccezionale documento storico. Il libro getta le sue radici nell’esperienza drammatica della rivoluzione algerina, anche se la sua prospettiva ne trascende di gran lunga i confini. Di fronte ai problemi che la società europea affronta, Fanon sostiene la lotta anticolonialista, mettendo in risalto le derive del nazionalismo e i paradossi del postcolonialismo.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

Inaugurazione mostra "Alfredo Chiappori tra satira politica e geometria"

Ben ritrovate e ben ritrovati,
con molto piacere vi invitiamo all'inaugurazione della mostra realizzata dalla biblioteca Di Vittorio della CGIL di Bergamo, "Alfredo Chiappori: tra satira politica e geometria" che si terrà
 
martedì 12 novembre alle ore 18.00
presso la sede della CGIL di Bergamo in via Garibaldi, 3 (BG).
 
Dopo una breve introduzione verrà proiettato il docufilm  "Multiforme ingegno" a cura dell'Associazione I Promessi Sposi in Circolo di Lecco e poi sarà possibile visitare la mostra.
 

Alfredo Chiappori è nato a Lecco nel 1943. È stato vignettista, pittore, scrittore, insegnante ma si è anche occupato di teatro. Si è diplomato all’Istituto d’Arte di Fano nel 1965. Nel 1968 ha cominciato a dedicarsi con continuità al disegno politico e satirico pubblicando il suo primo libro  UP Il sovversivo, presso Feltrinelli nel 1970.

Dal 1973 al 1980 ha pubblicato i suoi disegni sul mensile Linus diretto da Oreste Del Buono e dal 1974 ha iniziato la collaborazione con il settimanale Panorama. Nel 1978 all’interno del Laboratorio di Ricerca e Sperimentazione del Teatro della Società di Lecco ha fondato il gruppo teatrale Il Comballo. Nel 1980 ha pubblicato presso Mondadori Cantata in bianco e nero, con cui ha vinto la Palma d’oro per la letteratura illustrata al Festival di Bordighera. Dal 1988 è iniziata la sua collaborazione con il Corriere della Sera attraverso la rubrica Tali & Quali.
 
In allegato la locandina.
 

PRESENTAZIONE LIBRO "LA FABBRICA DELLE RAGAZZE"con l'autrice ILARIA ROSSETTI

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con piacere vi presentiamo il ciclo di presentazioni di libri "Donne e Lavoro" che nasce da una collaborazione tra biblioteca Di Vittorio della CGIL di Bergamo e libreria Palomar di Bergamo.

Gli incontri aprono la stagione autunnale e trattano il tema in oggetto da diversi punti di vista cercando di coglierne complessità e sfumature. Tutte le presentazioni vedranno in dialogo l'autrice del libro e uno o più esperti legati al nostro territorio.

- Martedì 8 ottobrePresentazione del libro  "La fabbrica delle ragazze" (Bompiani, 2024) con l'autrice Ilaria Rossetti in dialogo con lo scrittore Alberto Schiavone

ore 18.30 presso la libreria Palomar, via Angelo Maj 10/i

Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto.

- Giovedì 7 novembre: Presentazione del libro "Magistrate finalmente" (Il Mulino, 2023) con l'autrice Eliana Di Caro in dialogo con l'avvocata Barbara Carsana

ore 18.30 presso la libreria Palomar, via Angelo Maj 10/i

A sessant’anni dalla legge che aprì le porte della magistratura alle donne, affondiamo lo sguardo nelle storie delle otto vincitrici del primo concorso. La fotografia di un’Italia che faticosamente cambiava volto. Graziana Calcagno, Emilia Capelli, Raffaella d’Antonio, Giulia De Marco, Letizia De Martino, Annunziata Izzo, Ada Lepore, Gabriella Luccioli sono le «temerarie» vincitrici del primo concorso che, nel 1963, aprì le porte della magistratura alle donne: figure d’eccellenza, sconosciute ai più, che si misero in gioco sfidando il pregiudizio maschilista fortemente radicato in ambito giudiziario.

- Giovedì 28 novembre: Presentazione del libro: "Cosa vuoi che sia" (Battello Stampatore, 2024) con la curatrice Silvia Polo, il Centro Antiviolenza di Bergamo e l'attrice Viviana Magoni

ore 18.30 presso la Sala Lama della CGIL di BErgamo, via Garibaldi 3

Cosa possiamo fare? Come collaborare a riconoscere, denunciare, correggere i comportamenti sbagliati? Dare l’esempio, intervenire, farci sentire, testimoniare…Violenza di genere anche nei posti di lavoro con le parole di:
Donatella Albini, Silvia Amadasi, Claudia Beschi, Susanna Boccalari, Anna Bussi, Silvia Contessi, Carla Ebli, Alba Fenice, Aurora Forte, Francesca Garioni, Francesca Mazzitelli, Maddalena Miccio, Elena Stefania Pietra, Silvia Polo, Anna Sparavier, Vanna Toninelli, copertina di Maura Luciani.

In allegato il programma e la locandina del primo incontro.

L'ingresso è libero e gratutito, vi aspettiamo numerosi!

Biblioteca "Di Vittorio" CGIL
Bergamo, via Garibaldi 3, 24121
Tel: 035.3594183  | 

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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - SETTEMBRE 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

eccoci alla prima newsletter libraria di settembre. Da qualche tempo in biblioteca è arrivata Silvia che studia Lettere presso l’università di Bergamo e lavorerà con noi fina a fine ottobre.

Insieme a lei procediamo a raccontare i libri scelti per questo mese di rentrée littéraire che si preannuncia denso di novità per tutti i gusti.

Partiamo con un libro di recente uscita che tratta un tema di scottante attualità Le politiche dell’esclusione. Centri di accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia, proseguiamo poi con il primo volume di Guerra e Rivoluzione. Le macerie dell’impero di Carlo Formenti per poi passare a un romanzo, Cronache della sesta estinzione di Stefano Valenti che abbiamo imparato a conoscere per la Fabbrica del Panico ed è tornato in libreria con un nuovo scorcio sul regno dei dimenticati. La frontiera di Alessandro Leogrande è un classico imprescindibile se si vuole parlare di migrazioni e del Grande gioco del mondo. Dell’influenza politica che è in grado di manovrare un social network come Tik Tok si parla invece in Tik Tok politics di Daniele Battista. Femminismo e lotta di classe ne Il pane e le rose di Andrea Iris D’Atri. Cambiamo totalmente ambito con La casa è nera, un libello di poesie di Nadia Agustinoni, un modo nuovo di abitare la storia e la poesia che è quello di mettersi dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte dei potenti. Concludiamo con Il lavoro non ti ama di Sarah Jeffers o di come la devozione per il nostro lavoro ci rende esausti, sfruttati e soli e con La parte sbagliata di Davide Coppo, romanzo che racconta la fascinazione di un ragazzo per la violenza attraverso il filtro dell’incanto adolescenziale.

Andiamo al sodo dunque, ecco i libri del mese:

Le politiche dell’esclusione. Centri d’accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia (Antonio Ciniero, Meltemi, 2024)

Qual è la genesi dei centri di accoglienza per i migranti? Come sono nati i ghetti agricoli in Italia? Cosa hanno in comune i campi rom? Come si vive in questi luoghi? Che effetti hanno sulle traiettorie di vita delle persone che li abitano e, più in generale, sul resto della società?
Antonio Ciniero prova a rispondere a queste domande a partire dalle attività di ricerche condotte negli ultimi dieci anni, interrogando le politiche migratorie e gli interventi pubblici in tema di accoglienza: strumenti ispirati a una perenne logistica emergenziale che hanno contribuito a determinare spazi fisici e sociali nei quali hanno preso forma dinamiche di esclusione e inclusione differenziale di un numero sempre crescente di persone.

Guerra e rivoluzione. Le macerie dell’impero (Carlo Formenti, Meltemi, 2023)

Il marxismo non è una disciplina accademica, anche se legioni di intellettuali hanno cercato di trasformarlo in un capitolo della storia della filosofia, dell’economia politica, della sociologia o della politologia. Il marxismo è uno strumento della lotta di classe, una cassetta degli attrezzi utile ad analizzare la situazione concreta. L’ambizione di Carlo Formenti in questo lavoro monumentale diviso in due volumi è aggiornare gli attrezzi della cassetta del marxismo, analizzando in luce critica dogmi e teorie ormai palesemente insostenibili per riattualizzarli a partire da tre temi di fondo: il tramonto della narrazione globalista, associato alla crisi dell’egemonia degli Stati Uniti d’America; l’emergere di nuovi modelli di socialismo in Asia e America Latina, imperfetti ma vitali.

Cronache della sesta estinzione (Stefano Valenti, Il Saggiatore, 2023)

L’ultimo romanzo di Stefano Valenti racconta il male più diffuso, e difficilmente curabile, del nostro tempo: la malinconia. Che si insinua nelle nostre vite silenziosamente, senza avvisaglie, privandoci a poco a poco di tutto: il denaro, la casa, l’amore, i sogni, il desiderio di continuare a vivere. Ci spoglia della nostra umanità, ci rende simili a oggetti vuoti.
Questa è la storia di un uomo affetto da malinconia e della sua guarigione, un homeless che vive dentro un furgone, in un mondo che l’ha dimenticato, ma che tenacemente decide di rinascere. Ispirandosi alle pagine del Robinson Crusoe, alla stregua di un naufrago disperso su un’isola deserta, prova a riprendere la vita da dove si è arrestata.

Tik Tok politics (Daniele Battista, Meltemi, 2024)

Tik Tok emerge come uno scenario innovativo e dinamico in cui l’influenza politica assume contorni distintivi. La brevità e l’accessibilità della piattaforma offrono nuove opportunità per coinvolgee il pubblico, ma al tempo stesso presentano sfide significative nel mantenere la profondità e la completezza delle discussioni politiche. Il presente volume si propone di affrontare questa tematica cruciale, esplorando l’evoluzione della comunicazione politica e analizzando i cambiamenti intervenuti nella sua natura e nei metodi e mezzi da essa adottati. Il testo offre così una disamina approfondita dell’impatto e degli effetti prodotti dai nuovi media sull’ambito politico.

La parte sbagliata (Davide Coppo, edizione e/o, 2024)

Un romanzo di formazione sbagliata, un climax di violenza e di legami che si stringono e altri che si sfilacciano. Una confessione intima, tenera e dolorosa, dello spaesamento emotivo di un adolescente e della costruzione della sua intimità.

Ettore, il protagonista, lasciata la periferia arriva in città per frequentare un grosso liceo del centro. Lì l’incontro con un gruppo neofascista nel quale coltiverà la propria radicalizzazione, il distacco dalla famiglia e dagli amici, fino ad un inevitabile e tragico finale.

Ambientato negli anni 2000 e non negli anni settanta.

Il pane e le rose (Andrea Iris D’Atri, Red Star Press, 2023)

Da quando nel 1912 il motto “il pane e le rose” venne scelto dalle operaie tessili di Lawrence come simbolo della loro lotta per il reddito e per la dignità, non è più stato soltanto uno slogan: diviene un autentico manifesto di un mondo a venire, un società dove il tema dell’emancipazione femminile è il pilastro su cui fondare il senso di un riscatto collettivo, in grado di scardinare la divisione in classi e la relativa dinamica di sfruttamento e oppressione economica e patriarcale.

Il testo pubblicato per la prima volta nel 2003 in Argentina, è stato pubblicato in Italia nel 2023 perché ha ancora senso parlare di una “storia ribelle” che interpreta il presente e apre al movimento delle donne nuove prospettive di liberazione.

[la casa è nera] (Nadia Augustoni, Vydia, 2021)

Ispirato al film “La casa nera” della regista e poeta iraniana Farrokhazad, questo testo propone metaforicamente una topologia poetica dove alla denuncia dell’inabitabilità di certe “soluzioni abitative” dettate dal potere e della guerra, si contrappone invece l’apertura ecologica di una struttura abitata dalle vittime del potere, unico luogo di possibile pace e resistenza non-violenta. Quello che dunque questo importante libro suggerisce è un modo nuovo di abitare la storia e la poesia, che è quello di mettersi, perché lo si è per nascita, dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte, salva, dei potenti.

Il lavoro non ti ama(Sarah Jaffe, minimun fax, 2022)

«Fa’ ciò che ami, e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua»: peccato che in questo slogan si nasconda la ricetta per lo sfruttamento, il programma in codice per una nuova tirannia del lavoro che abbiamo accolto allegramente, convinti che il lavoro avrebbe ricambiato quell’amore. Perché facciamo sempre più fatica a cogliere il privilegio delle nostre vite precarie? Questo testo ci aiuta a dare un nome e una ragione a questo groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa, intrecciando le singole storie di lavoratrici e lavoratori a un’acuta analisi della storia recente. Jaffe ci mostra che il neoliberismo è anche un progetto di manipolazione delle emozioni, ma che sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine. Un testo che è un’istigazione al cambiamento, lo strumento per accendere una rivoluzione.

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Mara

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