Sanità, tre presidi dei sindacati unitari davanti al Pirellone
Più sanità pubblica, più medicina di territorio
La salute è un diritto, difendiamolo!
L'emergenza sanitaria vissuta in Lombardia in questi ultimi mesi non ha eguali nel nostro Paese sia per diffusione del contagio che per il numero di morti. Il modello sociosanitario Lombardo ha mostrato tutti i suoi limiti, aggravati da una gestione istituzionale manchevole, sbagliata e tardiva. Nel modello lombardo troppe cose non hanno funzionato e se il sistema ha retto è solo grazie all'impegno di tutto il personale che lavora nei servizi del SSL.
Sarebbe stato necessario che Regione Lombardia si occupasse dei circa 60.000 anziani ospiti nelle RSA lombarde, le persone più fragili e a rischio, così come di tutti gli operatori del comparto socio sanitario, per tenere l'epidemia fuori dalle strutture o per individuare i casi di infezione e limitare il contagio. Non è stato così.
Partendo anche da queste considerazioni, CGIL CISL e UIL confederali e dei pensionati hanno organizzato per il mese di giugno una mobilitazione unitaria strutturata in tre giornate.
Hanno dunque ripreso la mobilitazione regionale sulla sanità lombarda, rispettando le norme sul distanziamento, sul divieto di assembramento delle persone e sull'obbligo della mascherina.
Con tre presidi organizzati a Milano davanti al Pirellone, i sindacati unitari hanno chiesto a Regione Lombardia un confronto per un nuovo PATTO che sulla Sanità tracci linee e misure per risolvere inadempienze attuative e correggere assetti normativi ed organizzativi del sistema lombardo che si sono dimostrati inadeguati e inefficaci.
Questo il calendario dei presidi:
16 giugno 2020: le Rsa non sono Ospedali
19 giugno 2020: ripartiamo dai Distretti
23 giugno 2020: ripensare l'Ospedale
Nella foto, alcuni esponenti della delegazione bergamasca al presidio del 16 giugno |