Bonus badanti - l'aiuto della Cgil per un'opportunità poco utilizzata
Secondo le statistiche dell'Inps, le assistenti familiari (più comunemente chiamate "badanti", un termine certamente svalutativo ma ormai di uso comune) sono 4.673 (quarto trimestre 2021), per l'83% di nazionalità straniera. Ma sappiamo tutti che in realtà sono assai di più: una recente indagine dell'Ambito territoriale di Bergamo in collaborazione con l'Università cittadina, parlava di quasi 14mila persone "fragili" e di queste ben 6.576 vivevano sole; e si tratta di numeri relativi solamente ai sei comuni dell'Ambito di Bergamo. Non va poi dimenticato che spesso le famiglie hanno necessità di un'assistenza aggiuntiva anche per il loro familiare ricoverato in Rsa.
Il divario tra i numeri "ufficiali" delle badanti regolarmente assunte (dati Inps) e la realtà dei rapporti di fatto esistenti è dunque molto alto, anche se i provvedimenti di emersione dal lavoro nero e di regolarizzazione delle badanti straniere ha un po' ridotto l'irregolarità, pur con notevoli ritardi nelle pratiche burocratiche.
Sia per contrastare il lavoro nero che per dare un soccorso alle famiglie, Cgil Cisl Uil avevano insistito con la Regione per misure di aiuto che sono sfociate in una Delibera del 2016 che, come le successive Delibere migliorative, non ha dato i risultati sperati.
Le norme regionali prevedevano, e prevedono tuttora, un aiuto consistente, seppur parziale, cioè il 60% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 2.400 euro per un Isee fino a 25.000 euro, o di euro 2.000 per chi ha un Isee fino a 35.000 euro (il bonus è compatibile con le misure B1 e B2 previste per le persone non autosufficienti gravi e gravissime). Certo, 2.400 o 2.000 euro non sono molto, se confrontati con una spesa annuale, tra retribuzione, contributi, alloggio, che supera i 20mila euro; per non parlare dei casi più gravi per i quali l'assistito ha bisogno di due persone che si alternano nelle 24 ore. Non sono molto anche confrontando quanto spende la Regione per pagare una parte delle rette di chi è ricoverato in Rsa. Se si vuole davvero favorire la permanenza al domicilio, va certamente aumentato lo sforzo economico per alleggerire l'onere delle famiglie che si fanno carico direttamente dell'assistenza.
Nonostante tutti questi limiti, bisogna chiedersi perché le adesioni al bonus regionale siano davvero poche: 2.400 euro sono pur sempre una boccata d'ossigeno per chi deve sostenere l'intera spesa.
I motivi della scarsa adesione sono, probabilmente, diversi. Innanzitutto un'insufficiente informazione, ma poi, soprattutto, le difficoltà dell'iter burocratico. Non basta che l'assistente familiare sia assunta regolarmente e siano versati i contributi; è necessario che sia anche iscritta al "Registro territoriale delle assistenti familiari". Un'operazione che incontra molte resistenze, forse più "culturali" che pratiche, anche perché il servizio di consulenza e assistenza per l'iscrizione al Registro è fornito dal nostro sportello di Segretariato sociale (che si occupa, tra l'altro, anche dei vari bonus) e dal nostro sindacato di settore, la Filcams, gratuitamente alle assistenti familiari iscritte.
Resta l'eccessiva farraginosità della pratica, perché oggi ci sono ben 14 Registri, uno per ogni Ambito territoriale della provincia di Bergamo e ognuno con regole diverse, spesso poco trasparenti. Non pare comunque giusto che la famiglia venga esclusa dall'accesso al bonus se l'assistente familiare non vuole iscriversi al Registro territoriale.
Anche la famiglia può contare su consulenza e aiuto da parte del nostro sportello di Segretariato sociale, specie se la famiglia ha difficoltà a districarsi tra i vari Spid, registri, bandi on line... Il nostro sportello è abilitato sia ad attivare l'iscrizione delle assistenti familiari al Registro, sia ad aiutare le famiglie nella procedura di accesso al bonus.
Sintetizziamo qui i servizi della Cgil di Bergamo che, a vario titolo, si occupano delle problematiche relative alle badanti.
Sportello Segretariato sociale (Barbara Massa): per informazioni relative al contributo per le famiglie, verifica dei requisiti, assistenza nell'invio delle domande telematiche per mezzo di Spid personale del richiedente o dell'amministratore di sostegno; è a disposizione il martedì e il venerdì ore 10-12, tel. 035.3594396, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Filcams Cgil: assistenza alla lavoratrice/ore per controllo busta paga e rimborso Cassa Colf, iscrizione sindacale, informazioni per eventuali vertenze; telefonare allo 035.3594190 e fissare un appuntamento chiedendo del servizio badanti.
Caaf Cgil: assistenza alla famiglia che dà lavoro alla badante per seguire tutto l'iter, dall'assunzione al termine del rapporto, con stesura contratti, tenuta buste paga, calcolo contributi; da lunedì a venerdì ore 8.30-12 e 14-17.30, tel. 800990730.
Orazio Amboni
Dal periodico "Spi-Insieme"
Bergamo, novembre-dicembre 2022