Importo aggiuntivo con la pensione di dicembre
Nel mese di dicembre 2010, oltre alla rata di pensione di dicembre e alla tredicesima, alcuni pensionati si vedranno accreditare (solo a dicembre), da parte dell'Ente pensionistico, una somma di 154,94 euro.
Si tratta del cosiddetto "importo aggiuntivo" che viene percepito dai pensionati con pensione bassa.
L'importo aggiuntivo deriva dalla legge 388 del dicembre 2000. Si tratta delle vecchie 300.000 lire (che corrispondono appunto a 154,94 euro). La legge prevede che l'importo aggiuntivo può essere percepito dai pensionati con la pensione minima e che da soli, o eventualmente con il coniuge, non possiedano un reddito superiore ai limiti stabiliti.
I limiti da non superare per il 2010 sono: reddito personale annuo euro 8.926,32; reddito coniugale annuo euro 17.852,64.
È utile sapere che per più o meno la stessa tipologia di pensionati, pur se con criteri diversi e con limiti di reddito inferiori, in taluni casi è possibili usufruire della maggiorazione sociale il cui ammontare è molto più consistente dell'importo aggiuntivo.
Le due prestazioni, pur simili, si differenziano anche per un altro elemento importante. Da un lato l'importo aggiuntivo, in presenza del rispetto delle condizioni richieste, viene assegnato dall'Ente pensionistico in via automatica, dall'altro la maggiorazione sociale, qualora spettante, viene concessa solamente se il pensionato presenta formale richiesta.
Stando così le cose, il ricevere con la pensione di dicembre l'importo aggiuntivo di 154,94 euro potrebbe essere considerato come un segnale, da non sottovalutare, al fine di verificare se il pensionato possa aver diritto alla maggiorazione sociale, magari non fruita solo per non aver inoltrato la domanda all'Ente.
In queste condizioni è molto importante che il pensionato si rivolga, per approfondire la questione, agli uffici competenti.
Per questa necessità, oltre che presso le sedi Spi Cgil, è possibile rivolgersi anche al patronato Inca Cgil.
Lo Spi Cgil di Bergamo
15 novembre 2010
P.S. L'importo aggiuntivo non è da confondere con il Bonus fiscale di 150 euro percepito una volta sola nel dicembre 2007 per effetto di una norma approvata dall'allora governo Prodi. Tale norma era stata emanata per compensare gli "incapienti", ovvero coloro ai quali non era consentito usufruire del rimborso fiscale per le spese sanitarie, per il fatto di essere titolari di pensioni basse e quindi di non versare l'Irpef. Purtroppo va detto che il governo in carica non ha ritenuto opportuno ripresentare questa norma (anche se limitata nel suo ammontare) negli anni successivi.