Due generazioni parlano della violenza contro le donne
A Dalmine, le pensionate Spi-Cgil entrano a scuola
e parlano ai ragazzi di educazione di genere
Un progetto che unisce generazioni diverse, ragazzi delle scuole superiori e pensionate dello SPI-CGIL: nella mattinata di martedì 16 maggio all'IIS Marconi di Dalmine si è discusso di violenza contro le donne, e in particolare di come se ne parla sulla stampa e in tv, di quali stereotipi vengono veicolati nelle canzoni e nella pubblicità.
Il Coordinamento Donne SPI-CGIL Lombardia ha infatti promosso progetti di educazione permanente, col preciso obiettivo di "costruire una società in cui le differenze di genere siano rispettate, in quanto considerate un valore, favorendo, nei giovani sotto i 18 anni, la consapevolezza necessaria a prevenire e combattere la violenza di genere" spiega Carmen Carlessi della segreteria dello SPI-CGIL di Bergamo. "Cerchiamo di offrire alle scuole strumenti di analisi critica di comportamenti e fenomeni sociali, fornendo informazioni e abilità relative all'uguaglianza di genere, relazioni sane, rispetto degli altri. Lo facciamo insieme ai docenti, per costruire un percorso di analisi degli stereotipi di genere, da inserire nelle attività curricolari, disciplinari e interdisciplinari".
Durante l'iniziativa del 16 maggio, organizzata localmente da Sonia Agostinelli della lega Spi di Dalmine, sono intervenute Carolina Perfetti, responsabile del Coordinamento Donne SPI-CGIL Lombardia, la giornalista Maria Teresa Manuelli che ha parlato di "Comunicazione e violenza di genere: come i media raccontano la violenza", mentre la sociologa Sveva Magaraggia dell'Università Milano Bicocca ha affrontato il tema degli stereotipi e della violenza nelle canzoni e nella pubblicità.