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Socialità, iniziative delle leghe Spi, feste e premiazioni

Dinosauri a chi? Lo Spi della Lombardia lancia una App

"Una sfida per combattere i luoghi comuni su anziani e tecnologia"

app dinosauri banner bg donnared Informazione, intrattenimento, servizi, accessibili e fruibili gratuitamente.
Lo SPI CGIL Lombardia ha presentato a Milano la sua prima applicazione: la prima che a livello nazionale è interamente dedicata a un'utenza over 60.
"Si tratta di una novità assoluta, di una vera e propria sfida" ha commentato Valerio Zanolla, segretario generale dello SPI Lombardia "un luogo d'incontro virtuale per tutti i pensionati".
Per lo SPI CGIL la comunicazione è da anni un tea centrale: basti pensare alle circa 400.000 copie stampate e spedite in tutta la Lombardia di "SPI Insieme", il bimensile a cura della sigla sindacale inviato a tutti gli iscritti.
Uno strumento prezioso, integrato da un'APP, sviluppata in collaborazione con Sintel, capace di fornire un'informazione attenta, verificata e tempestiva a tutti i suoi fruitori. Un'APP che conterrà anche la versione digitale, consultabile in forma di articolo o .pdf, dello storico "giornalino".
Al suo fianco, notizie di approfondimento, attualità, ma anche intrattenimento, con rubriche dedicate al benessere e al tempo libero, come viaggi, riscoperta della natura o libri.
"Il nostro obiettivo" continua Zanolla "è coinvolgere il più possibile i nostri iscritti, rendendoli i protagonisti di articoli, video e podcast".
E a chi obietta che un'APP non sia lo strumento più adeguato per un pensionato, lo SPI risponde con un'ironica campagna pubblicitaria la cui immagine è stata curata dall'agenzia Anteprima.
"Dinosauro a chi?" è lo slogan che si legge sui banner dei siti o sui manifesti affissi fuori dalle sedi del sindacato. Perché il rapporto tra anziani e tecnologia non è poi così complicato, visto che almeno l'85% degli over 65 possiede, ed utilizza regolarmente, uno smartphone.
E per dimostrare che SPI è "sempre un'era avanti".

Riflessione di Valerio Zanolla

red Informare i nostri iscritti e l'opinione pubblica sulla nostra attività e sui temi che riguardano le persone che vogliamo rappresentare è una preoccupazione e una sfida che riguarda tutto il sindacato.
Il sindacato italiano, come tutte le associazioni di massa, ha costruito la propria azione di rappresentanza soprattutto rapportandosi direttamente con il proprio mondo di riferimento. Le assemblee e il contatto diretto sono un formidabile strumento che non ha eguali. Ma non tutti hanno a disposizione in presenza i propri iscritti, in particolare noi, che siamo un sindacato di pensionati. Non abbiamo luoghi come le fabbriche o uffici dove incontrarli.
Se ci pensate la campagna congressuale appena trascorsa ha visto, per quanto ci riguarda, la presenza alle assemblee di poco più del 12% dei nostri iscritti. Una possibilità che cerchiamo di utilizzare anche quando la nostra organizzazione si mobilita su vertenze di carattere generale ma che in assenza adottiamo una volta ogni 4 anni. Ad esempio questa sarebbe la fase di cui parlo, il 13 maggio manifesteremo in piazza a Milano a sostegno della piattaforma unitaria di CGIL CISL e UIL e lo Stesso SPI Nazionale ha parlato di fare 20 manifestazioni regionali dei pensionati. Dovremo lanciare una campagna di assemblee che avranno il compito di spiegare le nostre proposte e perché manifestiamo. Sarà necessario utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per rendere consapevoli tutti gli iscritti della necessità di mobilitarci. Con una APP diffusa potremmo convocarli senza costi alle nostre iniziative.

red Tornando al tema della comunicazione in questi anni abbiamo cercato di rispondere a questo bisogno creando strumenti originali che hanno portato lo SPI Lombardia ai vertici della, certamente insufficiente, capacità informativa del sindacato in generale.
x3-15 Siamo infatti gli unici che periodicamente inviamo ai nostri iscritti un giornale, "SPI Insieme" che con sei numeri all'anno entra, almeno potenzialmente, in circa 350.000 case della Lombardia. Sappiamo infatti che vi sono molti coniugi iscritti e che ricevono su loro richiesta una sola copia, sappiamo che vi sono indirizzi non precisi, sappiamo che alcuni numeri vanno persi e che alcuni chiedono espressamente di non ricevere "Spi insieme" per ragioni che possiamo solo intuire. Voglio comunque evitare di dare una impressione negativa di quanto stampiamo, si tratta di uno strumento importante che dà conto della nostra attività e informa sui diritti delle persone oltre che essere per molti l'unico segno tangibile in aggiunta alla consegna della tessera che li fa sentire parte di una comunità sindacale.
x3-15 Siamo stati tra i primi a sbarcare sui Social, su Facebook se vi ricordate, con il compagno Beppe Cremonesi, e con questo strumento, di certo molto meno diffuso tra la nostra gente anche se in alcuni casi abbiamo raggiunto con singole notizie anche decine di migliaia di naviganti, diamo conto tempestivamente delle molte iniziative dello SPI regionale e dei territori, ed è uno strumento che è stato fatto proprio da tutti i territori e da molte leghe pur non avendo una linea editoriale uniforme e quindi relegabile al ruolo di semplice informatore delle cose che facciamo.

x3-15 Infine, durante il Lockdown, dapprima quando la gente non usciva di casa e poi nella lenta ripresa verso la normalità, ci siamo resi conto della fatica incontrata nel parlare con i nostri iscritti anche con i pochi che prima della pandemia frequentavano le nostre sedi. È stato in quell'occasione che ci siamo appoggiati ad una agenzia di stampa con la quale siamo riusciti a bucare, però non sempre, il muro della reticenza e della subalternità che la stampa regionale ha da sempre dimostrato nei confronti di una amministrazione regionale che anche per questo gode di un consenso elettorale superiore a quanto nella realtà la società lombarda gli conferisce. In particolare su temi come le molte morti nelle RSA di quel periodo, sulle deficitarie politiche della regione di contrasto al Covid e tutta l'azione che ne è conseguita. Siamo riusciti a fatica a far sapere all'opinione pubblica sui giornali, sempre meno letti, sulle TV e sulle radio, il nostro punto di vista sugli eventi in corso.
Abbiamo però capito che pur costandoci significative risorse tutto questo non bastava, un esempio su tutti la campagna elettorale per le regionali. Nonostante le nostre interviste al candidato alla presidenza di centro sinistra entrate in 350.000 case, con enfatizzato il tema per tutti noi essenziale della salute, solo il 40% degli aventi diritto è andato a votare, confermando tra l'altro alla guida della regione chi ha gestito, sbagliando tutto, la fase di crisi. Fontana, la Moratti e Gallera, con consensi diversi, complessivamente hanno portato a casa ben oltre il 60% di gradimento tra chi è andato a votare.

red Pertanto, coscienti da tutte queste cose, abbiamo deciso di guardare dentro di noi stessi, dentro le nostre azioni e le nostre potenzialità nella consapevolezza che lo SPI lombardo ha da sempre cercato, con risultati interessanti e riconosciuti ai vari livelli dell'organizzazione di modernizzare la propria azione. In questi ultimi anni facendo buon uso di quanto lo sviluppo dell'informatica ha messo a disposizione e, riflettendo su quanto fatto nel corso nel passato quadriennio sui servizi erogati dai nostri sportelli sociali con la creazione della calcolatrice dei diritti, con l'avvio del servizio di rilascio dello SPID primi in Italia, la recente innovazione del sito WEB abbiamo capito che ci serviva qualcosa che coniugasse la tempestività dei social e la varietà editoriale di "SPI insieme" immaginando di andare oltre la sua diffusione senza aggravarne i costi, anzi pensando di lavorare per una loro riduzione.
Avendo quindi attenzione al problema economico che con il tempo e in presenza dell'incremento dei costi della carta rischiava di diventare proibitivo.
Per questa ragione con l'intento di fare buon uso dell'evoluzione digitale abbiamo pensato di darci questo nuovo strumento, l'APP SPI Lombardia che presentiamo oggi.
Uno strumento che risponde al bisogno di aggiornare con tempestività l'informazione che diffondiamo in favore dei nostri iscritti anche a fronte di un'epoca di Fake news che disorientano l'opinione pubblica con grave nocumento per la verità a beneficio delle politiche neoconservatrici e finanche anticostituzionali. Ci sarebbe a questo proposito da riflettere su come rispondere puntualmente alla azione di disinformazione che la destra che governa nella figura delle più alte cariche dello stato sta facendo sul tema della Resistenza e dell'antifascismo.
In buona sostanza scaricando l'applicativo sul loro cellulare i nostri iscritti e non solo loro avranno a portata di mano le informazioni che noi riteniamo siano importanti da dare.
Siano di carattere politico sindacale, sulle pensioni, la sanità, le liste di attesa, il fisco.
Oppure di carattere organizzativo, i servizi che forniamo e che fornisce la CGIL, il CAAF, il patronato.
Le iniziative sindacali e gli eventi organizzati dall'area benessere.
Interviste, filmati, report di iniziative sindacali e informazioni su eventi che interessano i nostri iscritti.
Interviste spot ai dirigenti anche nazionali o racconti di vita vissuta di nostri dirigenti nelle leghe.
Recensioni di film e di libri, rubriche come si potranno trovare su LiberEtà e soprattutto il nostro giornale "SPI Insieme" che sarà leggibile e ascoltabile.

red Vorrei chiudere questa mia breve introduzione cercando di confutare un appunto che potrebbe venire sollevato, anche ragionevolmente, da chi per esperienza personale o per ragioni ponderate ritiene che il nostro mondo e in prima istanza penso a noi Boomer, quelli compresi tra i 60 anni e gli 80 anni, non sia pronto a maneggiare questi strumenti. Boomer, l'appellativo sarebbe sinonimo di persona non al passo con i tempi, ma noi non vogliamo accettare questa condizione e non vorremmo l'accettassero i nostri iscritti. La lotta per l'emancipazione e la conoscenza non può fermarsi davanti ad uno stupido oggetto come il telefonino.
Del resto è a tutti noto che il periodo del Lockdown derivato dalla pandemia ha avuto come conseguenza una forte evoluzione nel nostro paese nell'uso di internet e i dati che ci vengono forniti ci dicono siano in crescita il numero di persone che interagiscono con l'Web anche oltre gli ottant'anni.
Inoltre i pensionati che stanno arrivando a noi oramai hanno quasi tutti in tasca un cellulare, e molti di loro in alternativa lì informiamo a nostre spese con SMS, ad esempio sull'avvio di servizi che li possono interessare. Una APP potrebbe ovviare anche al bisogno più volte dichiarato di raccogliere i numeri dei cellullari o le mail altrimenti utili per poter informare sui loro diritti le persone in pensione. Con questa APP infine daremo un servizio che va oltre alla semplice informazione tenendo gli iscritti stabilmente collegati con lo SPI trasformandoli da semplici iscritti ad attivisti informati. e dell'antifascismo. In buona sostanza scaricando l'applicativo sul loro cellulare i nostri iscritti e non solo loro avranno a portata di mano le informazioni che noi riteniamo siano importanti da dare. Siano di carattere politico sindacale, sulle pensioni, la sanità, le liste di attesa, il fisco. Oppure di carattere organizzativo, i servizi che forniamo e che fornisce la CGIL, il CAAF, il patronato. Le iniziative sindacali e gli eventi organizzati dall'area benessere Interviste, filmati, report di iniziative sindacali e informazioni su eventi che interessano i nostri iscritti Interviste spot ai dirigenti anche nazionali o racconti di vita vissuta di nostri dirigenti nelle leghe Recensioni di film e di libri, rubriche come si potranno trovare su LiberEtà e soprattutto il nostro giornale "SPI Insieme" che sarà leggibile e ascoltabile. Vorrei chiudere questa mia breve introduzione cercando di confutare un appunto che potrebbe venire sollevato, anche ragionevolmente, da chi per esperienza personale o per ragioni ponderate ritiene che il nostro mondo e in prima istanza penso a noi Boomer, quelli compresi tra i 60 anni e gli 80 anni, non sia pronto a maneggiare questi strumenti. Boomer, l'appellativo sarebbe sinonimo di persona non al passo con i tempi, ma noi non vogliamo accettare questa condizione e non vorremmo l'accettassero i nostri iscritti. La lotta per l'emancipazione e la conoscenza non può fermarsi davanti ad uno stupido oggetto come il telefonino. Del resto è a tutti noto che il periodo del Lockdown derivato dalla pandemia ha avuto come conseguenza una forte evoluzione nel nostro paese nell'uso di internet e i dati che ci vengono forniti ci dicono siano in crescita il numero di persone che interagiscono con l'Web anche oltre gli ottant'anni.
Inoltre i pensionati che stanno arrivando a noi oramai hanno quasi tutti in tasca un cellulare, e molti di loro in alternativa lì informiamo a nostre spese con SMS, ad esempio sull'avvio di servizi che li possono interessare. Una APP potrebbe ovviare anche al bisogno più volte dichiarato di raccogliere i numeri dei cellullari o le mail altrimenti utili per poter informare sui loro diritti le persone in pensione. Con questa APP infine daremo un servizio che va oltre alla semplice informazione tenendo gli iscritti stabilmente collegati con lo SPI trasformandoli da semplici iscritti ad attivisti informati.

red Per scaricare la APP vai alla pagina https://www.spicgillombardia.it/app-spi-lombardia o direttamente sugli store.

SPI della Lombardia, maggio 2023