Sostegno notturno - Un recente servizio alla Rsa di Gorle
In una società che invecchia sempre più velocemente, le necessità delle famiglie con anziani non autosufficienti sono in costante crescita. In Bergamasca i servizi di sostegno alla domiciliarità sono abbastanza diffusi e, in alcuni casi, anche le Rsa sono impegnate con servizi diversificati, in particolare per quanto riguarda l'assistenza ai malati di Alzheimer.
Segnaliamo a questo proposito un servizio - unico nel suo genere - attivato nello scorso giugno presso specifici ambienti allestiti all'interno della Rsa Caprotti Zavaritt di Gorle. Parliamo del "Centro notturno Alzheimer", un progetto di Bergamo Sanità dedicato a pazienti con diagnosi di demenza che soffrono anche di disturbi del sonno.
I due elementi sono spesso collegati e si influenzano a vicenda, aggravando sia la condizione del malato, sia la forte tensione che tale patologia (la demenza) scatena nel nucleo familiare. La notte può rappresentare infatti un momento particolarmente critico per il paziente, di grande solitudine, in cui può mettere in atto comportamenti rischiosi. Per contro, coloro che lo assistono, alla fine di un'ennesima stressante giornata non possono abbandonarsi al riposo per recuperare le energie di cui hanno bisogno, ma devono cercare di vigilare sulle attività del loro congiunto.
Con questo progetto, attraverso terapie non farmacologiche (come musicoterapia, cromoterapia, terapie sensoriali e occupazionali), personale qualificato prende in carico il paziente per dieci notti, cercando di aiutarlo a ripristinare il corretto ritmo sonno-veglia. Nel contempo ai familiari vengono fornite indicazioni utili al corretto approccio relazionale e ambientale, al fine di allungare nel tempo la permanenza del malato a casa sua, circondato dalle persone e dagli oggetti che lo rassicurano e che gli sono cari.
L'iniziativa è stata presentata nel corso di un convegno tenuto a Sant'Agostino presso la sede dell'Università degli Studi di Bergamo, che contribuisce alla consulenza scientifica del progetto. Il progetto è autorizzato dall'Ats di Bergamo (fattore che consente di beneficiare della misura "Rsa aperta" con una tariffa di € 15 per notte a carico della famiglia) ed è sostenuto con il contributo economico della Chiesa Valdese.
Per informazioni e richieste, contattare la Rsa Caprotti Zavaritt (035.657070) o Bergamo Sanità (392.9441185, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Dal periodico "Spi-Insieme"
Bergamo, settembre-ottobre 2019