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RSA (Case di riposo)

Covid-19 e decessi in Rsa. Lo Spi sull'inchiesta in Procura


La responsabile di Bergamo: "Prima forma di giustizia per una generazione che non abbiamo saputo proteggere"


red Dopo avere chiesto conto, per settimane, del numero di decessi nelle RSA alle autorità sanitarie e dopo che autonomamente, attraverso la rete dei propri delegati nei diversi luoghi di lavoro, la CGIL è riuscita a fare una stima delle dimensioni reali del dramma, ora lo SPI-CGIL di Bergamo apprende ufficialmente, come tutti i cittadini, che sono 1.998 i decessi avvenuti nelle case di riposo della provincia dall'inizio dell'anno. Sulla questione torna oggi a parlare Augusta Passera, segretaria generale dello SPI-CGIL di Bergamo.

red "Un terzo degli ospiti delle stesse case di riposo, dunque, non c'è più. È il triplo dei decessi degli anni scorsi. Nella drammaticità dei dati, vediamo il fallimento di un sistema che non ha saputo proteggere i più fragili. In questi mesi abbiamo provato a far emergere la vera dimensione di questo dramma, di quanto l'epidemia colpisse le persone nelle strutture per anziani. Per primi come organizzazioni sindacali dei pensionati abbiamo stimato i decessi del mese di marzo e poi ancora a metà aprile. Oggi vediamo, purtroppo confermate quelle stime". "In queste settimane abbiamo chiesto più volte all'ATS di Bergamo di rendere nota la situazione dei decessi, dei tamponi effettuati, delle protezioni per il personale, delle misure prese a difesa degli anziani. L'ATS ha scelto la via della reticenza, delle rassicurazioni e degli elenchi di cose fatte, ma nessun numero, nessuna risposta concreta. Abbiamo addirittura lanciato una operazione 'Verità e trasparenza' con annessa una petizione.

red Ora finalmente la Procura della Repubblica ci restituisce nella sua drammaticità numerica quello che è avvenuto. È una prima forma di giustizia nei confronti di chi non c'è più e dei loro famigliari. Successivamente, si individueranno le eventuali responsabilità collettive o individuali e sarà un'altra forma di giustizia. Nessuno restituirà ai propri cari le persone che sono mancate. Nessuno ci restituirà una generazione che non abbiamo saputo proteggere".

Ufficio Comunicazione Cgil
Bergamo, 2 maggio 2020