Raccolta firme contro la legge sull'autonomia differenziata
Anche a Bergamo è partita la campagna
per promuovere il referendum abrogativo
Contro la legge sull'autonomia differenziata è stata avviata anche a Bergamo la raccolta delle firme necessarie per chiedere un referendum abrogativo della normativa.
Si tratta di un provvedimento che definisce le modalità con cui le Regioni potranno chiedere e ottenere di gestire in maniera autonoma alcune delle materie su cui al momento la competenza è dello Stato centrale. Tra queste anche la tutela della salute, e inoltre istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero.
Ora un ampio coordinamento che comprende sindacati, partiti politici e associazioni si sta mobilitando per chiedere l'abrogazione di questa normativa.
Del Coordinamento bergamasco fanno parte: CGIL, UIL, ACLI, Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Pace, Terra e Dignità, Libera, Anpi, Arci, Legambiente, Libertà e Giustizia, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Auser, Sunia, Federconsumatori, Prendere Parola, Possibile, Unione Inquilini, Sinistra per un'altra Seriate, Lista Civica Aria Nuova Montello.
"La comune convinzione è che la legge sull'autonomia differenziata vada abrogata perché spaccherà l'Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all'irrilevanza politica ed economica anche a livello europeo, aumenterà i divari territoriali, peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne, e moltiplicherà la burocrazia, complicando la vita alle imprese" hanno dichiarato i promotori del Coordinamento Bergamasco "Una firma per l'Italia contro l'autonomia differenziata".
"L'autonomia differenziata divide l'Italia danneggiandone l'attrattività e creando pesanti danni ai conti pubblici. Abbiamo bisogno di più investimenti per la sanità pubblica, per la scuola pubblica e per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo la necessità di politiche industriali che conducano il Paese attraverso la transizione digitale ed ecologica, investendo in filiere strategiche e lavoro di qualità. Non serve a nulla creare uno 'spezzatino' di regole e normative differenti da regione a regione. Andare in questa direzione non migliorerà la vita dei cittadini e al contrario segnerà un dannoso arretramento per l'Italia".
Il referendum abrogativo di una legge ordinaria come quella sull'autonomia differenziata deve superare una serie di requisiti prima di poter essere convocato, come la raccolta di 500mila firme di cittadini, e deve superare nelle urne il quorum di almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto. Entro il 30 settembre le firme devono essere depositate in Cassazione, che ne fa il conteggio e controlla che siano state raccolte secondo i requisiti richiesti. Se la Consulta ammette il quesito, il governo convoca il referendum che si svolgerà una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno.
È possibile firmare attraverso i moduli cartacei nei diversi banchetti che verranno allestiti nelle prossime settimane in città e in provincia (leggi il calendario con le iniziative che si vanno progressivamente organizzando).
Si potrà firmare nei Comuni e anche on line, con SPID, a questo link:
https://referendumautonomiadifferenziata.com/
Coordinamento bergamasco
"Una firma per l'Italia contro l'autonomia differenziata"
Scarica il volantino 1 in formato pdf
Scarica il volantino 2 in formato pdf
Bergamo, 26 luglio 2024