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Attività politica

Rinnovati diversi incarichi tra i segretari delle leghe Spi di Bergamo


red C'è un periodo, nell'organizzazione della Cgil, caratterizzato da maggiori cambiamenti negli organismi delle varie categorie sindacali. È il periodo successivo ai Congressi. Guardando alle leghe territoriali dello Spi di Bergamo, ad esempio, a seguito del percorso congressuale terminato lo scorso gennaio, a fronte di numerose leghe che hanno visto la conferma dei loro responsabili, ce ne sono (al momento) quattro che hanno un nuovo segretario, dato che i loro predecessori hanno raggiunto il termine del mandato. Vediamo chi sono.

red Come già accennavamo nel numero scorso, il nuovo responsabile per la lega di Osio Sotto è Sergio Lava. Sergio inizia a lavorare giovanissimo come panettiere, un lavoro che gli piace, ma a circa 25 anni entra alla Siac di Pontirolo, una fabbrica metalmeccanica, dove rimane fino al suo pensionamento nel 2011. Inizia lì il suo legame con la Cgil. Per molti anni delegato della Fiom, fa poi il "vero" pensionato solo per sei mesi, e quando l'allora segretario di Osio Tarcisio Mafessoni gli propone di occuparsi della sede di Ciserano, non dice di no. Ciserano, pur "dipendendo" dalla lega Spi di Osio, è più frequentata, anche dai lavoratori attivi, e rimane quasi sempre aperta. Sergio continua ora a seguirla direttamente anche come neo responsabile Spi, potendo contare sull'apporto del segretario uscente Sergio Rota per la sede di Osio Sotto.

red A Dalmine, la neo eletta è Piera Ricci. La storia di Piera inizia in un'azienda tessile, dove diventa presto rappresentante sindacale della Filtea Cgil, con l'allora segretario Giovanni Barbieri, in seguito segretario generale della Cgil di Bergamo. Alle scuole serali consegue la maturità magistrale, che le permette di lavorare nella scuola primaria, prima come assistente educatrice, poi amministrativa, concludendo la sua esperienza a Verdello nel 2015. Da sempre iscritta alla Cgil, come pensionata decide subito di collaborare con lo Spi, prima per la lega di Capriate, poi per quella di Dalmine, dove lo scorso marzo diventa responsabile subentrando a Silvio Scalmani.

red A Caravaggio invece l'avventura inizia per Ivan Carminati. La sua esperienza lavorativa si svolge per lo più in piccole aziende del settore metalmeccanico, anche artigiane; un mondo dove il sindacato non è visto di buon occhio. Anche nella ditta un po' più grande in cui lavora nell'ultimo periodo il sindacato entra solo per necessità, quando la crisi generale iniziata da qualche mese porta nel 2009 a ricorrere alla Cassa integrazione. I compagni di lavoro di Ivan non condividono il suo punto di vista, e l'azienda tratta con la Cisl. Ivan vede infatti il sindacato come una struttura che ha il compito di interagire con la politica, per conseguire norme e riforme che promuovano il lavoro e tutelino i lavoratori; il suo riferimento è la Cgil. Finalmente in pensione e dopo un breve periodo di "relax", incontra lo Spi in un'assemblea di base del penultimo Congresso. Si propone quindi come volontario e presto inizia a collaborare e a "farsi le ossa", con il supporto soprattutto di Gianni Grasselli. Viene poi seguito da Maurizio Rossi, segretario uscente, che lo affianca con la sua esperienza, consentendogli infine di assumere questo nuovo incarico.

red Infine, per lo Spi di Ponte San Pietro la nuova responsabile è ora Anna Bertoli. Veterana della Cgil, Anna inizia a lavorare molto presto come impiegata in un'azienda alimentare per aiutare la famiglia. Ma il desiderio di studiare la spinge a frequentare prima un corso serale per segretaria d'azienda e poi a diplomarsi in ragioneria, migliorando anche il proprio ruolo sul lavoro. Da sempre iscritta alla Cgil e rappresentante sindacale, nel 1985 viene distaccata per far parte dell'apparato tecnico Cgil dell'attuale Flai, la categoria dei lavoratori agricoli e alimentaristi (per un periodo anche in collaborazione con i tessili e il commercio, insieme alla compagna Liliana Riva). Nel '92-'93 passa all'apparato politico della Flai. Sempre mantenendo questo ruolo, nel 2000 entra nella segreteria della Camera del lavoro, dove rimane per due mandati, occupandosi in particolare di pari opportunità e di politiche femminili, passando nel contempo dalla segreteria degli agricoli a quella del commercio, dove opera fino al suo pensionamento nel 2015. Rimane però in Cgil come volontaria, prima per lo sportello sindacale all'ospedale Papa Giovanni, poi, finalmente, allo Spi, iniziando a collaborare per la lega di Ponte San Pietro dove, nell'aprile scorso, raccoglie il testimone da Marcello Bertazzoni.

red Oltre che nelle leghe Spi, anche nella segreteria comprensoriale Spi di Bergamo il Congresso ha portato dei cambiamenti. Infatti, ai segretari uscenti Augusta Passera, Carmen Carlessi e Giacomo Pessina si aggiunge ora Tobia Sertori.
Tobia proviene dal mondo della scuola. Classe 1958, dopo vari lavori nel 1983 inizia a lavorare come personale amministrativo e prende la sua prima tessera Cgil. Nel 1997 inizia a operare come funzionario per la Cgil Scuola, prima a part-time, poi distaccato a tempo pieno. Dopo tre anni entra nella segreteria e nel 2006 diventa segretario generale della neo costituita Flc, che assorbe anche il settore università e ricerca. Sempre alla Flc, nel 2014 assume il ruolo di responsabile regionale, incarico che ricopre fino al gennaio scorso, quando viene eletto allo Spi. È in pensione dal settembre 2022.

red Segnaliamo infine un'altra novità conseguente al Congresso. Per la prima volta un delegato pensionato di Bergamo entra a far parte dell'Assemblea generale della Cgil nazionale: si tratta di Cordelia Pezzoli della lega Spi di Gazzaniga.

red A tutti i neo eletti, auguri di buon lavoro. Sarà un ruolo impegnativo, ma come dice Piera Ricci: "io speriamo che me la cavo!". E un grande grazie ai compagni che hanno terminato il loro incarico, anche perché la loro collaborazione non è finta, ma tutti continuano ad operare per lo Spi e la Cgil.

Dal periodico "Spi-Insieme"
Bergamo, maggio-giugno 2023