Costruire una città a misura di anziano - Prima Conferenza cittadina
Nel corso del 2018 i sindacati dei pensionati della città di Bergamo, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, hanno sottoscritto con l'amministrazione comunale cittadina un protocollo d'intesa di contrattazione sociale territoriale. Il protocollo prevede incontri specifici tra i rappresentanti dei pensionati e la Giunta comunale ogni qual volta se ne ravvisi la necessità. Inoltre ci si impegna a promuovere unitariamente ed a cadenza annuale una Conferenza cittadina sugli anziani.
Il primo incontro si svolgerà il 16 febbraio 2019 alle ore 9,15 presso la sala consiliare di Palazzo Frizzoni (piazza Matteotti 27).
L'iniziativa vuole essere un confronto reciproco che serva a sostenere, supportare ed integrare i servizi e le prestazioni dell'ente locale. La proposta di questo ambizioso impegno da parte dei sindacati dei pensionati ci ha costretto ad approfondire meglio la situazione degli anziani in città.
Presentando una proposta su principi generali e domande specifiche, le tre organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno incontrato molte persone anziane in alcuni quartieri della città per ascoltare dai diretti interessati le necessità prevalenti. Bergamo è ricca di una potenzialità di volontari ("diversamente giovani") dinamici e motivati che, seppure provenienti da un'impronta culturale differente, sono una grande risorsa sociale, che interviene in terreni scoperti impegnativi, tanto da risultare non solo integrativa ma, in molti campi, elemento organico del sistema dei servizi sociali.
Accenniamo a quanto è emerso da questi approfondimenti. Tra i pensionati vi sono numerose persone sole e fragili che necessitano di attenzione e sostegno. È risultato eclatante il tema della solitudine, un isolamento fisico che è anche dovuto alla difficoltà ad accedere ai luoghi della socialità e a spostarsi nel quartiere e in città, per la persistenza delle barriere architettoniche. Un altro ostacolo è costituito dagli edifici sprovvisti di ascensori e di scivoli: tante persone anziane finiscono così per sentirsi prigioniere nella propria casa. La "domiciliarità" - in casa propria o in strutture che permettano di vivere in un alloggio che garantisca la riservatezza personale pur fornendo servizi comuni - è ormai un'esigenza da affrontare con decisione. In alcuni quartieri si sente anche la necessità di negozi di vicinato, che progressivamente sono spariti dal tessuto urbano. Chi non è automunito (o non guida più) si trova nella condizione di non essere autonomo per il disbrigo quotidiano delle pratiche più semplici. Un altro tema è la trasformazione dei centri della terza età in centri di servizio per la comunità, con forme innovative di prestazioni. Inoltre, poiché chi è più fragile è maggiormente esposto a subire furti, truffe o scippi, si sente la necessità di informazione costante e di controllo dalla parte delle forze dell'ordine. L'insicurezza negli anziani è prevalentemente percepita, ma purtroppo quotidianamente e abilmente alimentata dagli strateghi, anche governativi, della paura.
Questi e altri temi verranno affrontati nella conferenza in programma il 16 febbraio 2019, nella consapevolezza che potrebbero essere argomenti da recepire nella prossima campagna elettorale amministrativa.
di Lorenzo Gaini
dal periodico Spi Insieme
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