Trappole sul web - Imparare a difendersi
Fidarsi, non fidarsi, crederci o no: per iniziare a capire i meccanismi di creazione e diffusione delle bufale in rete, per vedere come funzionano i meccanismi di verifica di una notizia, di un'immagine, di un video, ma anche per avere un'idea di base della psicologia del comportamento umano in rete, la Cgil di Bergamo e l'associazione Proteo hanno organizzato una campagna informativa contro fake news e manipolazione delle notizie.
L'iniziativa si articola in una proposta rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado della nostra provincia, con un ciclo di incontri sul tema: "Come sopravvivere alle fake news (o almeno provarci)", e in un corso on line pensato per i lavoratori della sanità pubblica e privata, che ha per titolo: "Post-verità e fake news nella sanità: l'informazione malata".
"L'obiettivo finale è quello di sviluppare senso critico nella lettura delle informazioni" spiega Mara D'Arcangelo, curatrice del progetto per Proteo. "Cerchiamo di promuovere su vasta scala la lotta alla disinformazione e alle fake news in campo politico e sociale ma anche medico-scientifico. Nelle scuole il programma prevede due incontri di due ore ciascuno. Si parla di disinformazione in rete partendo da esempi pratici e prendendo come riferimento la principale letteratura sul tema. L'intento è di fornire ai ragazzi gli strumenti base per navigare con maggiore consapevolezza sul web affinando la capacità critica e imparando a riconoscere le informazioni false o fuorvianti".
La campagna è già stata avviata ed è attualmente in corso; prosegue nell'ultima fase dell'anno scolastico, ma riprenderà a settembre. Tra le prime scuole che hanno aderito all'iniziativa figurano le classi terze dell'I.C. Savoia di Bergamo, le classi quarte e prime dell'istituto Engim Lombardia, le classi quinte del Liceo linguistico Simone Weil di Treviglio e le classi terze dell'IIS Serafino Riva di Sarnico.
"Gli incontri finora realizzati (nel momento in cui scriviamo, ndr) hanno riscontrato l'interesse e il favore di docenti e studenti per una tematica che li riguarda in prima persona, vista la pervasività di informazioni scorrette o lacunose sui social e in generale nel web" prosegue la formatrice. "Particolare interesse hanno suscitato le strategie per difendersi dalle notizie false e il digital marketing che si nasconde dietro un semplice link o la condivisione di un post".
Come riferito in un precedente numero di questo giornale, da tempo la Cgil di Bergamo ha ritenuto quanto mai opportuno fare la propria parte per contribuire alla formazione del senso critico necessario ad orientarsi in un mondo che ormai pervade e condiziona - ai più svariati livelli, sia personali che politici - moltissime persone di tutte le età.
Uno dei problemi di ieri e, soprattutto, di oggi è la strumentalizzazione e l'uso distorto dell'informazione per determinare e orientare l'opinione pubblica, cavalcando paure e risentimenti ed alimentando contrapposizioni sociali (a dir poco) dannose.
Questi primi cicli di incontri sono dedicati a settori specifici, ma il progetto proseguirà anche con iniziative più mirate destinate ai meno giovani.
Dal periodico "Spi-Insieme"
Bergamo, maggio-giugno 2019