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CHIARIMENTI in merito alla proposta didattica Dalla fabbrica al lager. Gli operai che si opposero alla dittatura, per il Gdm 2019

Biblioteca “Di Vittorio” Cgil Bergamo                                                          Proteo Fare Sapere

CHIARIMENTI in merito alla proposta didattica Dalla fabbrica al lager. Gli operai che si opposero alla dittatura, per il Giorno della memoria 2019

Per rispondere a richieste e quesiti che ci sono arrivati, chiariamo la nostra proposta e le nostre disponibilità.

Il progetto che abbiamo illustrato il 17 settembre – e che alleghiamo – prevede questo percorso:

$1·        distribuzione di un dossier di documenti (analisi storiche e testimonianze) che sono ora disponibili sul sito della Biblioteca “Di Vittorio” http://new.cgil.bergamo.it/biblioteca/index.php/tutte-le-notizie/187-dalla-fabbrica-al-lager-dossier-per-docenti-e-studenti

$1·       adesione dei docenti interessati entro il 30 ottobre a uno di questi indirizzi bibliobg@cgil.lombardia.it   o      bergamo.proteo@gmail.com

$1·        non sono previsti interventi nelle classi, ma si terranno due -tre incontri di coordinamento, di discussione e di condivisione con i docenti che aderiscono all’iniziativa, tra dicembre e inizio febbraio

$1·        un pomeriggio a fine febbraio presentazione pubblica dei lavori, in qualsiasi formato (testi, slide, filmati ecc.) e come prodotto di gruppo o di classe oppure di interclasse

$1·        pubblicazione dei lavori sul canale youtube della Biblioteca “Di Vittorio” (quelli dello scorso anno sono visionabili qui:

https://www.youtube.com/playlist?list=UUH4ayBm3hP6IU0yDgm2lXPg

Quest’anno alla nostra iniziativa si affianca quella dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, che propone per il 28 gennaio uno spettacolo teatrale del Piccolo Teatro Studio Melato, Matilde e il tram per San Vittore, centrato sullo stesso tema, la deportazione degli operai.

Sono comunque due iniziative distinte e quindi le richieste di chiarimenti o le adesioni allo spettacolo devono essere rivolte all’ Assessorato.

Su proposta dell’Assessorato, siamo disponibili a incontrare le classi che parteciperanno allo spettacolo, per illustrare gli scioperi e le conseguenti deportazioni e il coinvolgimento di Bergamo, con la detenzione alla caserma Umberto I (l’attuale Montelungo) e la partenza per Mauthausen dal binario 1 della stazione.  

Dalla fabbrica al lager. Dossier per docenti e studenti

«I giovani non sono responsabili per quello che è accaduto nel passato. Ma sono responsabili per quello che ne verrà fatto nel corso della storia» Claudio Pavone – Testi per il Giorno della memoria 2019. Dalla fabbrica ai lager

 

Biblioteca "Di Vittorio"            Proteo Fare Sapere

Dalla fabbrica al lager
Gli operai che si opposero alla dittatura

DOSSIER PER STUDENTI E INSEGNANTI

INDICE

 marzo-43-operai-in-sciopero-Sesto-S-G web

La proposta didattica (qui)
Introduzione (qui)
Una fotografia solo simbolica  (da Liliana Lanzardo, Un percorso di lettura di fotografie del lavoro, 1840-1997(qui)
Saggi d'inquadramento
• Brunello Mantelli, Gli italiani in Germania 1938-1945: un universo ricco di sfumature, in "Quaderni Istrevi", n. 1/2006 (qui)
• Passi da Claudio Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza, Torino, 1991 (qui)
• Passi da Santo Peli, La Resistenza in Italia, Torino, 2004 (qui)
• Passi da Lutz Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia, Torino 1996 (qui)
• Giuliana Bertacchi, Operai, Resistenza, scioperi, deportazioni, in Prediche inutili, Bergamo, 2018 (qui)
• Luigi Ganapini, introduzione storica a Giuseppe Valota, Streikertransport. La deportazione politica nell'area industriale di Sesto San Giovanni (1943-1945), Milano, 2007 (qui)
• Elenco dei deportati nati a Bergamo e provincia, censiti da Giuseppe Valota, curato da Eugenia Valtulina (qui)
Testimonianze
• Ines Gerosa, Enrico Longari, da G. Valota, Streikertransport, Milano, 2007 (qui)
• Passi da Angelo Signorelli, A Gusen il mio nome è diventato un numero, ANED, sezione di S. S. Giovanni e Monza, s.d. (qui)
• Silvestro Milani, testimonianza raccolta da E. Valtulina, 1993 (qui)
Documenti iconografici (https://www.youtube.com/watch?v=dPKEp_D1zGM)
Bibliografia essenziale (qui)
Matilde e il tram per San Vittore - scheda (qui)

Tra il '68 e il '78. Dieci anni fondamentali in un film di Silvano Agosti

Ora e sempre, riprendiamoci la vita. Il 68' raccontato al cinema

 
 Giovedì 4 ottobre ore 21.00 CINEMA CONCA VERDE

ORA E SEMPRE riprendiamoci la vita, di Silvano Agosti

 

agosti loc web
a 50 anni dal 68' un'appassionata testimonianza su un decennio che ha segnato la storia
con in ordine di apparizione: Bernardo Bertolucci, Paolo Pietrangeli, Oreste Scalzone, Mario Capanna, Franco Piperno, Massimiliano Fuksas, Nuto Revelli, Bruno Trentin, Bruno Attilio, Emanuele Severino, Pietro Valpreda, Massimo Cacciari, Manlio Milani, Lucia Calzari Franca Rame, Dario Fo, Clara Sereni, Alberto Grifi

Cinema Conca Verde in collaborazione con Biblioteca Di Vittorio – CGIL Bergamo

ORA E SEMPRE riprendiamoci la vita di Silvano Agosti
50 anni dal Sessantotto. 40 anni dal 1978. Dieci anni che hanno sconvolto un mondo. Un movimento mondiale di idee, parole, corpi, lotte, conquiste sociali. E che hanno assistito a contraccolpi violenti, paurose reazioni. Anni in cui l’Italia è riuscita a essere protagonista internazionale, della rivoluzione e della reazione. E che in Italia hanno avuto un ‘testimone oculare’, con la sua camera, il suo sguardo, tutti i suoi sensi, particolare e particolarmente presente, di nome Silvano Agosti: regista, montatore, Autore, esercente, scrittore, agitatore culturale. Un uomo di cinema come pochi organico e unico nella sua ricerca. Un anti-maestro nella cui sala cinematografica romana sono cresciuti centinaia di cinefili, di tutte le età. 
Presentato all’ultimo Festival Locarno l’ultimo film di Silvano Agosti, Ora e sempre riprendiamoci la vita, è un titolo programmatico per cantare e raccontare quei dieci anni attraverso rari, preziosi materiali di repertorio realizzati durante quei giorni e quei fatti dallo stesso regista; con musiche straordinarie di Nicola Piovani, e l’aiuto di un cast piuttosto eccezionale di testimoni. Dai protagonisti dei movimenti, come Mario Capanna, Oreste Scalzone, Franco Piperno, un grande sindacalista come Bruno Trentin; ai protagonisti dell’immaginario, con un regista internazionale come Bernardo Bertolucci a fianco del più grande regista dell’underground italiano, Alberto Grifi, a una coppia da Nobel come Dario Fo e Franca Rame, un architetto visionario, Massimiliano Fuksas, o ancora una ‘voce’ come Paolo Pietrangeli. E volti con storie diversissime, scavati dalla Storia: il grande scrittore di Storie e partigiano Nuto Revelli, il filosofo Emanuele Severino, Pietro Valpreda… 
Ora e sempre riprendiamoci la vita riporta alcuni dei grandi fatti e momenti che hanno immortalato un decennio cardine, controverso, realmente epocale della nostra cultura. Ma non restituisce una semplice cronologia, né una nostalgia. Da queste immagini, volti, voci, emerge una mancanza urgente. Che non riguarda solo i numeri ’68-’78, ma forse di più il nostro presente. Il film racconta un’energia – e come film regala una potente forza visionaria - che oltre le controversie e i dibattiti ancora vigenti, oltre la Storia, è bene ritrovare perché la nostra domanda di partecipazione, di diritti, di desideri personali e sociali, di sogni, non sembra certo essersi spenta.

SINOSSI
"In futuro, se ci sarà uno storico onesto, sentirà come legittima la necessità di avvicinare i dieci anni trascorsi dal 1968 al 1978 ai grandi eventi che hanno saputo cambiare il mondo come la rivoluzione francese e la rivoluzione russa".
Questo il pensiero guida al quale abbiamo affidato con particolare emozione la nostra memoria personale e i materiali cinematografici che abbiamo realizzato o raccolto durante quegli anni e che rappresentano il corpo fisico delle lotte e delle conquiste ottenute ovunque in quel decennio. La loro preziosità in un Paese privo di memorie come questo, rappresenta una testimonianza rara sulla potenza della dignità umana in continua lotta verso il proprio riscatto. 

‘Sono stati anni di meravigliose conquiste sociali delle quali non esiste quasi traccia alcune nelle cronache ufficiali perché misteriosamente quel glorioso periodo di lotte è stato quasi interamente sepolto sotto il marchio di “ANNI DI PIOMBO”.[…] Sono stati necessari 40 anni di malgoverno per cancellare tutte queste importanti vittorie. Ma un fondamentale risultato di quegli anni non potrà mai più essere cancellato. I movimenti di quel decennio, coinvolgendo gran parte della società, hanno visto LENTAMENTE infrangersi IL PRINCIPIO DI AUTORITÀ…’. [Dalle Note di regia di Silvano Agosti]

Giovedì 4 ottobre ore 21.00 Cinema Conca Verde
Ingresso 5,50 – 5,00. Prima della proiezione presentazione a cura di Roberto Villa Biblioteca Di Vittorio – CGIL Bergamo

On line la descrizione completa dell'Archivio Comitato Accoglienza Profughi ex Jugoslavia di Bergamo

Maria Luisa Zanardi ha completato il riordino - a cui nel tempo hanno lavorato Giuliana Bertacchi, Gabriella Cavagna e Eugenia Valtulina - delle carte del Comitato Accoglienza Profughi della ex Jugoslavia (la cui descrizione trovate al link qui sotto); con le carte di Luigi Battaglia - riordinate da Marco Maggioni - e in attesa di mettere mano a BERGAMO PER IL KOSOVO, cresce la documentazione sull'esperienza bergamasca nei Balcani conservata dalla Biblioteca "Di Vittorio"

http://www.cgil.bergamo.it/biblioteca/index.php/archivio-storico/inventari-e-descrizioni

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