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Dalla fabbrica al lager. Incontro di restituzione

Gli studenti ci raccontano come hanno lavorato sulla deportazione operaia. La tappa fondamentale del nostro percorso per il giorno della memoria 2019.

La Biblioteca "Di Vittorio" CGIL, Proteo Fare Sapere, in collaborazione con la Biblioteca "Giuliana Bertacchi" e l'Istituto VIttorio Emanuele II vi invitano all'incontro:
DALLA FABBRICA AL LAGER.
GLI OPERAI CHE SI OPPOSERO ALLA DITTATURA
Una riflessione per il 27 gennaio 2019

Alcune classi dell’ITCTS Vittorio Emanuele II di Bergamo, del Liceo Federici di Trescore B. e dell’IPSSAR Sonzogni di Nembro che hanno lavorato sulla nostra proposta didattica presentano gli esiti delle loro riflessioni e approfondimenti, coordinati da Mario Pelliccioli. Interviene Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, che ha promosso le iniziative per il GdM a cui abbiamo aderito.
Anche quest’anno – auspicando un lavoro di ricerca volto a capire come certe ideologie possano pericolosamente tornare a riaffiorare, seppure in forme diverse - abbiamo proposto agli studenti un percorso e degli strumenti per andare oltre la commemorazione fine a se stessa e la momentanea commozione, per una riflessione su uno degli aspetti del sistema concentrazionario nazista di cui meno si parla, e che pure tocca molto da vicino la nostra regione e la città di Bergamo: la deportazione nei lager degli operai e dei lavoratori che si opposero alla dittatura, e in particolare di coloro che parteciparono agli scioperi del 1944.

21 febbraio 2019, ore 15
Aula Magna, Istituto “Vittorio Emanuele II”, via Lussana 2, Bergamo

ingresso libero
Locandini qui

L'iniziativa è organizzata da Ente accreditato per la formazione (DM 8/O6/2005 e DM 170/2016) e sarà rilasciato attestato di partecipazione.

la Resistenza difficile di Santo Peli

 

 

Opporsi al revisionismo liquidatorio è possibile solo attraverso una maggior consapevolezza delle contraddizioni e delle lacerazioni vissute dai resistenti, attraverso l’analisi delle difficoltà, soggettive ed oggettive, del resistere, per poterne apprezzare fino in fondo, perché no, anche l’epicità

 

Sabato 19 gennaio 2019, alle 16, alla Fondazione Serughetti La Porta di viale Papa Giovanni, 30 a Bergamo, gli storici Santo Peli e Luigi Borgomaneri discutono del libro di Peli, La Resistenza difficile (Edizioni Biblioteca Franco Serantini, 2018). Mauro Magistrati introduce e coordina l’incontro, promosso dall’Anpi provinciale di Bergamo e dalla Biblioteca “Di Vittorio”.

Vi aspettiamo

BOZZA LOCANDINA RESISTENZA DIFFICILE rid

Gli auguri della "Di Vittorio"

La Biblioteca "Di Vittorio" rimane chiusa da lunedì 24 dicembre a martedì 1 gennaio. Per il 2019, abbiamo scelto per farvi i nostri più cari auguri un breve, molto noto, racconto di Isaac Asimov, forse il più grande scrittore di fantascienza. 
Perché l’anno che si sta chiudendo ci ha portato con sempre maggiore evidenza la convinzione che cultura e conoscenza siano formidabili strumenti per modificare una situazione cupa come l’attuale. 
Sapere e saper sorridere.
Auguri, e grazie a tutti e tutte coloro che sono stati con noi nei mesi passati.
Eugenia

Razza di deficienti!
Naron, dell’antichissima razza di Rigel, era il quarto della sua razza a tenere i registri di tutte le galassie. Aveva il libro grande, con l’elenco delle moltissime razze di tutte le galassie che avevano sviluppato una forma d’intelligenza, e quello, notevolmente più piccolo, nel quale erano registrate tutte le razze che, raggiungendo la maturità, venivano giudicate adatte a far parte della Federazione delle Galassie.
Nel registro grande erano stati cancellati molti nomi: erano i nomi di popoli che, per una ragione o per l’altra, per sfortuna o incapacità erano scomparsi. Sfortuna, difetti biofisici o biochimici , squilibri sociali avevano preteso il loro pedaggio. In compenso, nessun nome era stato cancellato dal libro piccolo.
Naron, grande e incredibilmente vecchio, guardò il messaggero che si stava avvicinando.
“Naron! Immenso e Unico!” disse il messaggero.
“Va bene, va bene, cosa c’e’? Lascia perdere il cerimoniale.” Rispose Naron facendo fretta come fosse un po’ infastidito
“Un altro insieme di organismi ha raggiunto la maturità.” disse il messaggero.
“Benone! Benone! Vengono su svelti, adesso. Non passa un anno senza che ne salti fuori uno nuovo. Chi è il nuovo popolo?” domandò Naron.
Il messaggero diede il numero di codice della galassia e le coordinate del pianeta al suo interno.
“Uhm, sì, conosco quel mondo.” disse Naron facendo uno sforzo per ricordare e con la sua fluente scrittura prese nota sul primo libro, poi trasferì il nome sul secondo, servendosi, come di consueto, del nome con cui quel pianeta era conosciuto dalla maggior parte dei suoi abitanti, scrisse “Terra” e pronunciò il nome mentre lo scriveva.
“Queste nuove creature detengono un bel primato. Nessun altro organismo è passato dalla semplice intelligenza alla maturità in un tempo tanto breve. Spero che non ci siano errori.” disse Naron dopo aver scritto il nome
“Nessun errore, signore” disse il messaggero sicuro.
“Hanno scoperto l’energia termonucleare, no?” chiese Naron.
“Certamente, signore.” rispose il messaggero.
“Benissimo, questo è il criterio di scelta.” affermò Naron ridacchiando soddisfatto. “E molto presto le loro navi entreranno in contatto con la Federazione.” aggiunse Naron come di cosa scontata.
“Per ora, Immenso e Unico, – disse con una certa riluttanza il messaggero – gli osservatori riferiscono che non hanno ancora tentato le vie dello spazio”.
“Proprio per niente? Non hanno nemmeno una stazione spaziale?” chiese Naron dimostrando stupore.
“Non ancora, signore.” rispose il messaggero quasi scusandosi.
“Ma se hanno scoperto l’energia atomica, dove eseguono le loro prove, le esplosioni sperimentali?” chiese Naron sempre più stupito
“Sul loro pianeta, signore” rispose il messaggero.
Naron si drizzò in tutti i suoi sei metri di altezza e tuonò:”Sul loro pianeta?”
“Sì, signore.” rispose il messaggero.
Lentamente Naron prese la penna e tracciò una linea sull’ultima aggiunta del libro piccolo. Era un atto senza precedenti, ma Naron era molto, molto saggio e poteva vedere meglio di chiunque altro quello che sarebbe accaduto nell’universo delle galassie.
“Razza di deficienti!” borbottò Naron.

Razza di deficienti! (Silly Asses) è un racconto fantascientifico di Isaac Asimov, pubblicato nel 1958 nella rivista “Future Science Fiction”. È uno dei più citati dello scrittore. È stato edito in italiano a partire dal 1976

Colucci presenta la STORIA DELL'IMMIGRAZIONE STRANIERA IN ITALIA

Michele Colucci presenta il suo saggio STORIA DELL'IMMIGRAZIONE STRANIERA IN ITALIA DAL 1945 AI GIORNI NOSTRI (Carocci 2018) e ne discute con Paolo Barcella, Samson Famuyide e Bruno Ravasio. Introduce Annalisa Colombo. Organizzano l'incontro Università di Bergamo – Dipartimento di lingue, letterature e culture straniere e Biblioteca "Di Vittorio" – Centro di documentazione sindacale CGIL di Bergamo
Per la prima volta si propone una ricostruzione storica dell’immigrazione straniera in Italia, a partire dal 1945. Ingressi, flussi, leggi, generazioni, lavori, conflitti e speranze si intrecciano con un ritmo sempre più incalzante fino ad arrivare ai nostri giorni. Il volume traccia la dimensione quantitativa del fenomeno nel corso del tempo e la sua evoluzione, il radicamento sul territorio, le politiche adottate per governarlo, le polemiche che ne sono scaturite, l’impatto che ha avuto sulla società. Le fonti utilizzate sono numerose: dalle inchieste sociali al dibattito politico, dalle testimonianze dei protagonisti alle statistiche, dagli archivi istituzionali fi no alle cronache dei giornali. Ne emerge il profilo sfaccettato di una grande trasformazione, indispensabile per capire l’Italia di oggi.

La locandina qui

Michele Colucci è ricercatore dal 2011 presso il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Istituto di studi sulle società del mediterraneo. Ha insegnato storia contemporanea e storia dell’Europa contemporanea presso l’Università della Tuscia e l’Università l’Orientale di Napoli. E’ membro del collegio di dottorato in “Scienze storiche e beni culturali” presso l’Università della Tuscia. Svolge attività di docenza presso master e corsi di alta formazione.
E' componente del Consiglio direttivo della Società italiana di storia del lavoro.
E’ stato Responsabile dell’Unità di ricerca Napoli-Cnr nell’ambito del Progetto Firb Futuro in Ricerca “Frontiere mediterranee” finanziato dal Miur per il periodo 2013-2016. E’ attualmente il Responsabile scientifico dell’Attività di ricerca Storia delle migrazioni all’interno del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Gli interessi scientifici ruotano prevalentemente attorno allo studio della storia contemporanea, con particolare attenzione verso i fenomeni migratori. Si occupa di storia del lavoro e di storia delle istituzioni.
E’ componente della redazione della rivista “Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali” e della rivista “Archivio storico dell’emigrazione italiana”. Ha curato con P. Barcella, Frontalieri, numero monografico della rivista "Archivio storico dell'emigrazione italiana", 12, 2016, con introduzione dei curatori e il volume di G. Di Vittorio, Le strade del lavoro. Scritti sulle migrazioni, Donzelli, Roma, 2012,

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