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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - SETTEMBRE 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

eccoci alla prima newsletter libraria di settembre. Da qualche tempo in biblioteca è arrivata Silvia che studia Lettere presso l’università di Bergamo e lavorerà con noi fina a fine ottobre.

Insieme a lei procediamo a raccontare i libri scelti per questo mese di rentrée littéraire che si preannuncia denso di novità per tutti i gusti.

Partiamo con un libro di recente uscita che tratta un tema di scottante attualità Le politiche dell’esclusione. Centri di accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia, proseguiamo poi con il primo volume di Guerra e Rivoluzione. Le macerie dell’impero di Carlo Formenti per poi passare a un romanzo, Cronache della sesta estinzione di Stefano Valenti che abbiamo imparato a conoscere per la Fabbrica del Panico ed è tornato in libreria con un nuovo scorcio sul regno dei dimenticati. La frontiera di Alessandro Leogrande è un classico imprescindibile se si vuole parlare di migrazioni e del Grande gioco del mondo. Dell’influenza politica che è in grado di manovrare un social network come Tik Tok si parla invece in Tik Tok politics di Daniele Battista. Femminismo e lotta di classe ne Il pane e le rose di Andrea Iris D’Atri. Cambiamo totalmente ambito con La casa è nera, un libello di poesie di Nadia Agustinoni, un modo nuovo di abitare la storia e la poesia che è quello di mettersi dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte dei potenti. Concludiamo con Il lavoro non ti ama di Sarah Jeffers o di come la devozione per il nostro lavoro ci rende esausti, sfruttati e soli e con La parte sbagliata di Davide Coppo, romanzo che racconta la fascinazione di un ragazzo per la violenza attraverso il filtro dell’incanto adolescenziale.

Andiamo al sodo dunque, ecco i libri del mese:

Le politiche dell’esclusione. Centri d’accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia (Antonio Ciniero, Meltemi, 2024)

Qual è la genesi dei centri di accoglienza per i migranti? Come sono nati i ghetti agricoli in Italia? Cosa hanno in comune i campi rom? Come si vive in questi luoghi? Che effetti hanno sulle traiettorie di vita delle persone che li abitano e, più in generale, sul resto della società?
Antonio Ciniero prova a rispondere a queste domande a partire dalle attività di ricerche condotte negli ultimi dieci anni, interrogando le politiche migratorie e gli interventi pubblici in tema di accoglienza: strumenti ispirati a una perenne logistica emergenziale che hanno contribuito a determinare spazi fisici e sociali nei quali hanno preso forma dinamiche di esclusione e inclusione differenziale di un numero sempre crescente di persone.

Guerra e rivoluzione. Le macerie dell’impero (Carlo Formenti, Meltemi, 2023)

Il marxismo non è una disciplina accademica, anche se legioni di intellettuali hanno cercato di trasformarlo in un capitolo della storia della filosofia, dell’economia politica, della sociologia o della politologia. Il marxismo è uno strumento della lotta di classe, una cassetta degli attrezzi utile ad analizzare la situazione concreta. L’ambizione di Carlo Formenti in questo lavoro monumentale diviso in due volumi è aggiornare gli attrezzi della cassetta del marxismo, analizzando in luce critica dogmi e teorie ormai palesemente insostenibili per riattualizzarli a partire da tre temi di fondo: il tramonto della narrazione globalista, associato alla crisi dell’egemonia degli Stati Uniti d’America; l’emergere di nuovi modelli di socialismo in Asia e America Latina, imperfetti ma vitali.

Cronache della sesta estinzione (Stefano Valenti, Il Saggiatore, 2023)

L’ultimo romanzo di Stefano Valenti racconta il male più diffuso, e difficilmente curabile, del nostro tempo: la malinconia. Che si insinua nelle nostre vite silenziosamente, senza avvisaglie, privandoci a poco a poco di tutto: il denaro, la casa, l’amore, i sogni, il desiderio di continuare a vivere. Ci spoglia della nostra umanità, ci rende simili a oggetti vuoti.
Questa è la storia di un uomo affetto da malinconia e della sua guarigione, un homeless che vive dentro un furgone, in un mondo che l’ha dimenticato, ma che tenacemente decide di rinascere. Ispirandosi alle pagine del Robinson Crusoe, alla stregua di un naufrago disperso su un’isola deserta, prova a riprendere la vita da dove si è arrestata.

Tik Tok politics (Daniele Battista, Meltemi, 2024)

Tik Tok emerge come uno scenario innovativo e dinamico in cui l’influenza politica assume contorni distintivi. La brevità e l’accessibilità della piattaforma offrono nuove opportunità per coinvolgee il pubblico, ma al tempo stesso presentano sfide significative nel mantenere la profondità e la completezza delle discussioni politiche. Il presente volume si propone di affrontare questa tematica cruciale, esplorando l’evoluzione della comunicazione politica e analizzando i cambiamenti intervenuti nella sua natura e nei metodi e mezzi da essa adottati. Il testo offre così una disamina approfondita dell’impatto e degli effetti prodotti dai nuovi media sull’ambito politico.

La parte sbagliata (Davide Coppo, edizione e/o, 2024)

Un romanzo di formazione sbagliata, un climax di violenza e di legami che si stringono e altri che si sfilacciano. Una confessione intima, tenera e dolorosa, dello spaesamento emotivo di un adolescente e della costruzione della sua intimità.

Ettore, il protagonista, lasciata la periferia arriva in città per frequentare un grosso liceo del centro. Lì l’incontro con un gruppo neofascista nel quale coltiverà la propria radicalizzazione, il distacco dalla famiglia e dagli amici, fino ad un inevitabile e tragico finale.

Ambientato negli anni 2000 e non negli anni settanta.

Il pane e le rose (Andrea Iris D’Atri, Red Star Press, 2023)

Da quando nel 1912 il motto “il pane e le rose” venne scelto dalle operaie tessili di Lawrence come simbolo della loro lotta per il reddito e per la dignità, non è più stato soltanto uno slogan: diviene un autentico manifesto di un mondo a venire, un società dove il tema dell’emancipazione femminile è il pilastro su cui fondare il senso di un riscatto collettivo, in grado di scardinare la divisione in classi e la relativa dinamica di sfruttamento e oppressione economica e patriarcale.

Il testo pubblicato per la prima volta nel 2003 in Argentina, è stato pubblicato in Italia nel 2023 perché ha ancora senso parlare di una “storia ribelle” che interpreta il presente e apre al movimento delle donne nuove prospettive di liberazione.

[la casa è nera] (Nadia Augustoni, Vydia, 2021)

Ispirato al film “La casa nera” della regista e poeta iraniana Farrokhazad, questo testo propone metaforicamente una topologia poetica dove alla denuncia dell’inabitabilità di certe “soluzioni abitative” dettate dal potere e della guerra, si contrappone invece l’apertura ecologica di una struttura abitata dalle vittime del potere, unico luogo di possibile pace e resistenza non-violenta. Quello che dunque questo importante libro suggerisce è un modo nuovo di abitare la storia e la poesia, che è quello di mettersi, perché lo si è per nascita, dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte, salva, dei potenti.

Il lavoro non ti ama(Sarah Jaffe, minimun fax, 2022)

«Fa’ ciò che ami, e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua»: peccato che in questo slogan si nasconda la ricetta per lo sfruttamento, il programma in codice per una nuova tirannia del lavoro che abbiamo accolto allegramente, convinti che il lavoro avrebbe ricambiato quell’amore. Perché facciamo sempre più fatica a cogliere il privilegio delle nostre vite precarie? Questo testo ci aiuta a dare un nome e una ragione a questo groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa, intrecciando le singole storie di lavoratrici e lavoratori a un’acuta analisi della storia recente. Jaffe ci mostra che il neoliberismo è anche un progetto di manipolazione delle emozioni, ma che sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine. Un testo che è un’istigazione al cambiamento, lo strumento per accendere una rivoluzione.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

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Mara

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - GIUGNO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con giugno ci avviamo verso la stagione estiva e approfitteremo dei prossimi mesi per riproporre i libri usciti o acquistati quest’anno che più ci hanno colpito. Riprenderemo poi con le novità da settembre. È in fase di conclusione anche il tirocinio di Greta Bakiri con la quale abbiamo lavorato sul progetto dedicato ad Alfredo Chiàppori e che rivedremo in occasione della mostra dedicata a questo poliedrico artista.

Di seguito un paio di promemoria:

  • Martedì 18 giugno alle 20.30 in sala Lama si terrà l’ultimo appuntamento di BIBLIOCINE prima della pausa estiva. Il film in proiezione sara: “Due giorni, una notte” dei fratelli Dardenne.
  • “Ducks” di Kate Beaton è il libro che il gruppo di lettura sta leggendo in questo mese. Ci troveremo giovedì 27 giugno alle 18.30 a parlarne. Si tratta di un fumetto di agile lettura, se volete unirvi siete i/le benvenuti/e!

 

 

                    Ducks (Kate Beaton, Bao publishing, 2023)

Può un fumetto aprire uno squarcio su un mondo del lavoro lontano (geograficamente) eppure così familiare? Certamente sì. Con l’obiettivo di ripagare il proprio prestito studentesco, Katie si dirige nell’Alberta (Canada) per approfittare della corsa all’oro nero e lavorare nei giacimenti di sabbie bitubinose. Katie si imbatte nella dura realtà della vita di quel posto di lavoro, dove i traumi sono all’ordine del giorno ma non vengono mai affrontati. “In Ducks Beaton non parla esplicitamente di come il capitalismo sfrutti e alieni, ma lo mette in scena attraverso la vita di tutti i giorni in un cantiere minerario. Sono i dettagli e le sfumature a permettere di unire i puntini, generando nel lettore un effetto devastante”

 

 

 

 

Passiamo ora alle novità bibliografiche di questo mese. Iniziamo con “Storia del lavoro nell’Italia contemporanea” di Stefano Gallo e Fabrizio Loreto che ricostruisce l’evoluzione del lavoro in oltre 150 di storia nazionale. Proseguiamo con due saggi di Bell Hooks che cominciano a inquadrare un tema a cui daremo ampio spazio a partire da settembre. Si tratta di “Sguardi Neri. Nerezza e rappresentazione” e “Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà”. Di un altro tema scottante si parla in “Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione” frutto di un lavoro pluriennale di quattro università italiane. Cambiando decisamente tema proponiamo “Nemici del popolo”, un fumetto uscito per Tunué che lega le storie di operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza e un amore mai cominciato. Sempre di utopia e lavoro si parla in “La fabbrica dei sogni” di Valentina Baronti che ripercorre le vicende della Gkn di Campi Bisenzio con lo sguardo di Agata, la protagonista. “Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia” prende in esame questa nuova triade sociale nata dalle ceneri delle società nazionali. Torniamo alla narrativa con il breve romanzo intimo e polifonico “(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire. Femminismi, comunità e altre trame”. Infine un saggio consigliato durante gli incontri sull’intelligenza artificiale organizzati insieme all’Università di Bergamo in questi ultimi mesi “Né intelligente, né artificiale. Il lato oscuro dell’IA” di Kate Crawford.

Ecco qui i nostri libri del mese:

Storia del lavoro nell’Italia contemporanea (Stefano Gallo, Fabrizio Loreto, Il Mulino, 2024)

Se l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro è necessario ricostruire l’evoluzione del lavoro in oltre 150 anni di storia nazionale anche pre repubblicana per comprendere davvero cosa sia questo nostro paese e come cambiarlo. La progressiva riduzione del settore agricolo, i processi di industrializzazione prima e deindustrializzazione poi e l’affermarsi di una società terziarizzata sono i tre grandi momenti economici. Le forme di associazionismo popolare, il sindacalismo e la politica, i conflitti e le relazioni industriali, lo sviluppo del diritto del lavoro e del welfare state così come il lavoro femminile ne rappresentano gli snodi. Ne emerge la storia politica, economica, sociale e culturale di un’Italia che è cresciuta inquieta e a diverse velocità.

Sguardi neri. Nerezza e rappresentazione (Bell Hooks, Meltemi, 2024)

Nei saggi critici raccolti in Sguardi neri, Bell Hooks mette in discussione le rappresentazioni della nerezza e propone modi alternativi di considerare la soggettività nera e la bianchezza. Esiste infatti un legame diretto tra il persistere del patriarcato suprematista bianco e l’istituzionalizzazione per via mediatica di immagini specifiche della nerezza, le quali non fanno che perpetuare l’oppressione sulle persone nere. Il volume si focalizza sul mondo dell’arte e dello spettacolo, in particolare su come la nerezza e le persone nere sono state e sono ancora rappresentate nell’ambito della letteratura, della musica e dei film con l’obiettivo di scardinare il modo in cui ne parliamo. Cambiare il tipo di immagine che produciamo e il modo in cui ne parliamo criticamente è cruciale per produrre un intervento radicale nel presente.

Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà (Bell Hooks, Meltemi, 2020)

Come possiamo ripensare le pratiche di insegnamento nell’era del multiculturalismo? Come affrontare razzismo e sessismo in classe? Intriso di passione politica questo volume fonde la conoscenza pratica dell’insegnamento e la capacità empatica. Un libro prezioso su insegnanti e studenti che osa affrontare questioni quali eros e rabbia, dolore e riconciliazione, nonché il futuro dell’insegnamento stesso. Bell Hooks, scrittrice, insegnante e intellettuale nera e ribelle, propone un concetto di educazione come pratica di libertà.

Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione (a cura di Olivia Bonardi, Laura Calafà, Susanne Elsen, Riccardo Salomone, Il Mulino, 2023)

È possibile prevenire lo sfruttamento lavorativo e il caporalato? Il volume, frutto del lavoro pluriennale di quattro unità di ricerca di altrettante università italiane, presenta un’innovativa road map per la prevenzione di questi complessi fenomeni, usualmente oggetto di un’attenzione (politica, legislativa, scientifica) soltanto repressiva. Il libro, oltre a presentare un complesso progetto di ricerca-azione, traccia linee di intervento dirette verso quattro dimensioni fondamentali: emersione dei fenomeni, inclusione delle persone immigrate, intermediazione del lavoro, autoregolazione responsabile. I diversi capitoli pongono in evidenza il ruolo del pubblico e del privato nella regolamentazione del lavoro. Nel caso concreto si parla del lavoro in agricoltura, ma la riflessione scientifica è estendibile a molti altri settori a rischio.

Nemici del popolo (Emiliano Pagani, Vincenzo Bizzarri, Tunué, 2024)

Una pistola nascosta, un corpo riverso in un fossato, operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza, una storia d’amore mai cominciata. Che cosa lega tutte queste storie? È la disperazione, la rabbia, la disillusione o forse proprio la pistola? Lo scontro tra una protesta operaia e i capi di un’azienda si svolge in parallelo all’arrivo di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza. I protagonisti delle due vicende raccontano l’angoscia e la frustrazione di persone dimenticate dalla società. Vicissitudini umane che si consumano, evolvono e si concludono in una storia di corale disgregazione, portando a galla la drammatica incapacità di riconoscersi nell’altro. La perdita di speranza e lo sgretolamento del corpo sociale vengono messi in luce da mille lotte individualistiche, in cui le persone, invece di perseguire obiettivi comuni, si lasciano divorare dai problemi e si divorano tra loro.

La fabbrica dei sogni (Valentina Baronti, Alegre, 2024)

La voce narrante è quella di una donna nata in una famiglia contadina e operaia. Il luogo è una fabbrica abbandonata dal padrone, che gli operai si ostinano a non abbandonare: la GNK di Campi Bisenzio. Quando Agata incontra questa lotta, dopo il licenziamento di 500 operai e la chiusura dello stabilimento, succede il miracolo: la vita e la scrittura, l’amore e le storie che insorgono. E un percorso di generazioni legate da memorie di fame e olivi, di semiassi e dignità, si stende sulla pagina. Le vite si trasformano tra mobilitazioni, assemblee, convergenza con altri movimenti, azionariato popolare, progetti di riconversione ecologica, intelligenza e cultura collettiva. Come raccontare una storia operaia se non hai ereditato il privilegio di crescere in una casa piena di libri? Se gli scrittori borghesi hanno colto della fabbrica la serialità della produzione e il tempo morto dell’alienazione, la scrittrice con una famiglia operaia alle spalle trova, in un progetto di fabbrica socialmente integrata e re industrializzata dal basso, la condizione stessa per raccontarsi intrecciando questioni di genere e classe.

Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia (Paolo Perullo, Luciano Vettoretto, Editori Laterza, 2022)

L’attuale configurazione globale delle società ha portato a trasformazioni sociali inattese. Ormai tramontate le società nazionali, si sono create nuove linee di frattura: inclusi/esclusi, cosmopoliti/locali, concentrati/estesi. Si è formata così una nuova triade sociale da analizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo libro viene misurata con dati sia nazionali che disaggregati localmente, tra Nord, centro e Sud, tra regioni, province e città. Il quadro proposto raffigura l’Italia tra il 2008 e il 2020, ma ha una proiezione europea e mondiale. Ciò che scopriamo è che in Italia l’élite è diminuita in quantità e qualità, la neoplebe è cresciuta fino a rappresentare la maggioranza della popolazione, mentre la classe creativa è in costante aumento. Quale mondo ci troveremo a gestire così polarizzato tra poche grandi concentrazioni metropolitane e immense aree di sfruttamento estensivo?

(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire.  (Eugenia Prodo Bassi, Edicola Edizioni, 2023)

Un gruppo di donne lavora in un laboratorio tessile con turni logoranti e uno stipendio da fame. La macchina da cucire, che avrebbe potuto rendere il loro lavoro più leggero, rapido e redditizio, si è rivelato un ulteriore strumento di oppressione. Tra loro c’è Mercedes, operaia qualificata, che attraverso il suo diario si fa portavoce dell’intera comunità di donne operaie, raccontandone le storie di abuso e sofferenza, ma anche la tenace ricerca di emancipazione. Al centro di tutta la narrazione c’è il corpo della donna, stanco e abusato, ma palpitante, un territorio sul quale continua a consumarsi la tensione tra libertà personali, diritti negati – primo fra tutti l’aborto – e aspettative sociali. Intimo e polifonico, poetico e brutale, il testo di Eugenia Prado Bassi è un luminoso manifesto di liberazione e sorellanza.

 Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA (Kate Crawford, Il Mulino, 2021)

Chiunque acquisti su Amazon, interroghi Alexa, ricorra a Siri, condivida sul cloud, navighi su Google, interagisce con l’IA: non un raffinato software immateriale bensì una megamachine che saccheggia risorse naturali, lavoro umano, privacy. L’IA implica una materialità, per lo più ancora opaca, che richiede gigantesche infrastrutture produttive: dai cavi sottomarini, ai dispositivi personali e le loro componenti. Per renderla tangibile questo libro ci accompagna in un viaggio attraverso siti minerari, fabbriche, centri logistici e data center necessari a farla funzionare, mostrando quanto essa comporti lo sfruttamento di enormi risorse naturali e di lavoro umano e come essa influenzi la vita di miliardi di persone spesso al di fuori di una regolamentazione e di un controllo democratica.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

LE DESTRE IN EUROPA ALL'INDOMANI DELLE ELEZIONI - 12 GIUGNO

Ben ritrovate e ben ritrovati,
abbiamo il piacere di invitarvi all’incontro
 
“Le destre in Europa all’indomani delle elezioni”
 
che si terrà il 12 giugno alle ore 20.30 presso lo Spazio Polaresco (via del Polaresco 15, Bergamo).

Dialogheranno sul tema Elia Rosati, ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano e autore di “L’Europa in camicia nera. L’estrema destra dagli anni Novanta a oggi” (Meltemi, 2021) e Paolo Barcella professore di Storia contemporanea dell’Università di Bergamo e autore di “La Lega. Una storia” (Carocci, 2022).

Dagli anni Novanta a oggi le destre radicali europeo-occidentali si sono evolute, trasformate e riorganizzate, affrontando e cavalcando l’impatto di fenomeni globali, dalla nascita dell’Unione Europea, alle crisi economico-finanziarie fino alla recente guerra tra Russia e Ucraina. All'indomani delle elezioni europee di giugno, rifletteremo sui risultati, concentrando l'attenzione su quelle formazioni politiche - considerate da molti osservatori ultraconservatrici e reazionarie - che fino a pochi anni fa non avevano cittadinanza politica in molti paesi europei. Ci domanderemo: c'è davvero un'onda nera che attraversa il Continente? Quali sono i caratteri, le culture, i gruppi sociali di riferimento delle destre contemporanee?
 

LA RETE DELLE PIETRE D'INCIAMPO: due comunità si incontrano. Schilpario accoglie Melzo

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con piacere vi invitiamo a

"LA RETE DELLE PIETRE D'INCIAMPO: DUE COMUNITA' SI INCONTRANO
SCHILPARIO accoglie
MELZO"

iniziativa organizzata e promossa dall'Amministrazione comunale di Schilpario, in collaborazione con ANPI Melzo, ISREC e biblioteca "Di Vittorio" che siterrà

SABATO 1 GIUGNO

 

Simone Agoni (1925–1944) e Domenico Virginio Dossi (1909-1945), entrambi deportati presso il campo di concentramento di Khala, per i quali i rispettivi Comuni hanno posato una pietra d’inciampo. Le due Comunità si incontreranno per lo scambio e la condivisione delle storie di vita fissate nelle pietre d’inciampo.

Ecco il programma:

- ore 10.00 Ritrovo presso il Ponte del Consiglio del Grumello e successivo incontro presso la biblioteca e il Museo Etnografico per lo scambio di storie e condivisioni
- ore 13.00 Pranzo con prodotti tipici presso il ristorante “Capriolo”
- ore 15.00 Visita guidata presso le miniere di Schilpario

 

Quota di partecipazione: € 35 comprensiva di pranzo e visita guidata.
Iscrizioni entro il 28.05 presso la biblioteca di Schilpario.
Tel: 0346 55393 / Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

L'onda lunga della memoria - Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi

Ben ritrovate e ben ritrovati,

come è noto quest'anno ricorre il centenario dall'assassinio di Giacomo Matteotti.
“Giacomo Matteotti condusse una opposizione intransigente nei confronti del fascismo, la cui natura e pericolosità aveva acutamente compreso e denunciato per tempo. Fu l’uomo del coraggio. Per questo il fascismo volle che fosse consegnato alla tomba, così da farne tacere la voce”. Il 10 giugno 1924  Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista unitario, fu rapito e trucidato a Roma ad opera di una squadra di sicari fascisti, colpevole di aver osato in un celebre discorso alla Camera denunciare che le elezioni politiche svoltesi il 6 aprile di quell’anno erano avvenute in un clima di sistematiche violenze e brogli sfacciati.

Nell'intento di rimuovere la patina di oblio ma anche di pura e semplice celebrazione attorno a questa importante figura, l'associazione Sguazzi in collaborazione con la biblioteca Di Vittorio e l'Archivio di Stato di Bergamo propone:

"L’onda lunga della memoria. Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi"

con Giorgio Mangini e Carlo Salvioni.

 

Giovedì 30 maggio 2024 - h 16.00 

Archivio di Stato di Bergamo
Via Fratelli Bronzetti 26, Bergamo BG
Evento ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

I due relatori si interrogheranno sul ruolo e il significato che la figura di Matteotti ha avuto per la città di Bergamo. Un incontro a due voci a partire dal lavoro svolto da Archivio Bergamasco in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bergamo per realizzare l’Anagrafe dei Sovversivi Bergamaschi 1903-1943. Indagheremo il tema della memoria di Giacomo Matteotti dopo la sua morte a partire dai documenti conservati nei fascicoli individuali delle ‘Persone pericolose per la sicurezza dello Stato’ provenienti dalla Questura di Bergamo. I documenti saranno esposti per l’occasione nei locali dell’Archivio di Stato.

 

Sempre all'interno del contesto del festival Funesto organizzato dall'associazione Sguazzi segnaliamo:

"Giacomo"

[In memoria di Giacomo Matteotti]
Un intervento d’arte drammatica in ambito politico

31 maggio 2024 - h 21.00 - Auditorium Piazza della Libertà, Bergamo
Evento su prenotazione: link eventbrite

progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula / drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
con Elena Cotugno

"Giacomo" vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.

Questa tragedia, una delle più politiche e antispettacolari di Teatro dei Borgia, consiste nella riproposizione dei discorsi di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità. I principali temi sui quali lo spettacolo invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.

Teatro dei Borgia continua il suo percorso di ricerca sulla relazione tra teatro e reale e tra teatro e politica: con questo lavoro vuole portare la parola politica e i temi della democrazia sul palco usando i verbali d’assemblea quali elementi del reale, come sintagmi del proprio discorso poetico

Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo del festival Funesto questo è il link: FUNESTO FESTIVAL

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