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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - GENNAIO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

Buon anno! Iniziamo il 2025 con un qualche aggiornamento sui prossimi eventi in calendario e su alcune attività che coinvolgeranno la biblioteca in questo primo semestre.

  • PRESENTAZIONE LIBRO: Il 21 gennaio alle 20.45 presso lo Spazio Libri Terzo Mondo di Seriate verrà presentato da Proteo Fare Sapere “Scolari Ospiti” di Paolo Barcella. (Seguiranno info più dettagliate).
  • GIORNO DELLA MEMORIA E VIAGGIO A MAUTHAUSEN: Quest’anno il 27 gennaio sarà la tappa di un percorso iniziato a novembre che coinvolge una classe quinta dell’indirizzo musicale del Secco Suardo. I ragazzi hanno aderito accompagnati da Isrec e dalla biblioteca Di Vittorio al progetto confederale “In Treno per la Memoria” che quest’anno li porterà a visitare il campo di concentramento di Mauthausen. (Seguiranno info più dettagliate).
  • MOSTRA SICUREZZA SUL LAVORO: Ad aprile è prevista l’inaugurazione della mostra sulla sicurezza sul lavoro che interpreta in chiave territoriale la mostra “Lavoro? Sicuro!” di Isec. (Seguiranno info più dettagliate).
  • BIBLIOTECA IN VIAGGIO: In collaborazione con la rete bibliotecaria della Val Seriana, abbiamo dato il via a un progetto pilota che coinvolgerà diverse scuole primarie e biblioteche della Val Seriana. Si tratta di due laboratori: “Cosa fanno i grandi tutti il giorno? Lavoro e stereotipi di genere” e “Che cos’è un bambino? Il concetto di infanzia ieri e oggi: dal lavoro minorile alla carta dei diritti dei bambini”. Percorreremo, dunque, la valle in lungo e in largo per portare alle classi coinvolte questi due progetti con l’intento di creare una nuova proposta formativa che abbia al centro il tema del lavoro, ma che sia adatta a bambine e bambini della scuola primaria.
  • OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DALLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO: mostra collettiva, virtuale e fisica, sul ruolo delle donne nella resistenza, a partire dalle storie delle donne nei diversi territori della nostra regione. Il titolo della mostra, promossa da CGIL Lombardia e Archivio del Lavoro, insieme alle diverse strutture, sarà: Non chiamiamole staffette. La scelta delle donne nella Resistenza e per l’emancipazione. La Mostra verrà inaugurata il 17 aprile 2025 presso l’Archivio Storico del Lavoro a Sesto San Giovanni. La Mostra potrà poi essere installata nelle diverse Camere del Lavoro che la vorranno ospitare.

Torniamo ora ai nostri libri. Tanti e variegati gli spunti di riflessione per iniziare l’anno con il piede giusto:

Iniziamo con “Di-scordare. Ricerche artistiche sulle eredità del fascismo in Italia” di Viviana Gravano che parla di come il processo di defascistizzazione, specialmente a livello culturale, sia stato particolarmente inefficace con conseguenze ancora molto tangibili. Passiamo poi a “Non siamo qui per intrattenervi. Scritti sulla letteratura, interviste e riflessioni” in cui il filosofo Mark Fisher analizza le migliori distopie e le peggiori utopie della nostra epoca e a “I padroni del mondo. Come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” di Alessandro Volpi. Continuiamo parlando di lavoro. Lavoro domestico con “Dopo il lavoro” di H. Hester e Nick Srnicek e “Lavoro d’amore – amore come lavoro. La nascita del lavoro domestico nel capitalismo” e precario con “Bullshit jobs” di David Graeber e “Tanta fatica per nulla” di Edi Lazzi. Infine tre romanzi: “Attaccare la terra e il sole” di Mathieu Belezi che narra della guerra coloniale che, intorno alla metà dell’Ottocento, rese stabile la presenza di militari e coloni francesi in Algeria. “Infanzia” di Tove Ditlevsen, volume che inaugura la trilogia di Copnhagen, caposaldo della letteratura working class danese. Infine “Scrivano Ingannamorte” di Francesco Laudadio, giovanissimo responsabile del “lavoro nelle campagne” del PCI barese e, dopo, sceneggiatore e regista cinematografico.

Ecco, dunque, i libri del mese:

Di-scordare. Ricerche artistiche sulle eredità del fascismo in Italia (Viviana Gravano, DeriveApprodi, 2024)

In Italia le tracce del fascismo sono pervasive e sono più o meno presenti su tutto il territorio nazionale. Un processo di defascistizzazione imperfetto che a livello culturale è stato particolarmente inefficace, ha fatto sì che molte delle ereditò della dittatura possano continuare a parlare e a esprimere i propri valori violenti, razzisti e di potere nello spazio della quotidianità del paese. Il libro affronta i processi di rimozione e revisionismo, in particolare nel contesto delle arti e propone poi una ricerca e una attenta analisi dei lavori di artiste/i che dagli anni Ottanta in poi si sono prese/i carico di rileggere quelle tracce, di decodificarne i significati e di farne una critica aperta, politica e concettuale.

Non siamo qui per intrattenervi. Scritti sulla letteratura, interviste e riflessioni (Mark Fisher, Minimum Fax, 2018)

Critico culturale radicalmente “popolare”, inteso nella migliore accezione del termine, Fisher è stato in grado di scorgere il comune denominatore sociopolitico che sottende voci, discipline e forme artistiche diversissime e di concentrare nella sua analisi letteratura, filosofia, economia e archeologia culturale, tracciando delle linee che convergono verso il nodo cruciale che ha dominato le sue riflessioni: la necessità di smascherare la fallacia del pensiero che da decenni caratterizza le nostre esistenze, quel “realismo capitalista” che induce a credere che non esista alternativa. In questo volume Fisher allarga il campo per mettere in luce la nostra ossessione nostalgica e la nostra incapacità di inventare il futuro, la burocratizzazione managerialista dell’istruzione, la deriva censoria della sinistra, la scomparsa della dialettica di classe dal discorso politico e la privatizzazione della depressione.

I padroni del mondo. Come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia (Alessandro Volpi, Editori Laterza, 2024)

I fondi speculativi come Vanguard o Black Rock sono diventati i “padroni del mondo”. Ancora marginali all’inizio del nuovo millenio, hanno cavalcato le crisi, hanno beneficiato dell’operato delle banche centrali e dei governi e hanno sfruttato, accelerandolo, il processo di smantellamento degli stati sociali e di privatizzazione della società. Ma come è stata possibile una simile concentrazione del capitalismo che ha cancellato l’idea stessa di mercato? Questo libro prova a spiegarlo tracciando un quadro chiaro dei numeri di tale monopolio.

Dopo il lavoro (Helen Hester, Nick Srnicek, Tlon, 2024)

Torniamo a casa dopo una giornata faticosa di lavoro e ci attende una lista infinita di compiti da svolgere invece del meritato riposo. Sembra che non ci sia mai fine al lavoro domestico che continuamente assorbe il tempo che fatichiamo a definire “libero”. Ripercorrendo la storia delle nostre case nel corso dell’ultimo secolo, Hester e Srnicek mostrano come la tecnologia non abbia abbattuto davvero il numero di ore dedicate alle pratiche domestiche, allontanandoci dalla liberazione promessa. Riscoprendo le prospettive dimenticate contro il lavoro domestico questo saggio traccia una via femminista e comunitaria per ripensare le nostre abitudini di vita, le nostre aspettative e le nostre città.

Lavoro d’amore – amore come lavoro. La nascita del lavoro domestico nel capitalismo (Gisela Bock, Barbara Duden, ombre corte, 2024)

A partire dagli anni Settanta, il dibattito femminista ha posto il lavoro domestico al centro dell’analisi della subordinazione delle donne e della loro liberazione. Le autrici del libro sostengono che il lavoro domestico è una forma specifica di sfruttamento connessa ai processi di valorizzazione del capitale, che vede i suoi inizi tra il XVII e il XVIII secolo per poi svilupparsi negli anni successivi alla rivoluzione industriale. Con gli strumenti dell’analisi storica, il saggio evidenzia come il lavoro domestico gratuito è a tutti gli effetti lavoro e lo si capisce bene dal fatto che nasce proprio insieme al lavoro salariato, quale suo pendant nella dimensione della riproduzione.

 

Bullshit jobs (David Graeber, Garzanti, 2018)

Siate onesti: se il vostro lavoro non esistesse, quanti ne sentirebbero la mancanza? Nella primavera del 2013 David Graeber ha posto questo e altri interrogativi in un articolo provocatorio pubblicato online e il successo è stato immediato perché i risultati sono stati sorprendenti: oltre il 40% degli intervistati riteneva di svolgere un lavoro inutile, un “bullshit job”. A partire da queste riflessioni e altri dati, Graeber punta il dito contro una deformazione tipica del capitalismo finanziario che permette a milioni di persone di svolgere un lavoro inutile senza impedire loro di esserne tragicamente consapevoli. Analisi spietata e manifesto per un nuovo umanesimo, Bullshit Jobs mostra come il lavoro diventi spesso fine a sé stesso e propone soluzioni che mirino a ridistribuire la ricchezza e superare le disuguaglianze create da questo modello economico.

Tanta fatica per nulla (Edi Lazzi, Edizioni GruppoAbele, 2023)

Tredici testimonianze, esemplari di un’intera generazione, di giovani intrappolati loro malgrado in questa devastante condizione di precariato di vita e lavoro. Ma come siamo arrivati a tutto questo? Come abbiamo potuto permetterlo? Edi Lazzi – che da sindacalista questi giovani li ha ascoltati e intervistati ­– rivolgendosi direttamente a loro analizza le cause, ma soprattutto prova a indicare una via d’uscita. Perché cambiare è possibile, sempre.

 Attaccare la terra e il sole (Mathieu Belezi, Feltrinelli, 2024)

Dopo Céline e Faulkner, uno scrittore dalla vita appartata, nominava la guerra e la violenza nella loro nuda verità, restituendone non soltanto l’insensatezza e la follia, ma la loro spietata capacità di penetrare nei corpi e nella mente. Il libro narra della guerra coloniale che, intorno a metà dell’Ottocento, rese stabile la presenza di militari e coloni francesi in Algeria. Mathieu Belezi lascia scorrere la sua prosa attraverso le voci dei due protagonisti: Séraphine che con marito e figli parte da Marsiglia per raggiungere la colonia agricola e un soldato totalmente asservito alla violenza e alla crudeltà del suo capitano. Opera attraversata da una tragica bellezza, Attaccare la terra e il sole colpisce per la musicalità della sua impeccabile scrittura che ipnotizza il lettore si dalle prime pagine.

Infanzia (Tove Ditlevsen, Fazi Editore, 2022)

Nella sua prima traduzione italiana Infanzia, il volume che inaugura la trilogia di Copenhagen di Tove Ditlevsen: tre romanzi autobiografici riscoperti di recente e giustamente celebrati a livello mondiale come capolavori. Impareggiabile ritrattista di una femminilità punteggiata da chiaroscuri, l’autrice ci ha generosamente aperto le porte delle molte stanze da lei abitate negli anni, lasciandoci delle pagine indimenticabili destinate a restare.

Scrivano Ingannamorte (Francesco Laudadio, Sellerio Editore, 2007)

Questo libro è, sì, un romanzo – scrive Andrea Camilleri – ma, insieme, è un saggio storico, un poema in prosa, un racconto epico. Il narratore, segretario di una Camera del Lavoro di un paese pugliese che racconta a un giornalista dei suoi avi e di sé stesso, porta un antico soprannome: Scrivano Ingannamorte. E rappresenta una specie di eterno popolano meridionale, lo spirito perenne della movimentata e dolorosa lotta di classe nel Sud. Si tratta del romanzo scritto di getto nel 1977 e trovato tra le sue carte solo dopo la morte, di Francesco Laudadio, che fu, prima, giovanissimo responsabile del “lavoro nelle campagne” del PCI barese e, dopo, sceneggiatore e regista cinematografico.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

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