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Le nostre date: una proposta

LE NOSTRE DATE: UNA PROPOSTA

Di questi tempi si parla spesso, e giustamente, della necessità di organizzare un calendario civile per questo paese che pare non avere più memoria. E allora, grazie anche alle straordinarie possibilità che ci offre la rete, un numero crescente di archivisti del presente si affanna, ci affanniamo, a segnalare, indicare, raccontare: anno dopo anno, a volte con maggiore enfasi, altre con più stanchezza o colpiti dal dubbio dell’inutilità di questo compito (l’ho fatta molto breve, ci sono studi importanti sul tema e ora si parla di public history, per indicare la grande svolta della storiografia che a partire dagli anni Settanta  - e facendo in gran parte riferimento agli studiosi che si muovevano nella  rete degli Istituti della Resistenza, fondati da Parri-  usa diverse discipline perché la narrazione degli eventi che ci hanno preceduti sia comprensibile a tutti, utilizzando e valorizzando fonti che fino a poco prima mai sarebbero state perse in considerazione).

Sono convinta che, al di là delle cronologie ufficiali, ognuno di noi abbia un proprio “calendario civile”: una serie di date, cioè, che non può e non intende dimenticare. Avvenimenti pubblici o ristretti a poche persone, lieti o tragici, vittorie o sconfitte indimenticabili.

Avete voglia di indicarcele, fornendo anche una breve spiegazione dell’evento? Potremmo insieme costruire così il nostro calendario, che dia conto dei sentimenti e delle passioni (civili, politiche, sociali, sportive) che accompagnano i nostri giorni.

Potete mandare le vostre date (accompagnate da eventuali documenti anche fotografici in formato jpg) via mail, a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure utilizzando messenger della pagina facebook  della Biblioteca “Di Vittorio” : https://www.facebook.com/Biblioteca-Di-Vittorio-Cgil-Bergamo-384479397632/.

Se le segnalazioni saranno in numero considerato bastante (vecchio linguaggio sindacale…) troveranno posto in un blob; in caso contrario le pubblicheremo sia sulla pagine Fb che sul sito della Biblioteca. Indicateci sempre se volete che compaia il vostro nome o preferite l’anonimato, e il vostro anno di nascita.

Grazie per la collaborazione e se l’idea vi piace, la fate circolare?

un convegno sui frontalieri in Europa

Chi sono i frontalieri?
Secondo il vocabolario Treccani, "frontalière s. m. (f. -a) [dal fr. frontalier, che a sua volta è dal provenz. mod. frountalié «limitrofo»]. – Abitante di una zona di frontiera, che passa giornalmente il confine per recarsi al lavoro nello stato confinante; con sign. più ampio, chi dimora in prossimità di un confine di stato, spec. nelle vicinanze di valichi doganali attraverso i quali si svolge un intenso movimento di persone e di merci."
Noi proviamo a saperne qualcosa di più, in un convegno internazionale che parla, appunto, de I FRONTALIERI IN EUROPA. Organizzano il Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’università di Bergamo, la Biblioteca “Di Vittorio” e l’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del CNR. Giovedì e venerdì 16 e 17 novembre 2017, Sala riunioni, Piazza Rosate 2, Università di Bergamo con inizio alle ore 14.
Il coordinamento scientifico è di Paolo Barcella e Michele Colucci

il convegno è dedicato alla memoria di Leonardo Zanier, emigrante, sindacalista e poeta

 

programma qui

quando a migrare e' l'insegnante

Quando a migrare è l’insegnante

Il Rapporto 2017 sulle migrazioni interne in Italia(pubblicato nell’ottobre 2017 da Donzelli con il titolo In cattedra con la valigia. Gli insegnanti tra stabilizzazione e mobilità) è il primo rapporto interamente dedicato alla scuola e alla mobilità territoriale degli insegnanti. Il volume contiene saggi storici, analisi demografiche, interpretazioni sociologiche e una presentazione di cinque casi-studio su diversi contesti italiani.
In particolare, Paolo Barcella, docente all’Università di Bergamo, ha studiato il caso della provincia di Bergamo: lo abbiamo invitato a discuterne con Domenico Perrotta, autore di un saggio sulle maestre meridionali in Emilia Romagna e con Michele Colucci che, con Stefano Gallo, ha curato il volume.

Al dibattito – organizzato dalla Biblioteca “Di Vittorio” e da ProteoFareSapere, in collaborazione con FLC Bergamo – partecipa Elena Bernardini, segretaria della Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil di Bergamo

Bergamo, 15 novembre 2017, ore 15.30
Aula Magna Istituto “Vittorio Emanuele II”, via Lussana 2
Ingresso libero

L’iniziativa è organizzata da ProteoFareSapere, ente accreditato per la formazione (DM 8/06/2005 e DM 170/2016)

locandina qui
articolo de "L'eco di Bergamo", 8 novembre 2017 qui 
sito web del rapporto qui

Di Vittorio, 60 anni dopo

Il 3 novembre 1957, sessant’anni fa, muore a Lecco il segretario generale della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, una delle figure più importanti della storia del Novecento italiano, e non solo per quanto ha fatto per le lavoratrici e i lavoratori italiani e come presidente della Federazione sindacale mondiale: comandante delle Brigate internazionali in Spagna, fu eletto deputato nel 1946 e relatore ai lavori della Costituente per quanto riguarda le tematiche del lavoro. Promosse nel 1952 lo Statuto dei diritti dei lavoratori, con la forza e la convinzione con cui si era impegnato per il Piano del Lavoro nel 1949. Si oppose – anche se alla fine rinunciò alla battaglia -  a Togliatti sull’invasione dell’Ungheria del 1956, sostenuto da un giovanissimo Enrico Berlinguer…

Ricordarne il nome, valorizzarne la figura  è un dovere di tutta la Confederazione.

Qui una brevissima presentazione, che vorrebbe solo far nascere la voglia di saperne di più, magari partendo dal documentario di Lizzani e Dal Sette (che trovate anche su Youtube), decisamente più fedele e meno melenso dello sceneggiato rai di qualche anno fa.

E come finivano una volta i comizi della Cgil:

V la Cgil! W Di Vittorio! W la classe lavoratrice”

la recensione di Federico Creatini del libro su Riccardo Terzi

 La recensione del libro Sindacato, politica, autonomia. Per Riccardo Terzi, curata da Federico Creatini, pubblicata sul n. 284 di "Italia contemporanea": qui

 Gli interessati ad una copia del volume possono richiederla a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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