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NOVITA' MARZO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

Sentori di primavera dopo un inizio marzo piovoso: è il momento di programmare eventi e riflettere su temi d’attualità. L’iniziativa “Città e memoria. Un percorso urbano tra fascismo, antifascismo e deportazione” nell’edizione speciale in occasione dell’8 marzo è stata molto partecipata e siamo felici che la collaborazione tra realtà diverse, ma affini, sul territorio abbia dato i suoi primi frutti.
I consigli libreschi di questo mese daranno ampio spazio alla prospettiva femminile, declinata in temi e argomenti diversi tra loro. Da “Come farfalle nella ragnatela” che tratta di storie di violenza digitale sulle donne, si passa alle “Leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”. Abbiamo poi: “Donne, razza e classe” di Angela Davis testo pioneristico che mette in evidenza il convergere di razzismo e sessismo e due romanzi molto diversi tra loro ma uniti da una prospettiva comune: quella della donna lavoratrice: “La fabbrica delle ragazze” e “Due o tre cose che so di sicuro”.

Il 21 marzo, oltre che il primo giorno di primavera, è anche la giornata internazionale della poesia: “La terra di ferro e altre poesie” di Pasquale Pinto, la raccolta poetica scelta per voi. “Una volta sola nella vita” di Tom Hanlin non è un libro di poesie ma è come se lo fosse, visto che è un breve romanzo sulla vita. Concludiamo questa carrellata con altre tre tematiche di un’urgenza scottante, la guerra - e qui accogliamo calorosamente la riedizione delle “Lezioni sulla guerra e sulla pace” di Norberto Bobbio  -  il diritto, che da Anna Pintore nel suo “Coercizione e diritto” viene affrontato da un punto di vista filosofico: diritto e morale come meccanismi coercitivi di controllo sociale. E infine il reddito di base: Elena Gramaglia attraverso un’analisi rigorosa entra nel dettaglio delle principali configurazioni di reddito minimo e redditi di base, misure spesso ostacolate o ignorate dai governi che si sono succeduti ma di fondamentale importanza.

Due appuntamenti da segnare in agenda prima di passare al dettaglio dei libri:

  • “Intelligenza artificiale: l’impatto sul mondo del lavoro”: 22 marzo alle 10 presso il Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni di Bergamo. Interverranno: Vinicio Peluffo, Deputato alla Camera del Partito Democratico e Fabio Fossa, Docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano. Introduce e modera: Marco Toscano, Segretario generale della CGIL di Bergamo.
  • Ha finalmente preso avvio il gruppo di lettura della “Di Vittorio” che per questa prima edizione segue il filone della letteratura working class. A questo proposito segnalo il festival: “Non siamo qui per intrattenervi” organizzato da Edizioni Alegre e dal collettivo di fabbrica Gkn che si terrà dal 5 al 7 aprile a Campi Bisenzio. Qui trovate tutte le informazioni: Festival di letteratura working class

Torniamo alle novità di questo mese:

Come farfalle nella ragnatela (Lara Ghiglione, Vanessa Isoppo Futura, 2023)

Molestie e minacce, condivisione di immagini intime senza il consenso della persona ritratta, intimidazioni, violenza verbale, cyberbullismo e istigazione al suicidio: sono alcune delle forme di sopruso e violenza che si verificano sul web, che talvolta si rivela una trappola da cui è difficile liberarsi. Questo libro raccoglie uno studio socio-criminologico che analizza dinamiche, cause ed effetti della violenza digitale anche attraverso alcune storie che hanno scosso il Paese ma che non sempre sono state rappresentate in modo corretto da stampa e media. Uno studio che vuol diffondere una maggiore consapevolezza sui rischi del web e provare a liberarlo dalla cultura sessista del possesso, della violenza e dell’odio.

Leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia (a cura della Fondazione Nilde Iotti, Futura Editrice 2024)

La terza edizione aggiornata e ampliata di questo prezioso volume racconta in modo inedito il debito che l’Italia ha nei confronti delle donne. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe e i contenuti delle conquiste legislative dall’inizio della Repubblica alla conclusione dell’ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro ricorda la battaglia per il diritto di voto e le “madri della nostra Repubblica”. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne e il racconto delle leggi con uno schema cronologico dal 1950 al 2022 a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti.

Donne, razza e classe (Angela Davis, Alegre, 2022)

Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Attraverso le storie di alcune figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. La lezione principale di Angela Davis è quello di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco.

La fabbrica delle ragazze (Ilaria Rossetti, Bombpiani, 2024)

Al centro di questo romanzo ci sono le ragazze: con i capelli al vento di chi attraversa la campagna in bicicletta, con le guance scavate perché il cibo scarseggia, con le dita sottili perfette per costruire munizioni. Infatti durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie proprio la campagna lombarda per installare uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. E poi ci sono i ragazzi, allontanati dalle famiglie e dal lavoro per andare a far carne da macello in trincea. È il 1918 Emilia saluta i genitori senza sapere se li rivedrà perché una grave esplosione investe la fabbrica causando decine di vittime, quasi tutte donne e bambine. Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche.

Due o tre cose che so di sicuro (Dorothy Allison, Minimum Fax, 2019)

Esistono tanti modi in cui i pettegolezzi di una generazione possono trasformarsi in leggende per chi li eredita. Lo sa bene Dorothy Allison che con questo libro ci regala un memoir intenso e lacerante che è un piccolo gioiello. Illustrato con fotografie tratta dalla collezione personale dell’autrice, racconta la storia delle donne della sua famiglia – figlie, sorelle, cugine e zie – e degli uomini che hanno abusato di loro e che ne hanno condiviso i destini. Provocatorio, controverso e brutalmente onesto il memoir della Allison ha la forza di raccontare di nuovo, da una prospettiva diversa e complementare, un mondo white trash nel quale bellezza e dolore, amore e crudeltà, sconfitta e riscatto non sono mai separabili, ma due facce di un’unica medaglia.

Una volta sola nella vita (Tom Hanlin, Graphe edizioni, 2024)

“Se voi vi sentite tanto superiori da non riuscire a interessarvi di minatori e di serve, smettete di leggere. D’ora in poi io mi rivolgo ai minatori e alle serve di tutto il mondo”. Così Tom Hanlin, che sperimentò in prima persona la fatica e i rischi del lavoro in miniera, presenta il suo romanzo, imponendoci di accostarci a esso con il giusto sguardo. È impressionante la modernità e la portata letteraria e sociale di quest’opera che appare subito diversa da ogni altra: una scrittura asciutta nella quale ogni vocabolo pesa di molti significati. Una storia all’apparenza semplice ci porta a riflettere sulla scoperta di sé come individuo in una collettività e sul sentimento di amore come fragile tramite di questo processo.

La terra di ferro e altre poesie (Pasquale Pinto, Marcos y Marcos, 2023)

Con La terra di ferro il poeta tarantino Pasquale Pinto ci porta a Taranto, splendida e terribile, attraversata da ferite insanabili. Poesia operaia, dunque: a patto che l’espressione non si raggeli in una gabbia troppo stretta e divisiva; perché se operaia è senza dubbio l’esperienza in cui questa poesia affonda le radici, soltanto poetica nel senso più ampio è la distillazione estetica e conoscitiva di una simile esperienza. “Impara dai poveri a salutare i morti / a camminare nei cimiteri / a chiudere la giornata alle spalle / ed anche a scegliere / quelli con cui alzare il vino / o aprire la giacca al sole / / Impara da loro / a tenere le mani alla luce / a indovinare l’acqua nel cielo / a trattare il pane col silenzio”.

Lezioni sulla guerra e sulla pace (Norberto Bobbio, Editori Laterza, 2024)

Nel 1964 Norberto Bobbio decide di dedicare le sue lezioni di filosofia del diritto al tema della guerra e della pace. Un tema che a Bobbio pare meritevole di essere trattato, non solo perché adatto a una ricostruzione storica e teorica di ampio respiro ma soprattutto perché reso urgente dal pericolo della guerra atomica, nel pieno della crisi di Cuba. Il libro espone e discute varie teorie con cui nella storia si è tentato di giustificare la guerra e le diverse correnti pacifiste che hanno cercato di superarla. Qui Bobbio avanza la sua celebre tesi circa l’impossibilità di giustificare la guerra in un’epoca in cui l’uso di armi così potenti rischia di mettere in questione la stessa sopravvivenza del genere umano. Un testo destinato a diventare imprescindibile rispetto a un dibattito contemporaneo spesso non all’altezza della drammaticità dei tempi che viviamo.

Coercizione e diritto (Anna Pintore, Mimesis, 2023)

Dopo Herpert Hart, la filosofia del diritto specie angloamericana ha espunto senza troppi complimenti la coercizione dal diritto, almeno come sua caratteristica “essenziale”, oppure ne ha preservato il ruolo e l’importanza, ma conferendo a essa una posizione servente rispetto ai requisiti morali che il diritto, come tale, dovrebbe soddisfare. Negli scritti raccolti, l’autrice mostra l’insostenibilità di queste tesi e riafferma, in tema di rapporti tra diritto e forza, l’attualità della tradizione giuspositivista, alla luce della quale il monopolio e l’amministrazione della forza fisica sono il tratto saliente del fenomeno giuridico. Sostiene inoltre che la centralità della coercizione nel concetto di diritto si integra pienamente col programma di separazione tra diritto e morale e con una visione strumentale del diritto: vale a dire con i due aspetti alla base dell’anzidetta tradizione.

Il reddito di base (Elena Granaglia, Futura editrice, 2024)

Nel 2018 avevamo cominciato a sanare l’anomalia italiana di non avere uno schema di reddito minimo. Il 2023 segna un ritorno al passato con misure categoriali di sostegno al reddito che distinguono pesantemente tra poveri meritevoli e non meritevoli. Attraverso un’analisi rigorosa, ma di facile lettura, il volume mira a fornire gli strumenti indispensabili per cercare di contrastare queste resistenze e cambiare rotta.  Entra nel dettaglio delle principali configurazioni di reddito minimo e dei più complessivi redditi di base, intendendo, per reddito di base, un trasferimento monetario, liberamente spendibile, finanziato dalle imposte e finalizzato ad assicurare uno zoccolo di reddito a tutte e tutti. Esamina le più recenti evoluzioni in atto nell’Unione europea soffermandosi poi sul caso italiano. Difende con forza quello che viene definito reddito minimo di cittadinanza.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

8 MARZO: “Città e memoria. Un percorso urbano tra fascismo, antifascismo, deportazione”

Care e cari,

abbiamo il piacere di segnalarvi una nuova edizione di Città e memoria. Un percorso urbano tra fascismo, antifascismo, deportazione”.

Camminare per le vie di Bergamo nella memoria dell'antifascismo e nella conoscenza della storia cittadina questa volta significherà assumere la prospettiva femminile e ritrovare i volti, le storie e le parole di quelle donne che seppero immaginare un mondo di pace, libertà e diritti. I collaboratori ISREC ci condurranno per le varie tappe dei luoghi salienti del centro cittadino facendo rivivere episodi, persone, storie che non possono essere dimenticate.

La passeggiata si concluderà in piazza Vittorio Veneto con una maratona di letture:

"VOCI DI DONNE PER LA PACE"

Attraverso le parole che molte donne hanno scritto, testimoniato, urlato lungo tutto il Novecento fino a oggi, rivendicheremo con forza la pace.Oggi la guerra è, come sempre, lo strumento per la ridefinizione dei poteri e l’appropriazione delle risorse: per questo le donne, troppo spesso considerate risorsa, vengono zittite e arruolate in una rinnovata subalternità. Ovunque e sempre in guerra le donne vengono stuprate e uccise. Ovunque le voci delle donne vengono oscurate a meno che siano fedeli ancelle del patriarcato.

Noi donne rivendichiamo la pace, vogliamo imporre ogni pratica di risoluzione dei conflitti, ogni mediazione che salvi vite e territori.

#ceasefirenow

PROGRAMMA:

Quando: Sabato 9 marzo ore 9.30

Ritrovo: Fontana del Donizetti (Largo Gavazzeni)

Il percorso si conclude alle 10.45 in piazza Vittorio Veneto dove si terrà la maratona di letture: "VOCI DI DONNE PER LA PACE" in collaborazione con Udi "Velia Sacchi"

Per prenotazioni:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

oppure: 035-3594350
lun-ven: 8.45-12.30
mart-giov: 8.45-12.30 e 13.30-15.30

 

Care e cari,

 

abbiamo il piacere di segnalarvi una nuova edizione di Città e memoria. Un percorso urbano tra fascismo, antifascismo, deportazione”.

Camminare per le vie di Bergamo nella memoria dell'antifascismo e nella conoscenza della storia cittadina questa volta significherà assumere la prospettiva femminile e ritrovare i volti, le storie e le parole di quelle donne che seppero immaginare un mondo di pace, libertà e diritti. I collaboratori ISREC ci condurranno per le varie tappe dei luoghi salienti del centro cittadino facendo rivivere episodi, persone, storie che non possono essere dimenticate.

La passeggiata si concluderà in piazza Vittorio Veneto con una maratona di letture:

"VOCI DI DONNE PER LA PACE"

Attraverso le parole che molte donne hanno scritto, testimoniato, urlato lungo tutto il Novecento fino a oggi, rivendicheremo con forza la pace.Oggi la guerra è, come sempre, lo strumento per la ridefinizione dei poteri e l’appropriazione delle risorse: per questo le donne, troppo spesso considerate risorsa, vengono zittite e arruolate in una rinnovata subalternità. Ovunque e sempre in guerra le donne vengono stuprate e uccise. Ovunque le voci delle donne vengono oscurate a meno che siano fedeli ancelle del patriarcato.

Noi donne rivendichiamo la pace, vogliamo imporre ogni pratica di risoluzione dei conflitti, ogni mediazione che salvi vite e territori.

#ceasefirenow

PROGRAMMA:

Quando: Sabato 9 marzo ore 9.30

Ritrovo: Fontana del Donizetti (Largo Gavazzeni)

Il percorso si conclude alle 10.45 in piazza Vittorio Veneto dove si terrà la maratona di letture: "VOCI DI DONNE PER LA PACE" in collaborazione con Udi "Velia Sacchi"

Per prenotazioni:

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oppure: 035-3594350
lun-ven: 8.45-12.30
mart-giov: 8.45-12.30 e 13.30-15.30

 

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Intelligenza artificiale: concetti e contatti

Ben ritrovate e ben ritrovati,

Con piacere vi invitiamo all’incontro:

“Intelligenza Artificiale: CONCETTI E CONTATTI”

organizzato da Paolo Barcella e Mario Verdicchio nell’ambito della Terza Missione del dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere e dalla CGIL di Bergamo in collaborazione con la Rete bibliotecaria bergamasca che si terrà giovedì 29 febbraio alle 18 in Sala Galeotti, via dei Caniana, 2 Bergamo.

Si tratta del primo di una serie di incontri sul tema più che mai attuale dell’intelligenza artificiale, i suoi sviluppi, le potenzialità e i rischi nei diversi ambiti di influenza dell’IA.

In questo incontro proveremo a entrare “in contatto” con la materia partendo dal funzionamento e dagli utilizzi reali e potenziali, proveremo a mettere in luce le possibili conseguenze dell’impiego massivo di questa tecnologia dando conto delle normative vigenti e di ciò che invece occorre con urgenza regolamentare per garantire la sicurezza dei cittadini e delle cittadine. Parleremo dunque dei meccanismi di deep learning che si basano su database sterminati di dati personali e di copyright e cercheremo di sfatare falsi miti che già circolano sull’impiego dell’IA.

Ad animare il dibattito saranno:

Gabriele Balbi
Università della Svizzera Italiana. Facoltà di Comunicazione, Cultura e Società.
La ricerca del prof. Balbi ha al centro i media e le comunicazioni con una prospettiva storica ed è al crocevia tra media studies, storia della tecnologia, archeologia dei media, Science and Technology Studies, economia politica della comunicazione e studi culturali.

Mario Verdicchio
Università degli Studi di Bergamo. Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere.
Ha insegnato Intelligenza Artificiale presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Bergamo. Ora si occupa di Digital Humanities e nelle sue ricerche analizza i rischi e le implicazioni sociali associate all’uso delle tecnologie dotate di intelligenza artificiale.

Modera:

Mara D’Arcangelo
Responsabile della biblioteca "Di Vittorio" della CGIL di Bergamo

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NOVITA' FEBBRAIO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

La newsletter di questo mese è tutta dedicata ai libri.

Vi ricordo solo che è possibile visitare la mostra “LA VALLE CHE LAVORA” che ospitiamo nei nostri spazi fino al 23 febbraio negli orari di apertura della CGIL.

Il gruppo di lettura della “Di Vittorio” aspetta nuove lettrici e lettori!

Ricordiamo che funziona così:

  • 6 titoli, idealmente uno al mese.
  • L’iniziativa è pubblica, chiunque sappia leggere può partecipare.
  • La biblioteca mette a disposizione le copie dei libri per la lettura e l’ultimo giovedì del mese ci troviamo per parlarne in biblioteca alle 18.00. Sarà offerto cibo per il corpo oltre che per la mente.

La biblioteca propone una bibliografia tematica che in questa prima edizione ha l’obiettivo di esplorare la letteratura working class, ovvero quella letteratura che racconta il mondo del lavoro dall’interno. Scrittrici e scrittori di estrazione proletaria o appartenenti alla nuova classe lavoratrice precaria che raccontano la propria vita o che ci narrano storie provenienti dal variegato mondo del lavoro di cui essi stessi fanno parte.

Ci chiamano anche ceti bassi, plebaglia, classe operaia, poveri, proletari, pezzenti, rifiuti umani o feccia. Da tutto questo, so far nascere storie” (Dorothy Allison, Due o tre cose che so di sicuro)

Il primo libro scelto è:

 

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108 metri. The new working class hero / Alberto Prunetti

 

 

 

Diamo ora spazio ai nuovi libri che da oggi trovate in biblioteca, pronti al prestito.

Come sempre cerchiamo di fornire una bibliografia ricca di spunti che abbraccino diverse tematiche e argomenti: Voci dal conflitto. Israeliani e palestinesi a confronto come già enuncia il titolo presenta punti di vista, “voci”, palestinesi e israeliane vibranti e puntuali nell’analisi del rapporto (o nell’assenza di rapporto) tra le parti. Per un’atlante della memoria operaria ci ricorda che il semplice narrare la condizione umana dell’operaio/a è un atto di insubordinazione antagonista perché è un gesto del tutto inattuale, eppure la memoria operaia resterà in ogni momento di maggior pericolo, ciò che salva. L’IA è uno dei temi più discussi in quest’ultimo anno perché ha e avrà implicazioni pratiche per tutte/i noi. IA: lavorare con l’intelligenza artificiale prova proprio a delineare gli effetti di questa tecnologia sul mondo del lavoro e sulla cyber security. Rispolveriamo poi un classico, Ipotesi di una sconfitta di Giorgio Falco, lo sgretolamento di un Paese incarnato nel corpo e nella vita di un uomo. Douglas Stuart ci porta invece a Glasgow nel 1981 e ci racconta la storia struggente di Shuggie Bain, uno strano bambino che parla come un principe nonostante sia figlio di un minatore e di sua mamma Agnes entrambi ai margini di una società che li ripudia. Catene di gloria è un romanzo figlio del postmodernismo che mette insieme la tradizione letteraria afroamericana, i videogiochi e una serissima denuncia contro il sistema carcerario e il mondo dell’entertainment. Ricordiamo il centenario dall’uccisione di Matteotti con L’antifascista di Massimo L. Salvadori con una scelta di scritti di Matteotti e una cronaca di Andrea Caffi sui dieci giorni dell’assassinio. Goffredo Fofi invece ci porta nel mondo del cinema militante tempratosi nel vivo delle lotte del ‘900. Sempre nel campo della militanza culturale gioca anche Gianni Rodari, il maestro ribelle per cui ogni libro per ragazzi è un libro impegnato.

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Eccoci dunque:

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Voci dal conflitto. Israeliani e palestinesi a confronto (A.A V.V, Futura, 2021)

Questo volume è la seconda edizione aggiornata - visto il riaccendersi negli ultimi mesi del conflitto - di un testo già edito nel 2002 che offre una rappresentazione non appiattita sugli schemi della belligeranza recuperando la molteplicità delle tensioni che si sono venute a creare tra le due parti, non solo sul piano degli interessi politici ed economici, ma anche su quello delle fratture sociali e culturali. Voci di palestinesi, voci di israeliani, voci contro la guerra. Voci di sorprendente attualità nel mettere a fuoco cause ed effetti del fallimento del progetto “due popoli due Stati”. Nel denunciare l’ingiustizia dell’occupazione, la sottrazione di risorse vitali di cui i governi israeliani sono responsabili, l’insostenibilità degli interventi (e dei non interventi) del mondo occidentale.

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Per un atlante della memoria operaia (a cura di L. Teodonio e M. Tronti, DeriveApprodi 2023)

Il semplice narrare la condizione umana dell’operaio è un atto di insubordinazione antagonista perché viene visto come gesto del tutto inattuale. La fabbrica in un sistema capitalistico può anche diventare marginale, per la produzione, lo scambio e il consumo. Ma nessun mercato mondiale e nessuna rivoluzione tecnologica potrà mai sostituire questa impronta storica che ha segnato la sua nascita e il suo sviluppo. Gli operai, almeno in Occidente, sono sempre di meno ma quella soggettività sociale e politica in forma di classe, quella risorsa di conflitto e di organizzazione quella modalità particolare di stare al mondo rimarrà scolpita nella storia a venire. Ecco perché la memoria operaia resterà in ogni momento di maggior pericolo, ciò che salva.

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IA: lavorare con l’intelligenza artificiale. Una cassetta degli attrezzi 4.0 (a cura di C. Maiolini e A. De Luca, Futura, 2021)

L’intelligenza artificiale è la tecnologia più sfidante per l’essere umano; mette in discussione il suo primato, la sua capacità di ragionare, inventare, trovare soluzioni. A seconda di come sarà utilizzata potrebbe rivelarsi strumento di liberazione o di oppressione delle persone nel mondo del lavoro ma anche nella vita quotidiana, per questo il sindacato ha l’obbligo di contrattare nuove tutele e immaginare spazi di contrattazione collettiva. Questo manuale è un lavoro plurale e contiene esempi atti a spiegare le diverse applicazioni dell’IA, una lettura della situazione internazionale, un approccio alla contrattazione e alla normativa vigente, infografiche per semplificare la lettura.

 

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Ipotesi di una sconfitta (Giorgio Falco, Einaudi, 2017)

Da bambino Giorgio Falco amava la divisa da autista degli autobus che il padre indossava ogni giorno per andare al lavoro, tanto che a Carnevale voleva vestirsi come lui. Questo romanzo autobiografico comincia dunque così, con la storia del padre: solo raccontando l’epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, come salvezza, Falco ne può testimoniare il graduale disfacimento, attraverso le proprie innumerevoli esperienze professionali, cominciate durante il liceo per pagarsi una vacanza mai fatta. Una lunga serie di lavori iniziati e persi che lo conduce alla scelta radicale di mantenersi con scommesse sportive. È la fine, o solo l’inizio. Perché questa è la storia – intima, chirurgica, persino comica – di un lento apprendistato per diventare scrittore. E di come possa vivere un uomo incapace di adattarsi.

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Storia di Shuggie Bain (Douglas Stuart, Mondadori, 2021)

Siamo nel 1981: Glasgow, un tempo fiorente città mineraria sta morendo sotto i colpi del thatcherismo e i suoi abitanti lottano per sopravvivere. Agnes Bain è una donna delusa avvolta da una pelliccia di visone spelacchiata. Quando il marito, tassista e donnaiolo, la abbandona si ritrova con i suoi tre figli in balia di una città devastata dalla crisi economica. A non perdere le speranze rimane solo Shuggie, il più piccolo dei fratelli, un bambino diverso che parla come un principe. Lo prendono di mira perché gay, lo rimproverano e ne sono infastiditi. Shuggie e Agnes si ritrovano entrambi ai margini: lei ostracizzata dalle altre donne e usata dagli uomini, lui vittima del bullismo e del machismo. La storia al centro del romanzo oltre ad essere il ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna in difficoltà, è soprattutto una struggente storia d’amore, di quel sentimento fortissimo che solo un figlio può nutrire.

 

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Catene di gloria (Nana Kwame Adjei-Brenyah, Edizioni SUR, 2023)

In una surreale versione degli Stati Uniti del prossimo futuro dove il sistema carcerario è interamente privatizzato, Catene di Gloria è un format televisivo di enorme successo: i detenuti e le detenute invece di scontare la pena, possono scegliere di sfidarsi a morte in un torneo fino a guadagnarsi la libertà. Catene di Gloria è al tempo stesso uno scatenato romanzo d’azione con personaggi memorabili e come serissima denuncia contro l’industria carceraria e quella dell’entertainment. È un romanzo figlio del postmodernismo, della tradizione letteraria afroamericana, della cultura dei videogiochi, della tv sportiva; ma soprattutto è intriso di quel sentimento di protesta radicale e immaginifico che ha animato la migliore controcultura americana.

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L’antifascista(Massimo L. Salvadori, Donzelli Editore, 2023)

“Giacomo Matteotti condusse una opposizione intransigente nei confronti del fascismo, la cui natura e pericolosità aveva acutamente compreso e denunciato per tempo. Fu l’uomo del coraggio. Per questo il fascismo volle che fosse consegnato alla tomba, così da farne tacere la voce”. Il 10 giugno 1924 Giacomo Matteotti, segretario del Partito socialista unitario, fu rapito e trucidato a Roma ad opera di una squadra di sicari fascisti, colpevole di aver osato in un celebre discorso alla Camera denunciare che le elezioni politiche svoltesi il 6 aprile di quell’anno erano avvenute in un clima di sistematiche violenze e brogli sfacciati. Questo breve saggio intende contribuire a rimuovere la patina di oblio ma anche quella di pura e semplice celebrazione. Matteotti emerge quale teorico e rappresentante di quello che definiva “riformismo rivoluzionario”.

 

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Breve storia del cinema militante (Goffredo Fofi, Elèuthera, 2023)

Il cinema militante è indiscutibilmente stato un protagonista della storia del Novecento, nutrendosi di influenze diverse e temprandosi nel vivo delle lotte. Eppure oggi non è più in grado di stimolare l’immaginario collettivo, di interpretare un mondo andato in frantumi. Ma è proprio da questi frammenti, da questi piccoli pezzi di mondo che si può ripartire per cercare nuove forme “cinematografiche” che abbiano ricadute sociali e pedagogiche, scientifiche e culturali, cioè in definitiva politiche. Occorre riportare il cinema alla sua militanza facendolo girare in salette e cantine, scuole e quartieri, parrocchie e camere del lavoro dando spazio a quanto di inchiesta, formazione, sollecitazione all’azione può ancora offrire.

 

 

Gianni Rodari. Vita, utopie e militanza di un maestro ribelle (Lorenzo Iervolino, Redstarpress, settembre 2021)

Piemontese di nascita, lombardo di adozione, Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni, non è solo l’autore di un’opera vastissima e variegata, capace di rivoluzionare i parametri della letteratura rivolta ai più piccoli fino a restare impressa nell’immaginario collettivo di intere generazioni. Ma se libri come Favole al telefono o Grammatica della fantasia sono entrate a far parte del patrimonio culturale internazionale, lo scrittore Gianni Rodari fu pur sempre anche studente seminariale, maestro elementare, militante comunista, partigiano e giornalista, oltre che pedagogo e poeta. In questa biografia, Lorenzo Iervolino con l’ausilio delle dichiarazioni di Rodari e le testimonianze di prima mano di amici e colleghi, compone un racconto corale e appassionante della straordinaria esistenza di un maestro ribelle.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

 

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

LA VALLE CHE LAVORA - Inaugurazione mostra/ 9 febbraio

Care compagne e cari compagni,

con piacere vi invitiamo all'inaugurazione della mostra con le immagini del reportage di Federico Buscarino, realizzato in Valle Seriana nel 2014.

Presentazione: Alessandra Pozzi, presidente dell'associazione Diaforà

Intervengono: il fotografo Federico Buscarino, Eugenio Borrella (ex segretario generale FIOM Bergamo), Elisabetta Donati (dirigente mercato del lavoro presso la Provincia di Bergamo)

Modera: Mara D'Arcangelo, responsabile della biblioteca "Di Vittorio" della CGIL di Bergamo

Venerdì 9 febbraio

Ore: 18

Dove: Sala Lama, CGIL di Bergamo (via Garibaldi 3)

La mostra proposta dalla biblioteca “Di Vittorio” e dall’Associazione Diaforà con il patrocinio della Cooperativa La Fenice sarà allestita negli spazi della biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo e sarà visitabile fino al 23 febbraio 2024

La Valle Seriana ha sempre dato grande centralità al lavoro e gli scatti di Buscarino colgono appieno l’umanità dei lavoratori e delle lavoratrici ritratti. Ad ispirare il reportage fotografico è stata l’attività di aziende (Cotonificio Albini, Acerbis, Fassi, Radici Group, Martinelli Ginetto) che, nonostante la crisi del 2008, sono riuscite a garantire occupazione.

Come mi capita spesso, le persone tendono a nascondersi davanti alla macchina fotografica, non vogliono apparire e mostrarsi all’obiettivo, fino a quando non inizio a parlare con loro, a farmi spiegare il loro mestiere e mi viene mostrata la trasformazione della materia che passa dalle loro mani – afferma il fotografo – Solo allora prendono confidenza con me e la mia macchina fotografica, mi mostrano volentieri il loro operato e si rendono disponibili a ripetere i passaggi della lavorazione affinché io lo possa fotografare ogni dettaglio. Vi sono giovani che hanno iniziato da poco tempo la loro carriera lavorativa e persone, invece, che hanno speso tutta una vita in queste aziende che ormai sentono proprie, di cui sentono la responsabilità. Tutti hanno però nello sguardo l’orgoglio di chi realizza qualche cosa con le proprie mani, di chi riesce a plasmare la materia per trasformarla in qualcosa che prima non esisteva.

Lo sguardo di Buscarino coglie i gesti, i volti e la professionalità delle persone oltre a porci un interrogativo sul futuro del lavoro in Val Seriana.

In questo incontro presenteremo il reportage del fotografo e oltre a fornire una panoramica sulla storia della Valle e delle sue aziende, ci occuperemo anche del futuro del lavoro e delle nuove sfide che la bergamasca come altre realtà di provincia devono prepararsi ad affrontare.

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