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ciclo di incontri MACERIE. IL RITORNO DEI FASCISTI IN EUROPA

Saverio Ferrari, in un incontro al Mutuo Soccorso di Bergamo (via Zambonate 33, ore 21) moderato da Davide Agazzi, apre parlando del NEOFASCISMO OGGI IN ITALIA il ciclo di incontri Macerie, Il ritorno dei fascisti in Europa, promosso dal Comitato provinciale dell'Anpi di Bergamo.
La tremenda crisi economica globale che sta determinando un cambiamento radicale nella struttura sociale e politica del mondo, dai luoghi emotivamente e geograficamente più lontani fino alle porte delle nostre case, ha comportato la ricomparsa di movimenti e partiti politici che, più o meno apertamente, hanno i loro valori di riferimento nel fascismo europeo che si pensava sconfitto con la fine della seconda guerra mondiale.
Sfruttando consapevolmente la paura che provoca il diverso da noi, il timore di perdere un benessere materiale sempre più effimero e ora lo spettro della guerra di religione contro “gli infedeli”, per la difesa dei “valori dell’Occidente”, gruppi di neofascisti o comunque di estrema destra consolidano le loro fila e senz’altro aumentano la loro visibilità. E’ necessario sapere di più, capire meglio per attrezzarsi nella quotidiana lotta per la democrazia e la libertà che è tra i compiti fondamentali dell’Anpi; per informare anche le nuove generazioni sulla genesi e sul pericolo del neofascismo.
Gli altri incontri il 21 ottobre a Trescore, il 10 novembre a Lovere, il 6 dicembre a Dalmine. Il ciclo di incontri è organizzato dal Comitato provinciale di Bergamo dell'ANPI, in collaborazione con le sezioni Anpi di Bergamo città, Dalmine, Lovere, Val Calepio e Val Cavallina. Aderiscono la Biblioteca "Di Vittorio" Cgil, l'ARCI, il Comitato Bergamasco Antifascista, la fondazione La Porta, L'Isrec Bergamo, la Rete Aldo dice 26x1, la Fondazione BergamoEuropa

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Locandina

Una bambina in fuga, di Lidia Gallico. Una bella iniziativa a Albino

Tra l’ottobre 1943 e i primi mesi del 1944, Lidia, una bambina mantovana di religione ebraica, trova ospitalità sicura con la sua famiglia, prima di riuscire ad espatriare in Svizzera, a Dossello di Albino. I Gallico non sono gli unici ebrei nascosti nel paese seriano, e in tutta la Valle Seriana: eppure, una realtà evidente e anche gratificante da ricordare rimane sepolta negli anni. Fino a quando una storica mantovana, Maria Bacchi, conosce Lidia Gallico e scopre che la signora ha scritto negli anni Ottanta la sua memoria di bambina, ne intuisce il valore e decide di pubblicarla, insieme ad un corposo apparato di ricostruzione storica. Libro in mano, Maria Bacchi ci contatta e ci chiede di aiutarla a trovare quella famiglia Nicoli, quel Barbù che li ospitò: grazie all’impegno dell’Anpi di Albino, di Mauro Magistrati e, soprattutto, di Angelo Calvi, è stato possibile ricostruire non solo i nomi, ma la trama di una vicenda bella e importante.
Lidia Gallico, classe 1932, insieme alla sua famiglia e a Maria Bacchi, sarà sabato 8 ottobre 2016, alle 16,30 all’Auditorium comunale di Albino, per parlare del suo libro, in un incontro organizzato dall’Amministrazione comunale, l’Anpi di Albino e la Biblioteca “Di Vittorio”.  E’ stato inoltre richiesto il conferimento della cittadinanza onoraria per Lidia Gallico e per suo cugino, attestazione che dovrebbe avvenire nel corso dell’incontro (su “L’eco di Bergamo” di domenica 2 ottobre 2016, un’intera pagina dedicata).

 una bambina in fuga a albino

Lidia Gallico, UNA BAMBINA IN FUGA – Diari e Lettere di un'ebrea mantovana al tempo della Shoah, a cura di Maria Bacchi, edito da Gilgamesh Edizioni.

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