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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - MAGGIO 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

il mese di maggio è dedicato a bandi e richieste di sovvenzioni per la biblioteca Di Vittorio e il suo patrimonio archivistico e librario. Continuiamo anche i laboratori nelle scuole e nelle biblioteche della Val Seriana, il progetto è in dirittura d’arrivo per quest’anno scolastico 2024/2025 e presto faremo un resoconto più dettagliato. Stiamo imbastendo le proposte formative per le scuole superiori per l’a.s. 2025/2026 ed entro fine mese verrà inoltrato il volantino a tutti gli istituti della bergamasca.

Veniamo ora ai nostri libri. Due immancabili libri sul tema del lavoro: “Il lavoro. Dalla rivoluzione industriale alla transizione digitale” di G. Cavalca, E. Mingione ed E. Pugliese e “Lavoro” di Stefano Massini: il primo dal taglio più storico e sociologico il secondo dal taglio più filologico, ma in ogni caso attuale. Proseguiamo con “Liberi e uguali. Manifesto per una società giusta” di Daniel Chandler per un’alternativa al cinismo dei nostri tempi, “Rivoluzioni. Quando i popoli cambiano la storia” di Donald Sassoon e “La lotta di classe nel XXI secolo” di Lidia Undiemi, un’inchiesta globale sullo sfruttamento del lavoro contemporaneo. Di imprescindibile attualità “Il labirinto di Gaza. Storie, politiche, rappresentazioni (1987-2023)" di A. Marzano e M. Simoni. Cerchiamo poi di interrogarci rispetto alla trasmissione della conoscenza e all’educazione come antidoto all’abbrutimento con “Conoscenza o barbarie. Storia e futuro dell’educazione” di Jacques Attali. Infine due romanzi e un libro di poesie: “La luna nelle baracche” che restituisce il senso di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto come educatore; “Poveri cristi” di Ascanio Celestini che torna a raccontare i margini, la lotta di classe dalle perifere; “Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane” di Alessandra Carnaroli che traduce in versi crudi la scarnificata essenza dei tragici fatti di cronaca degli ultimi anni.

Ecco, dunque, i libri del mese:

Il lavoro dalla rivoluzione industriale alla transizione digitale (Guido Cavalca, Enzo Mingione, Enrico Pugliese, Carocci, 2024)

Negli ultimi anni si sono registrate radicali e rapide trasformazioni del lavoro legate al procedere della rivoluzione digitale e alla riconfigurazione della globalizzazione. Il libro analizza questi cambiamenti e propone le coordinate per lo studio delle nuove tensioni sociali nel mercato e nell’organizzazione del lavoro, in un quadro di crescenti diseguaglianze, mestieri e professioni in estinzione e nuove attività in sviluppo. In chiave storica e comparativa si affrontano tematiche classiche quali la divisione del lavoro, il taylorismo e le condizioni di lavoro nelle fabbriche fordiste, l’evoluzione dei sistemi di protezione sociale, le nuove forme di disoccupazione e lavoro precario, il sindacato e il conflitto industriale. Il volume- avvalendosi di aggiornamenti statistici sull’occupazione in Italia e in Europa, con particolare attenzione ai giovani e alle donne- approfondisce i processi legati alle migrazione internazionali, non solo in agricoltura e nell’industria, ma anche nei servizi e nell’economia di piattaforme.

Lavoro  (Stefano Massini, il Mulino, 2016)

Si può parlare di lavoro in molti modi. Questo libro esplora tutti i meandri di una parola insidiosa e corrotta nell’uso, resa spesso inefficace dal suo rimbalzo tra i dialoghi sguaiati dei talk show. Davanti a noi si apre cosi una prospettiva inedita, quella del drammaturgo che si addentra per un sentiero tanto impervio quanto suggestivo. Il sipario si alza, la parola va in scena: sul palcoscenico si avvicendano personaggi storici e della fantasia, figure del cinema e della letteratura, uomini e umanoidi, ma soprattutto risuona la vita e il dramma del lavoro nel nostro presente.

Liberi e uguali. Manifesto per una società giusta (Daniel Chandler, Editori Laterza, 2025)

Un’agenda ampia e variegata che va dall’istruzione alle leggi elettorali, dai congedi parentali al reddito universale, dal salario minimo alla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, dalla tassazione dei patrimoni più alti ai limiti nell’uso delle emissioni di carbonio. “Nella storia,” – scrive Chandler alla fine del libro – “i sogni utopici di una società migliore sono stati la linfa vitale del progresso. Molto di ciò che oggi diamo per scontato – la libertà dalla schiavitù, il suffragio universale, l’esistenza dello Stato sociale – un tempo non erano altro che il parto dell’immaginazione di riformatori sociali idealisti. I partiti progressisti hanno bisogno di guidare anziché seguire, di riacquistare un senso di autonomia politica e di presentare una tesi sostanzialmente morale del perché e del come si possa cambiare la società in meglio.

Rivoluzioni. Quando i popoli cambiano la storia (Donald Sassoon, Garzanti, 2024)

Quando parliamo di rivoluzioni spesso ci riferiamo a singoli eventi, come la presa della Bastiglia o l’assalto al Palazzo d’inverno. Ma in realtà ci vogliono decenni perché una rivoluzione si sviluppi e si esaurisca – sempre che ciò accada. In questo libro Sassoon ripercorre alcune tra le rivoluzioni più celebri, dalla guerra civile inglese alla guerra d’indipendenza americana fino alla rivoluzione russa e cinese. Si tratta dunque di un brillante resoconto di quegli sconvolgimenti politici che hanno fatto la storia. Sassoon ci offre, grazie a un’analisi lucida e ambiziosa, gli strumenti necessari per comprendere le ragioni e le trasformazioni del presente.

La lotta di classe nel XXI secolo (Lidia Undiemi, Ponte alle Grazie, 2024)

Tutto il mondo converge verso un’unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l’illusione dell’“interesse comune” si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di “tutti”, assurgendo a un rango superiore. In questo libro Lidia Undiemi compie un’impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro di tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all’Asia: una lotta “quasi vinta” che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale.

Il labirinto di Gaza. Storie, politiche, rappresentazioni (1987-2023)(Arturo Marzano, Marcella Simonni, Scholé, 2024)

Il conflitto israelo-palestinese pare aver preso la forma di un labirinto. Per comprenderne le dinamiche questo volume considera l’intreccio di storie e politiche, segnate da traumi profondi, alla base delle identità individuali, collettive e nazionali di palestinesi e israeliani. I saggi affrontano le sfaccettature politiche, sociali e culturali del rapporto tra la Striscia di Gaza e Israele: l’ascesa di Hamas, l’egemonia dei partiti della destra israeliana al governo del Paese, la resilienza delle donne di Gaza, la difficilissima situazione economica della Striscia e il rapporto con i Paesi limitrofi.

Conoscenza o barbarie. Storie e futuro dell’educazione (Jaques Attali, Fazi editore, 2025)

Cosa ne sarebbe stato dell’umanità senza coloro che, per millenni, hanno accumulato, protetto e condiviso la conoscenza? Oggi ci troviamo di fronte a sfide cruciali: la disuguaglianza nell’accesso a un’istruzione di qualità, la rivoluzione digitale e i cambiamenti nelle professioni, la crisi ambientale e lo tsunami demografico. Senza l’adeguata attenzione rischiamo di sprofondare in una nuova barbarie fatta di ignoranza e di scarsa padronanza delle tecnologie. Secondo Attali l’educazione è la chiave per costruire una società migliore, un bene comune essenziale che deve essere accessibile a tutti. In quest’opera l’economista delinea il profilo del sistema ideale di trasmissione del sapere e propone scelte radicali per combattere la barbarie dell’ignoranza.

La luna nelle baracche (Alberto Manzi, Edizioni di Storia e Letteratura, 2024)

Pedro, indio e bastardo, è il più forte contadino del villaggio. Sa anche leggere e scrivere. Pensa e parla troppo, consapevole che ai suoi compagni basterebbe “un po’ di alfabeto” per iscriversi al sindacato e difendere i propri diritti. Ma poiché ogni terra ha un padrone, Pedro è – agli occhi di chi comanda – un uomo pericoloso, il simbolo della resistenza di un popolo che vive in situazioni disumane, sfruttato da proprietari terrieri che usano la violenza. La luna nelle baracche pubblicato nel 1974 è il primo romanzo di un ciclo di opere che restituisce, come atto d’amore e d’accusa, il senso profondo di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto con la coscienza dell’autentico educatore.

Poveri cristi (Ascanio Celestini, Einaudi, 2025)

C’è Giobbe, magazziniere analfabeta che ha messo a punto un metodo infallibile per sistemare la merce senza una sola parola scritta. C’è la Vecchia che insegna alla Prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro: i libri nelle biblioteche sono gratis e i musei un giorno al mese aprono le porte persino ai barboni. C’è Joseph che è partito dal suo paese in Africa, ha attraversato il deserto, è stato schiavo in Libia e poi naufrago in mare: si è salvato, ma in Italia è finito in carcere. E poi c’è la Donna con la testa impicciata, che parla con suo figlio anche se è morto da anni…La voce inconfondibile di Ascanio Celestini torna in queste pagine a raccontare la lotta di classe, mostrandoci i prodigi della solidarietà tra gli umili che animano i margini delle nostre metropoli.

Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane (Alessandra Carnaroli, Einaudi, 2025)

Ogni giorno siamo colpiti da un’infinità di fatti di cronaca, a volte gravissimi, ma che si estinguono veloci, bruciati sempre da nuove violenze e tragedie. Nei versi si Alessandra Carnaroli li ritroviamo tutti, resi nella loro cruda e scarnificata essenza. Le atrocità delle guerre, le violenze domestiche, le volgarità della vita di tutti i giorni vengono descritte senza mai distogliere lo sguardo, con un’oggettività che sorge dall’impietosa messa a fuoco delle parole, e che trova l’unico sfogo in una fredda ironia o in clausole di feroce sarcasmo. L’orrore insostenibile è l’altra faccia della banalità del quotidiano, aspetti che si sovrappongono (e rimano) in modo inquietante.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

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