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L'APRILE DELLA BIBLIOTECA "DI VITTORIO"

 

Come ogni anno, la primavera è sempre ricca di proposte da parte della Biblioteca “Di Vittorio”, in coincidenza con le nostre feste del 25 aprile e del Primo Maggio e in concomitanza con la Fiera dei Librai di Bergamo. Quest’anno iniziamo con il compleanno della Camera del lavoro di Bergamo, che compie 115 anni il 21 aprile e chiudiamo con l’intitolazione di una sala pubblica di Ponte San Pietro a Eliseo e Giovanni Milani.

Poi la Biblioteca si dedicherà al lavoro interno di riordino delle tante carte d’archivio che - per fortuna! – si sono accumulate in questi mesi e nel proseguimento della catalogazione dei volumi, in particolare di quelli del fondo GIULIANA BERTACCHI.

Dalla parte del lavoro. 115 anni della Camera del lavoro di Bergamo con amore, dignità e fermezza, con il Coro delle Officine Schwartz e Pane e guerra, con il video di Barbara Lena e Luca Salmaso, con Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia, Marco Remondini, il Quartetto dell’Orchestra Salmeggia, Oreste Castagna e Elisabetta Vergani, intervento conclusivo di Susanna Camusso, Bergamo, 21 aprile, ore 14.30, Cinema Conca Verde qui 

Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli, 2015), presentazione del libro di Angelo Ferracuti che ne parla con Federica Arnoldi, 23 aprile, ore 18, spazio incontri della 57° Fiera dei librai qui

Il pane degli altri. Presentazione della mostra su emigrazione e immigrazione a Bergamo con Eugenia Valtulina, Fara D’Adda, 24 aprile, ore 10,30, su iniziativa dello Spi di Fara qui

Pietre vive. Monumenti e lapidi della Resistenza bergamasca, presentazione del libro a cura di Mario Pelliccioli che ne parla con Eugenia Valtulina, 25 aprile, ore 11.30, spazio incontri della 57° Fiera dei librai qui 

Rosso nella notte bianca (Feltrinelli, 2016), Stefano Valenti ne parla con Paolo Barcella, 27 aprile, ore 18, spazio incontri della 57° Fiera dei librai qui 

Frontalieri. Rivista dell’Archivio storico dell’Emigrazione italiana, Paolo Barcella ne parla con Alessandro Tarpini, 29 aprile, ore 17,30, Domus della 57° Fiera dei librai qui 

Intitolazione della Sala a Eliseo e Giovanni Milani, intervento di Bruno Ravasio e Eugenia Valtulina, 30 aprile, Ponte San Pietro

https://www.flickr.com/photos/bibliocgilbg/albums/72157665530672253

 

115 anni dalla parte del lavoro

115 anni della Camera del lavoro di Bergamo con amore, dignità e fermezza

Tra i primi a muoversi per costituire le sezioni della Camera del lavoro sono i lavoratori sarti e fornai, che, riunitosi in assemblea il 17 gennaio 1901, “si costituiscono in Comitato promotore, deliberando una nuova assemblea”. Il 3 febbraio nasce la Società di miglioramento tra i calzolai, aderente alla istituenda Camera del lavoro.Il 24 febbraio gli operai tipografi della Federazione del libro votano un ordine del giorno nel quale si esorta il Comitato promotore per la Fondazione della Camera del lavoro “ad accelerare le pratiche affinchè anche fra noi sorga questa istituzione, utile tanto alla classe operaia quanto a quella padronale”.
Il 25 marzo, presso la Società di Mutuo soccorso, vengono invitati ad una riunione per la definitiva costituzione, tutti i soci della Federazione del libro, federazione litografi, Federazione muraria, Federazione lavoranti fornai, Società di miglioramento 
fra i metallurgici, Società di miglioramento fra i falegnami, Società di miglioramento fra i marmisti e affini, Cooperativa Muraria, Cooperativa dei lavoratori in ceppo di Brembate.
Il 21 aprile la Camera del lavoro di Bergamo viene definitivamente costituita il 21 aprile 1901, con sede provvisoria nei locali della società di Mutuo Soccorso in via Zambonate. Il primo atto è un telegramma inviato ai “Lavoratori del mare” scesi in sciopero:
“La Camera del lavoro di Bergamo costituita oggi definitivamente inizia il suo lavoro mandando ai compagni scioperanti di Genova un voto di plauso e di solidarietà augurando completa vittoria”

Festeggiamo il nostro compleanno il 21 aprile 2016, al Cinema Conca Verde di Bergamo, con inizio alle ore 14.30

scarica qui la locandina qui
scarica qui l'invito qui
scarica qui la brochure 1 e 2

 

 

 

Presentazione di PANE E SALE di Sara Valoti

PANE E SALE, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SARA VALOTI. Il 22 marzo, alla Libreria Palomar l'iniziativa di Biblioteca "Di Vittorio" e FILCTEM-CGIL di Bergamo

on 21 Marzo 2016.

Il ruolo della famiglia e il senso dei legami di sangue sono al centro di "Pane e sale", il romanzo dell'autrice Sara Valoti che domani, 22 marzo, presenterà il suo lavoro alla Libreria Palomar di via Angelo Maj 10 a Bergamo (ore 18) in un'iniziativa organizzata da Biblioteca "Di Vittorio" e FILCTEM-CGIL di Bergamo.

"L'autrice è una donna che ha vissuto una vita intensa e complicata, da cui non si è lasciata piegare: conserva intatta la sua passione civile e l'interesse per la storia contemporanea, sa che la memoria è indispensabile non solo per capire il presente, ma per affrontarlo" spiega Eugenia Valtulina, responsabile della Biblioteca Di Vittorio della CGIL. "Tratta un argomento di stretta attualità come l'essere genitori nelle sue diverse declinazioni, l'affido, l'adozione, le famiglie naturali in un modo assolutamente non banale e molto poco consolatorio. Riesce a parlare di malattia da una prospettiva diversa da quella in cui viene analizzata generalmente, anche in questo caso senza indulgervi. Parla, infine, del lavoro, un altro argomento che ritorna sempre".

L'autrice Sara Valoti ne discuterà con Pietro Allieri della FILCTEM-CGIL di Bergamo e con Eugenia Valtulina, responsabile della Biblioteca Di Vittorio della CGIL. Gilda Marchesi leggerà alcuni brani del libro.

Sara Valoti è nata nel 1977 ad Alzano Lombardo, si è laureata in lettere moderne all'Università Satale di Milano, attualmente lavora come impiegata presso un'azienda bergamasca. È attivista della FILCTEM-CGIL. Ha pubblicato altri due romanzi: "Un nastro di velluto blu" e "La casa della seta".

La biblioteca "Di Vittorio"

CHI SIAMO

La Biblioteca "Di Vittorio" - Centro di documentazione sindacale della CGIL di Bergamo - è una struttura aperta a tutti che comprende la Biblioteca e l'archivio storico dell'organizzazione.

Il suo obiettivo è quello di essere non solo un deposito di memorie del passato ma uno strumento attivo, che agisce con tutto il sindacato e con le strutture che operano nel campo della cultura e della società, a disposizione di studenti, giovani, lavoratori, studiosi e pensionati.

La Biblioteca "Di Vittorio" vuol essere un punto di riferimento per promuovere ricerche sulla storia del sindacato e dei lavoratori, e sul loro ruolo nell'evoluzione economica, sociale e culturale del territorio bergamasco; per diffondere i risultati di tali studi; per stabilire rapporti di collaborazione con altri centri di studio; per organizzare occasioni di discussione e dibattito. Presso la struttura della Biblioteca è possibile svolgere stages formativi universitari.

Dal 1995 la Biblioteca fino al 2009 la Biblioteca è stata inserita nel Sistema del Comune di Bergamo. Dal 2010 è diventata una biblioteca autonoma del Polo Lombardo del Sistema bibliotecario nazionale, nel cui catalogo è possibile trovare una parte dei volumi conservati dalla Biblioteca, in costante incremento (nel campo "biblioteca" selezionare "BG Biblioteca Di Vittorio").

La Biblioteca ha in catalogo - tra gli altri - i volumi Futura (ex Ediesse), casa editrice della CGIL nazionale

La consultazione degli archivi e della biblioteca è gratuita.
Una riflessione su questa struttura è stata pubblicata in I nostri granai, a cura di E. Castellano, Ediesse, Roma, 2014. La trovi qui

Dal dicembre 2016 è possibile prenotare e ritirare gratuitamente presso la Biblioteca Tiraboschi i libri del catalogo della "DI VITTORIO" con il servizio del prestito interbibliotecario comunale.

A partire dal nucleo originario dei testi a disposizione dei corsisti delle 150 ore, la biblioteca è andata via via arricchendosi di acquisti e donazioni. Tra gli ultimi arrivi, segnaliamo il fondo Parolini, il fondo  Meriggi, il fondo Monannin e il fondo Bertacchi

Materiale pregiato: essendo una biblioteca contemporanea, il materiale pregiato è costituito da alcuni fondi archivistici attinenti le vicende del movimento operaio bergamasco, dalle origini agli anni Settanta. Meritano una segnalazione a parte le Carte Franco Emondi, che ricostruiscono uno degli scioperi più significativi nella storia del lavoro italiano, quello di Ranica del 1909 (vedi descrizione sul sito della Biblioteca).

Promuove la conoscenza del proprio patrimonio attraverso la pubblicazione di studi e cataloghi, la preparazione di bibliografie e repertori specialistici, la partecipazione a sistemi di rete integrati.

La biblioteca è a carattere specialistico su tematiche attinenti alla materia sindacale e in particolare: economia, giurisprudenza, sociologia, storia contemporanea, sociologia e geografia economica

Prestito: sì

Cataloghi a disposizione degli utenti:
-- cartacei n. 3.

-- informatizzati n. 1

 

Vi ricordiamo che il prestito interbibliotecario funziona regolarmente anche su tutto il territorio nazionale.

biblioteca

Un centro di documentazione sul lavoro: potenzialità e prospettive ( da I nostri granai. Gli archivi storici, le biblioteche e i centri di documentazione della CGIL, Roma, Ediesse, 2015)

QUANDO NASCE LA BIBLIOTECA

Nel 1903 da parte dei responsabili della Camera del lavoro si sente la necessità di disporre di maggiori strumenti conoscitivi e critici sulla realtà su cui si intende agire. Affiora dunque l'esigenza di compiere uno sforzo culturale all'interno dei propri quadri, che si affianchi all'azione di "eduzione" delle masse, tradizionalmente sostenuta dai socialisti.
In questo senso si muove anche l'istituzione di una Biblioteca circolante, di cui è nominato responsabile, nel gennaio 1903, Arturo Barcella. Il mese successivo la Sezione tipografi decide di versare la sua biblioteca alla Camera del lavoro, per sostenere questa iniziativa.(A. Bendotti, G. Bertachi, Liberi e uguali)
Nel 1953, Giuseppe Di Vittorio interviene al Congresso della cultura popolare a Bologna.

Tra le altre cose, afferma "Io vorrei aggiungere ancora qualche proposta: la prima proposta, per cercare di diffondere quanto più ci è possibile la cultura, è questa: che in tutti i capoluoghi di provincia in cui esiste un’Università popolare, tutte le organizzazioni popolari e democratiche – ed io direi in primo luogo i sindacati – debbano intervenire per potenziare al massimo queste Università popolari là dove esistono. Là dove non esistono, ad iniziativa delle associazioni popolari – ed in primo luogo dei sindacati – debbono essere create al più presto. Secondo: sviluppare al massimo grado i circoli di carattere culturale, di carattere sportivo, di carattere ricreativo, di carattere turistico, circoli in cui rientrino tutte le forme dell’arte, filodrammatiche e bande musicali, tutte le forme di attività, escursioni ecc. […] Terza condizione: dare il massimo sviluppo alle biblioteche popolari: non abbiamo biblioteche sufficienti nel nostro paese; siamo ad un livello estremamente arretrato, dobbiamo andare avanti. Perché proponiamo che ogni associazione di massa, popolare, professionale, e di ogni altro carattere abbia una biblioteca. Io mi sento qui autorizzato a rivolgermi più direttamente ai sindacati e propongo ai sindacati di un certo rilievo che ognuno di essi abbia una biblioteca, sia pur piccola, sia pur modesta, che si facciano circolare i libri fra i lavoratori, che si susciti in tutti il gusto del leggere, del coltivarsi, del sapere. Ecco un’iniziativa che dobbiamo prendere: e si organizzino non soltanto nei capoluoghi di regione, nelle grandi città o nelle città di maggior rilievo le nostre biblioteche. Bisogna moltiplicare le mostre anche nelle piccole località. Facciamolo questo sforzo. Sotto questo aspetto rivolgo un appello ai nostri artisti: andiamo più in fondo, tra il popolo e andiamo anche nei piccoli centri, nella misura del possibile, perché più porteremo a portata di mano la possibilità di accesso alla cultura, al bello, alle varie espressioni dell’arte, più noi contribuiremo ad elevare il nostro popolo e ad interessarlo ai problemi dell’arte e della cultura […]." letto su http://www.strisciarossa.it/di-vittorio-per-una-cultura-nazionale-cioe-profondamente-popolare/ il 5 marzo 2021.


SCHEDA CONOSCITIVA 

Biblioteca “Di Vittorio” Cgil Bergamo della Camera del lavoro di Bergamo

Codice ISIL IT-BG0364
Codice SBN: IT-BG0364/ LO185
Sede: Bergamo, via G. Garibaldi 3/e - 24124
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel: 0353594350
Sito web: https://cgil.bergamo.it/biblioteca/
Pagina anagrafe biblioteche italiane


Direttrice della Biblioteca: Mara D'Arcangelo

Responsabile dell'Ente proprietario: Marco Toscano

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