Online la descrizione dell'Archivio del CdF Magrini Galileo
Nella sezione Archivio storico - Inventari e descrizioni, è online l'invetario del Consiglio di Fabbrica della Magrini Galileo, ordinato e descritto da Roberto Villa.
"Le carte raccolte dal CdF della Magrini di Bergamo e contenute in questo archivio sono una preziosa testimonianza delle vicende e delle vicissitudini della Società Magrini dal dopoguerra agli anni Novanta. Le 56 buste che compongono l'archivio rappresentano una produzione così vasta da sembrare ipertrofica, ma che in realtà è tangibile manifestazione della vitalità operaia che si dipana tanto cronologicamente (la documentazione copre complessivamente quasi un cinquantennio) quanto dal punto di vista contenutistico. Le carte del CdF della Magrini, infatti, sono tutt’altro che la semplice e sistematica raccolta di documenti congressuali o verbali di accordi. A fianco di questi materiali, che potremmo qui definire tradizionali, vi sono infatti comunicati, relazioni, indagini e molte altre tipologie documentarie che danno conto di un ampio ventaglio di temi al centro delle attività sindacali e – per estensione – al centro del dibattito pubblico nel paese. Il CdF - e lo dimostrano concretamente le carte relative alle iniziative di solidarietà e alle sottoscrizioni - si apre infatti all'esterno della fabbrica, proponendosi come organismo vivo e strettamente connesso alla società. Non solo: in alcuni casi, le carte del CdF provano come gli organismi sindacali di fabbrica, legati al territorio di cui fanno parte, riescano ad anticipare questioni che sarebbero successivamente divenute prioritarie nella vicenda politica e sociale italiana. In tal senso, e a titolo puramente esemplificativo, è sufficiente pensare alle questioni sulle condizioni ambientali e di salute all'interno della fabbrica.
La consultazione di queste carte consente inoltre di leggere i grandi avvenimenti che scuotono il mondo operaio – i rinnovi del CCNL, le ristrutturazioni aziendali – all’interno di una dinamica tensiva tra macro e microstoria, tra centri e periferie, laddove Bergamo diventa luogo privilegiato per osservare i fenomeni di radicamento e poi di smantellamento del movimento operaio organizzato. In tal senso, la Magrini, sia per le sue notevoli dimensioni sia per le vicissitudini che ne hanno contraddistinto l'intera storia, offre inattese possibilità di interpretazione della vicenda operaia italiana e, in particolare, del settore elettromeccanico.
Politica e sviluppo industriale del settore termoelettromeccanico, vita di fabbrica e vita operaia nella società sono dunque i tre grandi temi che emergono dai documenti conservati nell'archivio del CdF Magrini Galileo e che possono essere letti ai diversi livelli su cui opera il CdF stesso, facilmente identificabili attraverso la scansione e la denominazione delle buste.
La biblioteca "Di Vittorio" della CGIL di Bergamo conserva anche un archivio fotografico della Magrini, nonché testimonianze orali di alcuni lavoratori dell'azienda. Le carte del Consiglio di Fabbrica della Società Magrini – sede di Bergamo e Stezzano – sono state versate alla biblioteca "Di Vittorio" della CGIL di Beragmo da Sergio Corrà, delegato dello stesso CdF per la FIOM-CGIL.
Il riordino e la sistemazione dell'archivio, a cura di Roberto Villa, è iniziata nel dicembre del 2013 e si è conclusa nel settembre del 2014. L’archivio è stato ribattezzato “Archivio CdF Magrini Galileo”.