Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - MAGGIO 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

In un battito d’ali eccoci a maggio. Dopo un aprile e un inizio mese denso di ricorrenze a noi care torniamo con gli appuntamenti di questo mese e le novità librarie dalla “Di Vittorio”:

  • Martedì 21 maggio ore 18.30, Biblioteca civica di Dalmine si terrà l’ultimo incontro del ciclo sull’ IA: “Intelligenza Artificiale: un nuovo umanesimo?” a seguire apericena e musica a cura di ONO Collective
  • Giovedì 30 maggio ore 16 presso l’Archivio di Stato di Bergamo: “L’onda lunga della memoria. Giacomo Matteotti e i sovversivi bergamaschi” organizzato dall’associazione Sguazzi in collaborazione con la biblioteca Di Vittorio nel contesto del festival “Funesto”
  • Venerdì 31 maggio ore 21 presso l’Auditorium di Piazza delle Libertà lo spettacolo teatrale “Giacomo” in memoria di Giacomo Matteotti sempre a cura dell’associazione Sguazzi.

-seguirà a breve mail ad hoc-

Passiamo ora alle novità bibliografiche di questo mese. Iniziamo con un saggio di Mimmo Cangiano “Guerre culturali e neoliberismo” in cui si analizzano le stratigrafie ideologiche, i piani simbolici e le contraddizioni pragmatiche intrecciate nelle guerre culturali progressiste, passiamo poi a un libretto snello ma molto interessante “Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi” di Donata Columbro. Apriamo poi una parentesi sui rischi del digitale declinando il tema secondo due prospettive diverse: da un lato “Genitori digitali. Crescere i propri figli nell’era di internet” e dall’altro lato “La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista e come resistere”. Sempre rimanendo sulla saggistica proponiamo “Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale” che prende in esame le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. Direttamente dal festival di letteratura Working Class abbiamo “Il tarlo” dell’autrice spagnola Layla Martìnez, un romanzo che parla di spettri, di classe, di violenza e solitudine con naturalezza. “Le invisibili” di Elena Rausa, invece, con uno stile sobrio che non cede mai alla tentazione del patetico l’autrice racconta di infanzie negate, di separazioni e perdite, del peso del senso di colpa e delle infinite pieghe che i sentimenti possono prendere. Infine tre saggi: “Risentimento sociale sulle alternative al capitalismo globale”, la pietra miliare “La società dello spettacolo” di Guy Debord e infine un’interessante indagine: “Dal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia”.

La newsletter di questo mese è stata fatta in collaborazione con Greta.

Ecco qui i nostri libri del mese:

Guerre culturali e neoliberismo (Mimmo Cangiano, nottetempo, 2024)

Politically correct, woke, cancel culture, pink e rainbow washing sono formule ormai diffuse e sciorinate in tutto il mondo occidentale. In questo quadro, differenza, marginalità e specificità identitaria costituiscono i nodi primari delle battaglie culturali combattute in nome di genere, etnicità, classe, corpo e orientamento sessuale contro ogni rimozione o omologazione del “particolare” nel discorso politico, istituzionale, pubblico. Mimmo Cangiano ci accompagna nella ricostruzione storica di questi movimenti ed evidenzia le stratigrafie ideologiche, i piani simbolici e le contraddizioni pragmatiche intrecciate nelle “guerre culturali” progressiste che senza riuscire a sbrogliarsi dai vincoli del sistema neoliberista, rischiano spesso esiti ambigui, derive individualistiche o manipolazioni funzionali.

Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi  (Donata Columbro, Il Margine, 2024)

Dalle Fosse Ardeatine a Cinecittà. Borante Domizlaff e Karl Hass, due ufficiali delle SS che il 24 marzo 1944 spararono agli ordini di Herbert Kappler, riappaiono con altri ex ufficiali tedeschi, nella produzione di alcuni dei più celebri film italiani del dopoguerra. Negli anni Cinquanta e Sessanta sbarcarono il lunario anche interpretando “sé stessi”, in parti da militare tedesco, in film come Una vita difficile di Dino Risi, La Ciociara di Vittorio De Sica, Tutti a casa di Luigi Comencini, La caduta degli dei di Luchino Visconti. Nazisti a Cinecittà nasce da una scoperta casuale che ha dato il via a una lunga ricerca tra carte di servizi segreti, cineteche, archivi privati e interviste a famigliari. Un racconto che a tratti si tinge di giallo, una finestra su una realtà paradossalmente normale dell’Italia del dopoguerra: il nazista della porta accanto torna utile per raccontare il nazismo.

Genitori digitali. Crescere i propri figli nell’era di Internet (Barbara Volpi, il Mulino, 2017)

Come possiamo proteggere i nostri figli dai pericoli e dalle insidie della rete? Come possiamo essere genitori consapevoli nell’era touch? Siamo in grado di cogliere segnali di disagio che s’insinuano in selfie, post e giochi online? Il testo fornisce risposte scientificamente fondate, guide procedurali e strumenti duttili per affrontare con coraggio e determinazione la nuova sfida che la società multimediale ci pone: educare responsabilmente alla digitalità.

La rete non ci salverà (Lilia Giugni, Longanesi, 2022)

Molestie e minacce online, pornografia non consensuale, informazioni personali condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale. E le cose non vanno meglio dall’altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell’intelligenza artificiale e forme discriminatorie di smart-working. Catene di produzione high-tech intrise di abusi e misoginia, e abissali disparità di genere nell’accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce?

Un futuro più giusto (Fabrizio Barca, Patrizia Luongo Il Mulino, 2020)

È urgente imboccare la strada di un futuro più giusto, prendendo di petto il problema dei problemi: le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. Le crisi Covid – 19 ha reso ancora più evidente questo stato di cose e ha aperto molteplici scenari. Come evitare che gli squilibri di potere e di ricchezza crescano ancora? Come far funzionare la macchina pubblica e assicurare il confronto democratico sulle decisioni? Sviluppando le “15 proposte per la giustizia sociale” elaborate dal Forum Disuguaglianze Diversità, alleanza originale di cittadinanza attiva e ricerca, il volume offre una risposta a queste domande, fornendo uno schema concettuale per affrontare l’incertezza e soluzioni operative per cambiare rotta.

Il Tarlo (Layla Martìnez, La Nuova Frontiera, 2023)

Le case racchiudono le storie di chi le ha abitate, e quella di questo romanzo non fa eccezione. Le sue pareti, che si stringono e si dilatano come polmoni di un grande animale, custodiscono angeli in cucina, sparizioni mai risolte, ombre e voci che affiorano dai letti. Ed è lì che vive una giovane donna, insieme alla nonna persa in un passato che non se ne vuole andare, un un tempo di guerra e povertà che si è lasciato dietro un imprecisato numero di vittime. A sconvolgere le cose è un tremendo delitto, l’ultimo di una lunga catena di vendette e di ingiustizie che affondano le loro radici in quel passato lontano. Con una tensione crescente Il tarlo ci fa immergere in una realtà oscura, a volte spaventosa, utilizzando tutti i meccanismi del romanzo gotico per raccontarci una storia di rancore sedimentato e di rabbia scatenata dalla violenza di genere e di classe.

Risentimento sociale. Sulle alternative al capitalismo globale. (Frederic Jameson, Meltemi, 2023)

In questo saggio, Frederic Jameson, considerato uno dei massimi critici letterari inglese, mette in discussione le tipiche idee della sinistra su una società emancipata. Nel volume sostiene che per creare un nuovo mondo bisogna prima cambiare il modo in cui lo si immagina smettendo di sognare una società emancipata, innescando cosi accese riflessioni sulle possibili alternative al capitalismo globale.

La società dello spettacolo. (Guy Debord, BaldiniCatoldi, 2021)

Guy Debord, scrittore, regista e filosofo francese, produce uno dei libri più importanti e scomodi del XX secolo. “Occorre leggere questo libro tenendo in mente che è stato scritto con la precisa intenzione di nuocere alla società spettacolare”. Scritto agli albori dell’era televisiva, quando la civiltà dell’immagine era ancora un futuro da costruire, questo saggio anticipa in modo agghiacciante come il mondo reale si sarebbe trasformato in mondo per immagini. Il saggio fornisce spunti di riflessione molto rilevanti ancora oggi, per poter guardare e comprendere la civiltà dell’immagine.

Dal rosso al nero, la svolta a destra di una città operaia. (Alessandro Portelli, Donzelli Editore, 2023)

In questo libro si indaga la “mutazione antropologica” della classe operaia che, sempre più spesso, ha come punto di riferimento politico la destra. Utilizzando storie e testimonianze della città di Terni, storicamente rossa, Portelli prova a delineare il percorso lungo dieci anni di questo allontanamento storico. La storia di una città che ha perso il suo fulcro, la prima fuori dal Nord a scegliere un’amministrazione leghista, luogo sperimentale in cui la storia nazionale si manifesta in modo estremo e che rischia sempre più di essere il futuro dell’intero paese.

 Le invisibili. (Elena Rausa, Neri Pozza Editori, 2023)

L’autrice Rausa, nota per i suoi racconti sulle infanzie negate, di separazioni e perdite, in questo libro ci propone la storia di Arturo, anziano ipovedente erede di una storia coloniale in Etiopia, e Tobia, sedicenne costretto ai lavori socialmente utili dopo un grave atto vandalico. Il passato dell’Italia coloniale raggiunge attraverso il racconto il presente, portando alla luce verità sepolte nell’eredità delle due famiglie e sottolineando come la storia si consuma sempre sul corpo delle donne, mentre nessuno guarda.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

Licenza Creative Commons

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.

Creative Commons License