NOVITA' NOVEMBRE 2023
Ben ritrovate e ben ritrovati,
come forse qualcuno saprà già, da circa un mese in biblioteca ospitiamo Clara Scarpellini, tirocinante dell’Università di Bergamo e laureanda in Scienze della Comunicazione. Il progetto principale che stiamo portando avanti con Clara è il riordino del materiale fotografico presente in biblioteca, con l’obiettivo, a breve termine, di creare un percorso tematico che corredato dagli appositi riferimenti bibliografici possa concretizzarsi in una piccola presentazione e in un prossimo futuro di digitalizzare parte del patrimonio e renderlo maggiormente accessibile. Ovviamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi…
Il mese di novembre porta con sé le consuete novità libresche della “Di Vittorio”. Come sempre cerchiamo di dare spazio a una pluralità di voci e testi differenti che indaghino le attuali tendenze socio-politiche ed economiche, ma senza rinunciare a uno sguardo rivolto al passato per ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Un solo romanzo questo mese (ci rifaremo a dicembre!), ma come scritto nella prefazione di Sabato sera, domenica mattina di Alan Silltoe, una storia che resiste negli anni perché continua a parlarci e a denunciare che le cose non sono poi tanto cambiate e che continuare a lottare è quanto mai doveroso.
*La scelta dei libri di questo mese è stata fatta in collaborazione con Caterina Doni, le descrizioni in collaborazione con Clara Scarpellini.
Eccoci dunque:
Tra autonomia differenziata e presidenzialismo. Per un’altra idea di repubblica fondata sul lavoro e la coesione sociale (AA.VV., Futura Editrice, marzo 2023)
Questa pubblicazione raccoglie i preziosi contributi che diversi relatori (Gaetano Azzariti, Tiziana Basso, Mario Pianta e Rosy Bindi tra gli altri) hanno portato alla giornata di discussione promossa dalla CGIL il 20 gennaio 2023 dall’omonimo titolo. Tre sono i pilastri discussi, profondamente connessi tra loro: l’attuazione dell’art.116, terzo comma della Costituzione – meglio nota come autonomia differenziata - , le ipotesi di presidenzialismo, semi-presidenzialismo o premierato e la coesione sociale che verrebbe minata dall’attuazione di entrambe le proposte con il ridisegno di una Repubblica ben lontana da quella democratica fondata sul lavoro e garante dei diritti fondamentali nata con la Costituzione nel 1948, che la CGIL intende difendere.
Marzo 1973. Bandiere rosse a Mirafiori (Chicco Galmozzi, DeriveApprodi, febbraio 2023)
“Quello che si conclude nella primavera del ’73 non è solo un ciclo di lotta operaia: per un lustro, dal ’68 al ’73 il proletariato di fabbrica è stato non solo classe per sé ma classe generale, capace di produrre allineamento di ampi settori sociali, dagli studenti a settori di piccola e media borghesia, e di esprimere autorità sociale. Nei paesi della cintura torinese, o nelle valli bergamasche, il delegato di reparto di Mirafiori o della Breda o della Falck contava come e forse più del sindaco, del parroco e del farmacista”. L’occupazione dello stabilimento Fiat Mirafiori del marzo 1973 rappresenta il punto più alto delle lotte operaie iniziate nella seconda metà degli anni ’60. Il libro propone una ricostruzione storica di quelle vicende e di quanto sarebbe accaduto negli anni successivi. Il testo si avvale di una preziosa appendice: il diario quotidiano dell’occupazione stilato dai protagonisti di quello straordinario evento.
Sabato sera, domenica mattina (Alan Sillitoe, minimum fax, 2010)
Quando un libro, per prassi critica o popolare, diventa un classico, è un po’ come se lo facessero senatore a vita. Ha fatto il suo tempo (l’anno di pubblicazione della prima edizione originale è il 1958), ma l’ha fatto meritoriamente quindi oggi gli si deve qualcosa. L’indimenticabile protagonista di questo romanzo, Arthur Seaton ha ventidue anni e un posto di lavoro sicuro in una fabbrica di Nottingham; la società sembra aver già deciso il suo destino: la catena di montaggio, il servizio militare, il matrimonio, i figli… ma Arthur non ci sta: dovrà fare a pugni molte volte, bere un bel po’ di birra e portarsi a letto una donna sposata di troppo, prima di capire gli ingredienti giusti per la ricetta della felicità. Alan Sillitoe ci regala uno fra i più intensi e divertenti ritratti dell’Inghilterra anni ’50, un romanzo dissacrante sulle costrizioni sociali e i sogli individuali di ribellione.
Dossier Iran (Michel Foucault, NeriPozza, 2023)
Il filosofo Michel Foucault si reca in Iran nel 1978, poco dopo lo scoppio della rivoluzione, su incarico del Corriere della Sera. Il frutto di questi soggiorni sono dieci articoli pubblicati dal giornale italiano, più altri materiali, inediti fino a oggi, raccolti in questo volume a testimonianza di un’esperienza originale e, al tempo stesso, controversa. I media occidentali sottolinearono subito l’abbaglio, se non l’irresponsabilità, del filosofo nel porre l’accento su una presunta “spiritualità politica” della rivoluzione degli ayatollah. A mezzo secolo da quei reportage Dossier Iran torna in libreria con tutti i materiali prodotti da Foucault sulla rivoluzione iraniana. Ne emerge una originale riflessione che, al di là dell’esito catastrofico di quell’evento, mostra l’irriducibile singolarità dell’iniziale sollevazione popolare e le speranze che la accompagnarono.
La sfida delle disuguaglianze. Contro il declino della sinistra. (Carlo Triglia, Il Mulino, 2022)
Perché le classi deboli si stanno allontanando dai partiti di sinistra? La sinistra di oggi saprà contrastare le disuguaglianze e difendere la democrazia? La sinistra europea e quella italiana si trovano ad affrontare una nuova sfida. L’elettorato popolare alimenta infatti l’esodo verso l’astensionismo e verso la nuova destra radicale. A fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, molti non si sentono oggi rappresentati. Questo volume, valendosi di un ampio materiale di ricerca, indaga sulle difficoltà della sinistra europea – con l’eccezione interessante dei paesi nordici – nel contrastare le nuove disuguaglianze, ma mette anche in luce come la sfida non sia persa: occorre riorientare l’offerta politica della sinistra di cui vengono qui discusse condizioni e possibilità.
Parole che separano (Marilisa D’Amico, Raffaello Cortina Editore, 2023)
Parole che separano, che discriminano, parole d’odio: sono quelle che invadono da sempre il linguaggio pubblico e comune. Il libro riporta una fotografia accurata sul linguaggio d’odio europeo, dalla “discriminazione invisibile”, cioè quella semantica di esclusione dell’universo femminile della lingua, di cui viene descritta la tendenza d’uso di una lingua “per soli uomini” alle recentissime trasformazioni; la discriminazione più aggressiva, costituita dall’hate speech, così pericoloso per i diritti individuali e reso più pervasivo dalla viralità dei social network; la discriminazione del linguaggio non verbale e delle immagini, che contraddistingue, ora più che mai, il mondo della comunicazione e della pubblicità; infine, la più recente e insidiosa, quella del linguaggio artificiale. Marilisa D’Amico non solo ci pone di fronte a delle riflessioni sul passato, ma ci invita anche a trovare soluzioni per il futuro: il linguaggio dell’intelligenza artificiale può essere un rimedio alle discriminazioni? Qual è il ruolo dell’educazione per contrastare un linguaggio di esclusione? Dov’è l’equilibrio tra il principio di eguaglianza e i limiti alla libertà di espressione?
Suprematismo bianco (Alessandro Scassellati Sforzolini, DeriveApprodi, febbraio 2023)
Il volume affronta il fenomeno del suprematismo bianco e il suo radicamento nelle culture e società occidentali attraverso un’analisi critica di “lunga durata” dei rapporti di forza – economici e politici – che queste società hanno storicamente avuto e continuano ad avere con le popolazioni “colorate” (non-bianche) del resto del mondo. D’altro canto, questo particolare fenomeno è insito nella costituzione e nelle politiche dell’immigrazione degli Stati Uniti, “faro della democrazia globale”. La tesi di fondo dello studio analizzato è che, oggi, il suprematismo bianco rappresenta uno dei sintomi più emblematici della crisi che sta investendo il nostro pianeta. Si tratta di una crisi onnipresente e onnicomprensiva, in cui geopolitica, capitalismo, crisi finanziarie, conflitti armati, disuguaglianze socio-economiche, cambiamenti climatici e divisioni razziali, etniche e religiose si intrecciano, alimentandosi e potenziandosi a vicenda in una spirale sempre più catastrofica. Pertanto, il libro è un tentativo di interpretare e di “mettere in ordine” il caos globale, fornendo al lettore alcuni strumenti per comprendere l’apparente anarchica condizione presente del mondo.
Come cambia l’industria (Vincenzo Comito, Futura Editrice, 2023)
L’industria sta cambiando rapidamente, in Italia, in Europa e nel mondo. Le nuove tecnologie trasformano prodotti e sistemi produttivi, le attività si spostano da Occidente a Oriente per diverse cause: le questioni demografiche; il nuovo ruolo dello Stato; lo scoppio della pandemia – con le collegate crisi logistica e nelle catene di fornitura – e una forte crescita del tasso di inflazione, che tende ad accelerare le cose, come i conflitti con le grandi potenze e il mondo del lavoro. Questo libro cerca di analizzare le trasformazioni in atto nel campo industriale, individuando alcune linee di movimento principali, guardando in particolare a tre settori oggi tra i più rilevanti: quello dei semiconduttori, dell’auto e della carne. Quest’ultimo con particolare attenzione, considerato tradizionalmente estraneo al mondo dell’industria, ma di cui sta assumendo progressivamente gran parte dei caratteri, è infatti in parte responsabile dei cambiamenti climatici e altri disastri ecologici in atto. Il mondo si trova ad affrontare un futuro di rischi, incertezze, turbolenze e squilibri climatici senza precedenti.
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L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/
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GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO: Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30 Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45 |
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Mara