Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - NOVEMBRE 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

un novembre pieno di libri e iniziative culturali: dalla presentazione del progetto audiovisivo “Il coraggio delle scelte” in seno alla mostra Fotografica, al dialogo con il prof. Peppino Ortoleva sulle radio libere nel contesto del festival Molte Fedi. La trasferta a Genova per il coordinamento nazionale archivi della CGIL, denso di spunti e incontri e infine i libri che presentiamo questo mese:

  • Mercoledì 19 alle ore 18.30 presso la Sala Multimediale Cascinetto a Stezzano “Salvarsi da bufale e fake news” con l’autrice Martina Benedetti.
  • Venerdì 28 novembre alle ore 15.00 presso la Fondazione La Porta “Ci siamo sempre state. Storia delle donne bergamasche 1945-2000” con l’autrice Barbara Curtarelli.

Ecco ora la nostra consueta rassegna delle novità librarie del mese:
Partiamo da “Corso Italia 25. La CGIL raccontata da dentro” di Gaetano Sateriale che ci parla del sindacato e i suoi complessi rapporti con la politica, le istituzioni e le imprese svelati da un insider. “Salvarsi da bufale e fake news” di Martina Benedetti che racconta come sia facile imbattersi in false verità e come difendersi attraverso la metodologia di ricerca. Passiamo poi a “Il lavoro povero. Fattori di vulnerabilità e azioni di contrasto” a cura di Daniele Di Nunzio che presenta un’analisi del lavoro povero come fenomeno multifattoriale e le pratiche necessarie a contrastarlo. Sempre sullo stesso tema, ma da un punto di vista sociologico Alice Facchini scrive “Poveri noi. La classe media in bilico”. Dopo l’elezione del sindaco di New-York una nuova ondata di socialismo è possibile? Iniziamo con ripassarne la storia grazie a “Cambiare la vita? Storia del socialismo europeo dal 1875 a oggi” di Gilles Vergnon. Con “Città in affitto. Un requiem per il diritto all’abitare” il collettivo Gessi White ci interroga sulle città albergo e su come le società di gestione del risparmio, le grandi imprese edili e le piattaforme di booking siano i nuovi proprietari anonimi che ci stanno mettendo alla porta. Gianluca Passarelli firma, invece, “La roccia di Ventotene. Storia di un manifesto antisovranista” indagando le vicende, le idee e le storie delle persone che seppero immaginare una società libera.  “Ci siamo sempre state. Storia di donne bergamasche 1945-2000” di Barbara Curtarelli apre il cassetto della memoria delle vicende femminili nella bergamasca, mentre “Chi ha paura delle donne. Libertà femminile e questione maschile” di Cecilia D’Elia si inserisce nel solco delle riflessioni attorno al 25 novembre. Infine un romanzo: “Sonnenallee” di Thomas Brussig, un racconto brillante sulla vita a Berlino Est all’ombra del Muro.

Corso Italia 25. La CGIL raccontata da dentro (Gaetano Sateriale, Rubettino, 2025)

Il sindacato e i suoi complessi rapporti con la politica, le istituzioni e le imprese svelati da un insider. È questo, in estrema sintesi, il contenuto di Corso Italia 25, un racconto lungo tre decenni firmato da chi, nel sindacato, ha vissuto e lavorato in posizioni di primo piano. “Corso d’Italia 25” è l’indirizzo romano della Cgil: affidandosi a una voce narrante in prima persona, unendo la fluidità di un romanzo al rigore di un saggio, il libro spiega cos’è stato il sindacato italiano negli ultimi decenni e quanto ha contribuito, malgrado le aspre dialettiche interne ed esterne, al miglioramento delle condizioni sociali e del lavoro.

Salvarsi da bufale e fake news (Martina Beendetti, Nutrimenti, 2024)

Un’infermiera divenuta simbolo nella lotta alla pandemia di Covid, racconta come sia facile imbattersi in false verità e come difendersi attraverso la metodologia della ricerca. E non solo in ambito sanitario. Difendersi da bufale e fake news, vorrebbe funzionare da vero e proprio setaccio per filtrare le notizie che leggiamo in rete. Vi insegnerà a diffidare dai ‘disinformatori seriali’ dandovi gli strumenti per riconoscere false verità e leggende metropolitane. Un solo linguaggio vuole fare da padrone a questo libro: quello della scienza. Un libro che non è applicabile soltanto al complottismo pandemico ma a quello su qualsiasi argomento, per liberarsi da ciò che ci incatena: ignoranza, superstizione, credenze popolari, pregiudizi.

Il lavoro povero. Fattori di vulnerabilità e azioni di contrasto (a cura di Daniele Di Nunzio, Futura Editrice, 2025)

Cos’è il lavoro povero? Come fronteggiarlo?
La ricerca analizza il ruolo della contrattazione (nazionale, aziendale, territoriale) e le azioni di carattere sociale e istituzionale. Il volume riporta una ricostruzione storica e teorica del rapporto tra lavoro e povertà, l’analisi degli assetti normativi e dei sistemi di relazioni industriali, l’evoluzione recente del fenomeno secondo i dati statistici, i risultati di cinque studi di caso condotti in differenti settori e territori ad alta vulnerabilità.

Poveri noi. La classe media in bilico (Alice Facchini, Il Margine, 2025)

“In Italia il 10% delle famiglie più benestanti detiene il 60% della ricchezza, mentre quasi sei milioni di persone vivono in povertà assoluta. Ecco perché si può dire che, oggi ancora più di ieri, siamo tutti più poveri.” Le disuguaglianze continuano ad aumentare con il risultato che la classe media si assottiglia sempre di più. Non solo: in un’economia capitalistica globalizzata, la povertà economica non si presenta mai sola. Spesso è accompagnata da quella alimentare, abitativa, energetica, educativa, sanitaria. Così sempre più italiani fanno fatica a permettersi una casa, a riscaldarla, a curarsi, a far studiare i propri figli. Le responsabilità sono politiche e fanno capo a uno stato che si sta ritirando da settori cruciali come la salute, l’istruzione e il welfare.

Cambiare la vita? Storia del socialismo europeo dal 1875 a oggi (Gilles Vergnon, Einaudi, 2025)

l movimento socialista affonda le proprie radici nelle idee rivoluzionarie di ispirazione marxista e internazionalista del XIX secolo, si diffonde in modo dirompente nei principali paesi industrializzati europei partecipando da protagonista a tutti i cruciali momenti che hanno costellato il corso del Novecento, e contribuendo, a differenza del suo fratello e antagonista per eccellenza, il comunismo, che si svilupperà invece nella stessa epoca su scala mondiale, a tracciare i lineamenti politici, sociali e culturali del Vecchio Continente. Gilles Vergnon offre in questo libro una storia complessiva del movimento socialista a livello europeo, di cui racconta con competenza ed equilibrio le stagioni gloriose, i grandi ideali, le lotte e il profilo storico dei principali protagonisti. Ma di esso mette in luce anche le ambiguità, le controversie e i fallimenti.

Città in affitto (collettivo Gessi White, Laterza, 2025)

Fondi di investimento, società di gestione del risparmio, grandi imprese edili, piattaforme di booking: sono loro i nuovi proprietari senza volto che ci stanno mettendo alla porta. Così le città italiane assomigliano sempre più a enormi appartamenti da milioni di posti letto, luoghi pensati per consumatori e turisti facoltosi, invece che per chi ci abita. A partire dai casi di Bologna, Roma e Milano, “Città in affitto” fotografa la crisi abitativa del nostro Paese, intrecciando storie grandi e piccole, di cittadini impoveriti e speculatori dal portafoglio internazionale. Tante voci da cui si alza una sola domanda: che fine hanno fatto le politiche abitative?

La roccia di Ventotene. Storia di un manifesto antisovranista (Gianluca Passarelli, Einaudi, 2025)

Una roccia nel cuore del Mediterraneo. Da confine geografico e millenario luogo di confino politico per oppositori e dissidenti, Ventotene è divenuta simbolo di libertà, progresso, pace. In quei posti battuti dal vento incessante fu redatto nel 1941, durante l’ignominia dei regimi fascisti, il “Manifesto di Ventotene”, seme della futura Europa unita. Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi – con la collaborazione di Eugenio Colorni – scrissero un testo fondamentale che ha ispirato anche i padri costituenti della Repubblica italiana, alcuni dei quali furono prigionieri del fascismo sull’isola pontina. Ursula Hirschmann e Ada Rossi lo trasportarono sul «continente» e lo diffusero, rendendolo un riferimento per i molti resistenti al giogo nazifascista. Ventotene – «capitale morale d’Europa» – è oggi sinonimo di Unione europea.

Ci siamo sempre state. Storia delle donne bergamasche 1945-2000 (Barbara Curtarelli, sestante edizioni, 2025)

La storiografia a lungo è stata declinata solamente al maschile, ignorando il ruolo svolto dalle donne nel corso dei secoli, condannate così all’invisibilità storica e sociale con l’eccezione di qualche figura femminile illustre. La trascuratezza storiografica nei confronti della presenza femminile era la conseguenza della scarsa considerazione sociale della quale erano oggetto le donne. Con questo libro si vuole rendere noto e valorizzare il vissuto delle bergamasche nel recente passato, donne a lungo senza voce, le cui biografie sono simili a quelle di tante altre donne che hanno vissuto sulla propria pelle il cambiamento del loro ruolo anche nelle piccole scelte quotidiane. Vite di casalinghe, contadine e operaie, studentesse, insegnati, segnate dai processi sociali che si innestarono nel dopoguerra mutandole profondamente.

Chi ha paura delle donne. Libertà femminile e questione maschile (Cecilia D’Elia, Donzelli, 2025)

«Tutti i regimi autoritari partono dalla disciplina del corpo femminile, non tutte le democrazie liberano il corpo femminile dal controllo». Non è un paese per donne l’Italia, nella vita quotidiana così come nelle politiche pubbliche. Nonostante cambiamenti epocali, c’è una resistenza profonda che impedisce il raggiungimento di una piena ed effettiva cittadinanza. Il patriarcato è in crisi, ma proprio per questo erige barriere o passa all’attacco, mettendo nel mirino la libertà delle donne, puntando al controllo del loro corpo: non è un caso l’aggressione al diritto all’aborto, così come non è un caso il rigurgito di femminicidi.

Sonnenallee (Thomas Brussig, Einaudi, 2025)

Micha e Mario, Cespo, il Talpa e Miriam – un’adolescenza, la loro, consumata a pochi passi dal Muro di Berlino. L’Ovest è proprio dietro l’angolo, con le sue promesse di libertà, eppure sembra irraggiungibile. E c’è sempre il rischio di morire, sí, ma un doppio vinile dei Rolling Stones nascosto sotto la giacca può anche salvare la vita, mentre una folata di vento può trasportare oltrecortina una lettera d’amore. «Un romanzo ordinario, – osserva Jonathan Franzen nella sua postfazione, – potrebbe mettere in luce la tristezza della loro condizione. Un romanzo straordinario, pur riconoscendo il lato triste di quella condizione, ne mette in luce il lato comico». E “Sonnenallee”, scanzonato e imprevedibile com’è, ha dato voce a un’intera generazione.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

Fotografica 2025: Il coraggio delle scelte. Frammenti di lotta sindacale nella CGIL di Bergamo

Ben ritrovate e ben ritrovati,

nel prestigioso contesto di Fotografica, festival di fotografia di Bergamo con piacere vi invitiamo alla proiezione audiovisiva:

Il coraggio delle scelte. Frammenti di lotta sindacale nella CGIL di Bergamo

che si terrà

venerdì 7 novembre alle ore 18.30 presso la Sala Curò, Piazza della Cittadella 10, Bergamo Alta

Che cosa significa avere coraggio in ambito sindacale? Come è cambiata la CGIL di Bergamo dagli anni ’60 a oggi? Abbiamo chiesto a sindacalisti e sindacaliste del passato e del presente di raccontarci la loro idea di coraggio in relazione alla propria esperienza lavorativa, le scelte scomode che hanno dovuto affrontare, la paura di non aver fatto abbastanza o di aver preteso troppo, la difficoltà di trovare il punto di equilibrio migliore per le lavoratrici e i lavoratori che seguivano. Le voci dei protagonisti e delle protagoniste della CGIL orobica di ieri e di oggi si interfacciano con immagini selezionate dal nostro archivio fotografico che raccontano le lotte, le fatiche, le conquiste. In definitiva: il coraggio delle scelte.

La proiezione sarà seguita da un dialogo dal vivo tra Giacinto Brighenti, Segretario Generale della CGIL di Bergamo dal 1983 al 1992 e Marco Toscano, attualmente a capo dell’Organizzazione.

Alle esperienze personali e agli episodi che più hanno segnato la vita sindacale di ciascuno seguiranno alcune riflessioni su come è cambiato il sindacato nel tempo e su come anche il concetto di coraggio abbia man mano assunto connotati e sfumature diverse.

L'evento è a ingresso libero.

Dalle 19.30 fino alle 21.00 sarà inoltre possibile visitare la mostra Fotografica al Monastero del Carmine in via Colleoni 21, Città Alta. L’ingresso per gli iscritti CGIL è a prezzo ridotto ad euro 10.

Vi aspettiamo!

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - OTTOBRE 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

L’autunno denso di iniziative ed eventi che abbiamo presentato nella scorsa newsletter entra ora nel vivo. Abbiamo inaugurato mercoledì 8 ottobre la mostra “Non chiamiamole solo staffette” che sarà visitabile fino al 22 ottobre negli orari di apertura della CGIL di Bergamo.
Ci prepariamo a un novembre scoppiettante, in cui saremo coinvolti in diverse presentazioni di libri e iniziative insieme ad altre realtà culturali del territorio, con la nostra consueta rassegna delle novità librarie del mese:

 

Partiamo da “Mafia ed economia. Il rischio criminale in Lombardia” di Nando Dalla Chiesa e Andrea Carni che ci parla del livello di infiltrazione della ‘ndrangheta nella nostra regione. “Confini di classe. Disuguaglianze, migrazione e cittadinanza nello Stato capitalista” di Lea Ypi che smaschera le narrazioni identitarie e rivendica la giustizia di classe come bussola per ripensare la democrazia. Fabio Chiusi scrive invece “La fortezza automatica. Se l’IA decide chi può varcare i confini”. Il settore più avanzato dell’automazione è anche uno dei più opachi al controllo democratico. “NEET I 7 volti di una generazione in attesa” di F. Capeci, V. Meli, E. Basha che affrontano il tema di una delle sfide sociali più complesse e urgenti oggi in Italia. “Il lavoratore sovrano. Lavoro e cittadinanza democratica” di Axel Honneth che sostiene come la partecipazione alla formazione della volontà democratica può procedere solo da una divisione del lavoro trasparente ed equamente regolamentata. “Questione di classe” di Alessandro Sahebi che riporta al centro i meccanismi economici e sociali che ci governano e come possiamo disinnescarli. Roberto Esposito scrive “Il fascismo e noi. Un’interpretazione filosofica” e ci interroga sulla necessità si smontare la macchina metafisica dietro l’evento storico più tragico del Novecento. “Un’ecologia decoloniale. Pensare l’ecologia dal mondo caraibico” di Malcom Ferdinand propone un’interpretazione interessante di due aspetti fondamentali del nostro tempo: razzismo e crisi ambientale. Infine un romanzo e una raccolta di poesie: “Il pozzo delle bambole” di Simona Baldelli è il sogno di riscatto di un’Italia che corre dalla rovina della guerra verso gli anni Sessanta attraverso gli occhi della giovane Nina. “In cammino. Poesie migranti” di Michael Rosen illustrato da Quentin Blake è una raccolta di poesie che vuole riflettere sull’insensatezza della guerra e sulle vite di chi è ancora costretto a scappare in terra straniera.

Ecco le novità del mese:

Mafia ed economia. Il rischio criminale in Lombardia (Nando Della Chiesa e Andrea Carni, Futura Editrice, 2025)

Quanto è presente il fenomeno mafioso in Lombardia? Qual è il livello di infiltrazione della ‘ndrangheta nella regione più popolosa, ricca e progredita d’Italia? Quale il suo grado di radicamento? Questo volume mira a sistematizzare gli scomodi risultati di una recente e ampia ricerca su “mafia ed economia in Lombardia” svolta dal centro Cross dell’Università degli Studi di Milano in partenariato con CGIL Lombardia. Emerge l’ascesa degli interessi e delle logiche di mafia in un’area che un tempo ne era quasi immune. Si delinea la sagoma di un capitalismo pericolosamente ibrido, la cui realizzazione va e può essere ancora contrastata.

Confini di classe. Disuguaglianze, migrazione e cittadinanza nello Stato capitalista (Lea Ypi, Feltrinelli, 2025)

Lea Ypi decostruisce qui, in modo radicale, i luoghi comuni del dibattito pubblico su migrazione, integrazione, sovranismo e cittadinanza e dimostra che le politiche migratorie contemporanee rafforzano la divisione tra classi sociali e che lo stato capitalista è spesso uno strumento di esclusione e di dominio. La vera frattura non passa tra nativi e stranieri, ma tra chi ha diritti e risorse e chi ne è sistematicamente privato. La sinistra perde di vista ciò che ha storicamente costituito il suo compito: organizzare la solidarietà di classe.

La Fortezza automatica. Se l’IA decide chi può varcare i confini (Fabio Chiusi, Bollati Boringhieri, 2025)

Il settore più avanzato dell’automazione è anche uno dei più opachi al controllo democratico. E ciò che accade oggi alle frontiere – sempre più automatizzate – contribuisce a radicare l’idea che l’unica risposta all’Altro sia la sorveglianza continua e totale. “Gli occhi della fortezza saranno ovunque. Nelle videocamere intelligenti montate sulle torri di sorveglianza ai confini o nei centri dove raccogliere o smistare migranti. Nelle analisi a base di IA dei dati satellitari, a caccia di comportamenti “anomali” di imbarcazioni, veicoli o individui ai confini. Nei software di riconoscimento emotivo o di analisi dei dialetti per comprendere se un richiedente asilo mente o dice il vero quando parla di sé, del suo passato e dei suoi intenti.

NEET. I 7 volti di una generazione in attesa (F. Capeci, V. Meli, E. Basha, FrancoAngeli, 2025)

Il fenomeno dei NEET (acronimo di “Not in Education, Employment or Training”), ovvero dei giovani che non studiano e non lavorano, rappresenta una delle sfide sociali più complesse e urgenti di oggi in Italia. Frutto di una serie di ricerche condotte dagli autori il testo offre un contributo del tutto originale per fotografare un fenomeno, individuare delle chiavi interpretative per comprenderlo e suggerire azioni possibili. Il libro individua in questo universo sette profili distinti. Ciascuno viene esplorato con una chiave di lettura specifica, presentando spunti nuovi e immaginando cosa possano fare famiglie, scuola, mondo del lavoro e istituzioni per supportare questi giovani.

 

Il lavoratore sovrano. Lavoro e cittadinanza democratica (Alex Honneth, Il Mulino, 2025)

Una tesi chiara e coraggiosa: la partecipazione alla formazione della volontà democratica può procedere solo da una divisione del lavoro trasparente ed equamente regolamentata. Trascorriamo gran parte del nostro tempo nel mondo sociale del lavoro, uno spazio unico, dove viviamo esperienze e impariamo lezioni utili ad agire sugli assetti di una comunità politica. Solo intervenendo sulle condizioni lavorative abbiamo la possibilità di promuovere forme di comportamento cooperativo che giovano alla convivenza collettiva. L’indipendenza economica, l’autonomia intellettuale e fisica, la riduzione delle tensioni e delle routine, il rispetto di sé e la fiducia nella propria voce: sono tutte opportunità decisive per accedere all’esercizio della sovranità politica.

Questione di classe, (Alessandro Sahebi, Mondadori, 2025)

In questo saggio lucido e provocatorio l’autore smonta le narrazioni dominanti della nostra società – il mito della meritocrazia, l’ossessione per la performance, l’equazione tra fallimento economico e colpa individuale – per restituirci un’immagine più onesta dei meccanismi sociali che ci governano e degli strumenti con cui possiamo iniziare a disinnescarli. Uno sguardo politico che non rinuncia all’utopia per una società in cui il lavoro non sia più l’asse portante dell’identità, ma una delle tante attività che rendono piena la vita. In cui “chi sei” conti di più di “quanto vali”. Il pensiero dominante ci ha convinto che la felicità sia una conquista individuale e non collettiva. Ma è solo l’ennesimo inganno di un sistema ingiusto che alimenta la competizione e l’egoismo per dividerci.

Il fascismo e noi. Un’interpretazione filosofica (Roberto Esposito, Einaudi, 2025)

Nel cuore del Novecento l’onda nera del nazifascismo ha rischiato di sommergere l’intera società europea. E non si è ancora del tutto ritirata. La lotta contro di essa resta incerta perché quei linguaggi, quelle immagini, quelle pulsioni c’interpellano direttamente. Riguardano non solo “loro”, i fascisti, ma anche “noi”. Soltanto riconoscendone l’inquietante latenza nella nostra esperienza, anziché illuderci di esorcizzarla con stanchi rituali, potremo sperare di smontare la sua macchina metafisica. Per quanto in forma aberrante, il fascismo ha sfidato la tradizione filosofica europea sul suo stesso terreno, rovesciando il significato dell’esistenza umana, della vita e della morte. Perciò, prima ancora che sul piano politico, è su di esso che gli va data una risposta. Sulla scorta di un confronto con alcuni dei massimi esponenti del pensiero, della psicoanalisi e della letteratura, da Bataille a Lévinas, da Freud a Schmitt, da Pasolini a Littell, questo libro propone un’interpretazione filosofica dell’evento storico più tragico dell’età contemporanea.

Un’ecologia decoloniale. Pensare l’ecologia dal mondo caraibico (Malcolm Ferdinand, Tamu, 2024)

Con i Caraibi al centro della tempesta moderna – luogo dell’approdo di Colombo ma anche dei test nucleari, delle monocolture inquietanti e della deforestazione – questo volume propone un fondamentale salto interpretativo in due aspetti essenziali del nostro tempo: il razzismo e la crisi ambientale. Ferdinand guarda alle devastazioni attuali e alla storia della schiavitù, a chi è stato imbarcato nella stiva della nave negriera, per ridefinire il colonialismo come modi di abitare la terra e l’attuale sconvolgimento del pianeta come suo effetto diretto. Ponendo alla base della sfida ecologica la pluralità delle condizioni di vita e delle forme di oppressione che interessano gli esseri umani e non umani – i suoli, le piante e gli animali – Ferdinand attraversa la letteratura caraibica e l’immaginario occidentale, il lessico delle comunità originarie delle Americhe e le pratiche degli schiavi fuggitivi. Solo prendendo coscienza di una storia comune, è possibile immaginare di uscire dalla stiva e costruire un ponte di giustizia su una nave-mondo comune.

Il pozzo delle bambole (Simona Baldelli, Sellerio, 2023)

Nina viene abbandonata in un orfanotrofio nell’immediato dopoguerra. Le suore fanno la cresta sul vitto e le elemosine, il confine fra disciplina e oppressione è molto sottile. Quando Nina compie sette anni arriva Lucia che però non possiede la scorza necessaria per salvarsi dall’insensata cattiveria delle monache. Nina si sente in dovere di difenderla. Oltre le mura dell’istituto c’è un mondo al quale loro non hanno accesso e dove accadono fatti clamorosi – la nascita della televisione, il discorso rivoluzionario di un reverendo nero, l’assassinio di J.F. Kennedy. Quando a diciott’anni Nina esce dall’orfanotrofio trova davanti a sé un continente inesplorato. La sua vita sembra iniziare da capo: incontra nuove amiche, con loro partecipa a manifestazioni e scioperi e alla storica occupazione del grande tabacchificio di Lanciano, nel maggio del 1968, durata ben quaranta giorni. Il romanzo è una storia di crescita e formazione, ma anche un racconto di fabbrica e lotte; soprattutto un racconto di fabbrica e lotte.

In cammino. Poesie migranti (Michael Rosen, Mondadori, 2020)

L’infanzia trascorsa a Londra come figlio di emigrati ebrei polacchi, gli orrori dell’Olocausto, le cicatrici lasciate dall’odio viste attraverso gli occhi di chi si è salvato: questo raccontano le poesie di Michael Rosen.
Ma questa raccolta è anche una riflessione sull’insensatezza della guerra. È un viaggio tra le paure e gli interrogativi di chi ancora oggi è costretto a scappare in terra straniera, spesso diffidente e crudele. È il ricordo di volti, profumi, sapori di un’infanzia mai dimenticata, della melodia che si produce tra lingue e culture diverse che si incontrano.

INAUGURAZIONE MOSTRA - "Non chiamiamole solo staffette" - 8 ottobre 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

con piacere vi invitiamo all’inaugurazione della mostra

“Non chiamiamole solo staffette”

che si terrà

l’8 ottobre alle 18.30 presso la Sala Lama della CGIL di Bergamo

La mostra è il frutto di un lavoro corale che coinvolto tutte le Camere del Lavoro lombarde e dopo un primo momento inaugurale presso l’Archivio del Lavoro di Sesto San Giovanni prende ora il largo per raggiungere i capoluoghi di provincia della regione. La prima tappa è, appunto, Bergamo dove la mostra rimarrà fino al 22 ottobre.

Al centro della mostra si colloca il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza che va valorizzato e approfondito nei dettagli meno noti. Si è cercato inoltre di dare risalto a quelle donne che dopo l'esperienza resistenziale sono entrate nelle varie Camere del Lavoro territoriali.

Le donne hanno dato un grande contributo alla Resistenza, fondamentale anche per il grande impulso che ha impresso al movimento di emancipazione femminile.

La CGIL di Bergamo grazie alla collaborazione di ISREC ha contribuito mettendo in luce le storie di Erminia Agazzi, Lucia Nozza e Lidia Minardi, rintracciando e riscoprendo le loro biografie.

L’incontro sarà poi l’occasione per un dialogo intorno a un altro progetto che va nella stessa direzione e che si interseca in modo virtuoso con l’iniziativa della mostra, ovvero:

ll graphic novel “È l’idea che fa il coraggio”.

 Un libro che coniuga il genere del romanzo grafico con la ricerca storica e la documentazione archivistica, in particolare degli Istituti della Resistenza attivi in Lombardia, dedicato a otto donne della Resistenza lombarda, non tanto e non soltanto partigiane combattenti, ma resistenti civili a vario titolo, che con il proprio impegno hanno contribuito in modo silenzioso ma determinante alla Liberazione dal fascismo e dal nazismo, il 25 aprile di ottant’anni fa.

Per qualsiasi informazione: 035.3594350

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vi aspettiamo numerosi!

Presentazione libro: "Architettura e Jazz del gruppo BCGZ. Edificio Duse in Bergamo" - 27 settembre

Ben rirovate e ben ritrovati,

con la presente siamo lieti di invitarvi 

sabato 27 settembre alle ore 17:00 presso la Sala Lama della CGIL di via Garibaldi, alla presentazione del lavoro di ricerca universitario:

“Architettura e Jazz del gruppo BCGZ. Edificio Duse in Bergamo”.

L’evento invita a riscoprire l’edificio Duse alla Rotonda dei Mille (1971), definito un “vertiginoso exploit neoespressionista” e realizzato dal gruppo BCGZ (Walter Barbero, Baran Ciagà, Giuseppe Gambirasio, Giorgio Zenoni), che ancora oggi segna il paesaggio urbano della Bergamo moderna. Il libro presentato è dedicato al gruppo e diventa l’occasione per entrare nel cuore della loro ricerca progettuale, capace di intrecciare sperimentazione formale, innovazioni tecniche e una corale invenzione architettonica.

È proprio a questa dimensione corale che rimanda il titolo Architettura e Jazz, nato dalle parole di Walter Barbero, per lui la pratica progettuale del gruppo si avvicinava a quella di una jazz band: un dialogo continuo fatto di assoli e improvvisazioni, in cui ogni idea condivisa diventava traccia da sviluppare fino alle sue estreme conseguenze. Questo metodo ha permesso di trasformare le loro eterogenee esperienze in un sensibile linguaggio comune e innovativo che rimane ancora oggi ben riconoscibile nel tessuto della città.

Accanto al valore architettonico e simbolico, l’edificio Duse presenta anche un forte interesse ingegneristico, grazie alle soluzioni strutturali che hanno reso possibile la sua articolata plasticità e hanno tradotto in materia la radicalità delle intenzioni progettuali.

Vi aspettiamo numerosi!

Licenza Creative Commons

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.

Creative Commons License