Gli Ordini dei medici di tutte le province della Lombardia contestano la gestione regionale dell’epidemia COVID-19 e avanzano alcune proposte
Gli Ordini dei medici di tutte le province della Lombardia contestano la gestione regionale dell’epidemia COVID-19 e avanzano alcune proposte
Si sta sempre più ingrossando il fiume delle critiche all’operato della Giunta Regionale nella gestione dell’emergenza COVID-19. Critiche non pregiudiziali e non ideologiche ma concrete e strettamente attinenti a come la Regione si è comportata rispetto ad alcune precise criticità: la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sanitari, la grave situazione nelle RSA, la trasparenza sul numero dei deceduti e dei positivi, il continuo conflitto (invece che la collaborazione) con la Protezione Civile e il Governo nazionale, e infine la non disponibilità a mettere in discussione il “modello” anche quando è risultato evidente che l’aver lasciato in secondo piano il ruolo della medicina di territorio (Medici di Medicina Generale, Distretti, Assistenza Domiciliare) ha fatto confluire sugli ospedali un carico di pazienti, ormai aggravati, ben difficilmente sostenibile, con la catastrofe di lutti e sofferenze che tutti conosciamo.